Il Modena e la centralità di Fabio Gerli
Conosciamo il faro del Modena.
FABIO GERLI MODENA – Nei quotidiani tentativi di sottolineare meriti calcistici, evidenziare status e condividere opinioni, la frenesia che avverte la stampa, generata dalla tangibile necessità di dire qualcosa, può portare a non rimarcare la reiterata bontà delle prestazioni di calciatori che spiccano per rendimento, qualità delle proprie scelte e incisività per le compagini in cui militano.
Evitando di scomodare – almeno in questa sede – la massiccia cultura dell’underrated, ovvero il sottovalutato che arriva a meritare i piani alti dell’affermazione, è al contempo doveroso tessere le lodi di un calciatore tra i più positivi in questa prima porzione di Serie B 2022/2023: Fabio Gerli.
Fabio Gerli-Modena: dove risiede l’importanza del calciatore
Giunto alla terza stagione al Modena, il centrocampista classe ’96 è il custode delle chiavi della mediana Canarina, funzione che lo rende l’elemento deputato a decidere il voltaggio della manovra della squadra.
Nello stantio processo di congiungimento di un giocatore con un’etichetta tattica, Gerli viene definito un playmaker, dunque un regista: il calciatore cui passare il pallone per ripulire un’eventuale situazione disorganizzata oppure per richiedere suggerimenti sul da farsi. Dai suoi piedi, e dalle sue scelte, deve dunque scattare il click per prepararsi a offendere.
Gerli è centrale per il Modena in tante declinazioni del concetto: profilo squisitamente tecnico, lucido nelle scelte e nelle successive esecuzioni, non disdegna l’interdizione quando tale esigenza si fa impellente. Grande visione, sicurezza e personalità, l’ex Siena ha doti mentali che spiccano e migliorano il suo gioco (pregio che avrà certamente allenato con lo studio, concretizzato nella laurea in Economia e Commercio ottenuta poco più di un anno fa).
Un centrocampista moderno e dinamico
L’encomiabile pregio da riconoscere al ragazzo è la capacità di saper inserire all’interno del proprio bagaglio una gradita iniezione di dinamismo, dato che rinchiuderne il calcio in una gabbia di staticità non aiuterebbe a schedarne correttamente le caratteristiche.
Com’è possibile notare dalla heatmap (la mappa di calore delle posizioni ricoperte da un calciatore) stagionale di Gerli, la mediana è un territorio che ha esplorato ad ampio raggio, sconfinando in superfici che non sono comunemente associate a un tipo di riferimento posizionale che Gerli è, ma con tratti moderni.
Un calciatore, dunque, che naviga alla ricerca di zone in cui poter essere funzionale, riconoscendo situazioni in cui dover ripudiare alcuna possibilità di immobilismo per occupare spazi propedeutici all’organizzazione di trame pericolse. Un turbinio tattico di cui era magistrale il calciatore cui Gerli in passato ha detto di ispirarsi: Don Andrés Iniesta, maestro in blaugrana e faro di chi aspira a marcare la propria presenza con tonalità differenti, il gialloblu di un Modena intenzionato a battagliare per restare in Serie B.