Fedele al Calcio – Lecco, goditi Degli Innocenti: quantità, qualità e attitudine
L'analisi del giovane centrocampista dei manzoniani
Tanto si è detto, scritto e criticato sulla tumultuosa stagione del Lecco, vissuta senza poter beneficiare dell’equilibrio necessario a competere al meglio delle proprie possibilità. Le ragioni sono state tante, variegate e già elencate, eppure in questo affollamento di incertezze sono emersi barlumi utili a favorire qualche pennellata di colore nel grigiore della maggior parte degli eventi. Duccio Degli Innocenti è stato ed è senza alcun dubbio uno di questi.
Cresciuto nel prosperoso vivaio dell’Empoli (che ne detiene il cartellino), una fortuna per il movimento e un modello – spesso risultato una mosca bianca – per l’intero Belpaese, alla prima esperienza a pieno titolo inseribile nel contenitore “calcio dei grandi” (pur avendo assaggiato la prima squadra con il sodalizio toscano), il centrocampista classe 2003 ha mostrato qualità che avevano rubato gli occhi a chi, nel settore giovanile, ne auspicava quanto prima il grande salto.
Che tipologia di giocatore – per chi, non avendone completamente intercettato il talento, desidera andare nelle pieghe delle sue caratteristiche – si sta rivelando Degli Innocenti? A detta di chi scrive, il più ragguardevole elogio da consegnargli sta nella capacità di saper mescolare quantità e qualità (notevole la sua serenità e la sua tecnica applicata in fase di possesso), estetica e funzionalità, volume e pennellata. Utilizzato, nel corso dell’annata, nei vari sistemi di gioco allestiti dagli allenatori dei manzoniani, Degli Innocenti è un calciatore poco codificato, molto abile nell’interpretazione e conseguente scelta, tratto di intelligenza calcistica che gli consente, dunque, di poter incidere perché legato alla funzione più che al ruolo.
Una declinazione di completezza, la sua, confermata anche dai dati: il ventenne – fonte fotmob.com – è il calciatore della rosa con più dribbling riusciti ogni 90′ e il terzo (dietro Sersanti e Guglielmotti) per numero di contrasti a partita andati a buon fine. In grado di indossare diversi abiti nella stessa partita, questo ragazzo, torniamo su un punto già snocciolato, ha fame, qualità, intuito e un’attitudine tale da non sfigurare anche nelle partite più negative dei suoi.
Poco presente sui tabellini (appena un assist in campionato), è forse questa un’ulteriore considerazione sul suo impiego, dato che ne sono state poco esplorate le possibilità offensive, come apprendiamo anche analizzando la sua heatmap. La scarica di adrenalina insita nel suo modo di stare in campo avrebbe probabilmente giovato, nel corso dei mesi, ai blucelesti.
Il Lecco – squadra, società e ambiente – hanno inevitabilmente dovuto convivere con la tempesta. Così facendo i rari momenti di arcobaleno hanno acquisito indubbiamente valore multiplo. Degli Innocenti e le sue giocate, seppur luce ridotta nel buio con cui sarà ricordata complessivamente ricordata questa tagione, hanno avuto proprio questa funzione.