La voce del tifoso – VeneziaMestre ancora in vacanza
Con ogni probabilità senza la graffiata arancioneroverde a scalfire la maglietta bianca avremmo avuto abnormi difficoltà ad identificare il VeneziaMestre sul terreno di gioco dell’Arechi di Salerno questo sabato pomeriggio, tanto è sembrata smarrita ed irriconoscibile la formazione lagunare. Se a salutare l’anno passato era stata infatti una formazione in difficoltà ma comunque presente e […]
Con ogni probabilità senza la graffiata arancioneroverde a scalfire la maglietta bianca avremmo avuto abnormi difficoltà ad identificare il VeneziaMestre sul terreno di gioco dell’Arechi di Salerno questo sabato pomeriggio, tanto è sembrata smarrita ed irriconoscibile la formazione lagunare.
Se a salutare l’anno passato era stata infatti una formazione in difficoltà ma comunque presente e vivace, la lunga sosta invernale ha riconsegnato al campionato cadetto un’Unione scarica e deconcentrata. La prima frazione é probabilmente la peggiore dei due anni di gestione Inzaghi, che per la prima volta accusa una doppia battuta d’arresto in serie. L’assenza di Falzerano é sanguinosa, ma da sola non può spiegare un approccio tanto spaesato quanto preoccupante.
Gli errori del primo tempo si susseguono in ogni zona del campo, e nemmeno la difesa é apparsa stavolta esente da colpe, sublimate dalle tre reti ampiamente evitabili ed altrettante occasioni concesse in soli 45 minuti. Mentre nella mediana Fabiano fatica enormemente a trovare la posizione, Pinato e Bentivoglio vengono puntualmente presi in mezzo da un centrocampo granata in superiorità numerica e fisica. Anche Garofalo appare in giornata no, mentre Zampano si fa spesso trovare sorpreso dai tagli alle sue spalle degli esterni campani. Nella prima frazione, a dir la verità, si riesce anche ad arrivare sulla trequarti locale con buona puntualità, ma con solare lentezza, non riuscendo così ad accendere con regolarità le punte Zigoni e Marsura, i quali raramente riescono nelle giornate personali.
La squadra risulta così sbilanciata e sfilacciata, ed ogni volta che la Salernitana ripartiva, l’Unione concedeva vere e proprie praterie.
É un VeneziaMestre troppo brutto per esser vero, e la ripresa regala infatti una squadra più vicina a quella ammirata per lunghi tratti nel girone d’andata. L’ingresso del neo acquisto Firenze dona maggior freschezza soprattutto a livello mentale, e l’immediata rete dell’1 a 3 riaccende le speranze. Passano altri quattro minuti e gli oltre 200 sostenitori della sud possono esplodere nuovamente, grazie al destro di Bentivoglio che si infila nell’angolino basso. É un altro match ed Inzaghi sembra sentire l’odore del sangue. Dalla panchina dá fondo a tutto l’arsenale offensivo ma, ancora una volta, esso non risulta sufficiente per la categoria. Si chiude con quattro punte, ma l’unica occasione vera capiterà solo a cinque primi dal novantesimo, quando Zigoni a tu per tu con l’estremo difensore salernitano opterá per il tiro a girare, anziché incrociare il destro sul primo palo. Si conclude dopo otto minuti di recupero una partita dai due volti, in cui al VeneziaMestre è mancato l’approccio prima, e la concretezza poi.
A pochi giorni dalla chiusura del mercato appare chiaro come a questa squadra manchi almeno un centravanti di categoria, capace di risolvere i match che da qui a maggio si faranno sempre più ostici, ed almeno un’alternativa al trio difensivo. Ma i segnali degli ultimi mesi accendono i riflettori su un modulo tattico che fatica a palesare soluzioni offensive efficaci, in particolare quando manca Falzerano e Garofalo non riesce a spingere come al solito. Sul piatto della bilancia si dovranno quindi pesare una solidità che finora ha portato ottimi risultati, con una sterilità realizzativa che preoccupa non poco i supporters unionisti. La difesa a 4 presentata nella ripresa, seppur in una situazione disperata, ha offerto significative alternative di gioco, ed anche alla luce dell’ottima prestazione di Firenze, apparso più come mezzala di corsa e d’inserimento che come punta, ci si domanda se il tecnico emiliano sarà capace di adattarla con maggior continuità alle impellenti esigenze di classifica.
L’acquisto di Litteri ed il sogno Denis accendono comunque le speranze di una tifoseria che non ha intenzione di sciupare alcuna occasione per continuare a sognare, e la straordinaria quanto rumorosa presenza della curva sud in terra campana lascia intravedere un futuro positivo per i nostri colori, nonostante i rami che accolgono i “gufi” in laguna e terraferma si riempiano di più settimana dopo settimana..
Sabato al Penzo andrà in scena una sfida fondamentale per gli arancioneroverdi, in attesa di comprendere meglio quale sarà il finale di campionato veneziano, la sfida con il Cesena si presenta con ogni probabilità come uno scontro diretto. Vietato mancare!