Cremonese, in te c’è tanto Cagliari: funzionerà la formula Rastelli?
La Cremonese riparte da Massimo Rastelli. Scelta giusta, ottimo profilo non solo a livello tecnico ma anche motivazionale. L’allenatore campano, rimasto senza contratto dopo l’esonero da parte del Cagliari, ha quella voglia di fare e di dimostrare il proprio valore che lo contraddistingue dai colleghi. Sarà forse l’effetto di quella lontananza dalla panchina e dal […]
La Cremonese riparte da Massimo Rastelli. Scelta giusta, ottimo profilo non solo a livello tecnico ma anche motivazionale. L’allenatore campano, rimasto senza contratto dopo l’esonero da parte del Cagliari, ha quella voglia di fare e di dimostrare il proprio valore che lo contraddistingue dai colleghi. Sarà forse l’effetto di quella lontananza dalla panchina e dal lavoro giornaliero che adesso vuol riprendersi indietro, con tanto d’interessi. Partire subito bene era fondamentale, uno a zero sul Livorno e primi tre punti. Bene, anzi ottimo così. La sosta per le nazionali arriva al momento giusto, c’è il tempo di organizzarsi e ripartire con le idee portate dal nuovo allenatore. A partire da quella forte influenza cagliaritana.
Il capoluogo sardo dista parecchio dalla città lombarda, eppure pare non siano mai state così unite. Ciò per via di una formula già vista in passato. Si dia il caso che parte, seppur piccola, di quel Cagliari che ritrovò la Serie A e raggiunse da neopromossa l’undicesimo posto, con tanto d’esordio in massima serie per Rastelli, abbia trovato sede proprio a Cremona. Dapprima il tecnico, l’uomo cardine. A far parte del suo staff tre figure viste anche in Sardegna: per iniziare David Nei, preparatore dei portieri e anch’esso estremo difensore in passato. Dopodiché Fabio Esposito, preparatore atletico nell’anno della promozione in Serie A e infine Dario Rossi, collaboratore tecnico di Rastelli e adesso vice-allenatore dei grigiorossi.
Ultima tessera del mosaico composta da Michael Agazzi, portiere appena tesserato dalla Cremonese. Nel club sardo il portiere ha disputato ben 125 partite, ma non si tratta dell’unica esperienza di rilievo. Il calciatore originario di Ponte San Pietro fa dunque ritorno nella sua Lombardia, riabbracciando inoltre una parte di Cagliari nell’ultimo luogo dove se lo si aspetterebbe. Resta adesso da vedere se la formula in salsa isolana possa dare alla Cremonese la spinta giusta per emulare le gesta di quella squadra che Massimo Rastelli conosce a memoria e di cui porta un pezzo sempre con sé, in tutti i sensi.