La voce del tifoso – Il VeneziaMestre ingrana la quarta!
Vola come una farfalla, punge come un’ape. La filosofia di attacco di Muhammad Alì sembra calzare a pennello a questo VeneziaMestre che pure sul difficile terreno del Silvio Piola, sia per l’ambiente che per le pessime condizioni del sintetico, riesce a strappare tre punti fondamentali senza troppi patemi. La maturità raggiunta dalla compagine lagunare appare […]
Vola come una farfalla, punge come un’ape. La filosofia di attacco di Muhammad Alì sembra calzare a pennello a questo VeneziaMestre che pure sul difficile terreno del Silvio Piola, sia per l’ambiente che per le pessime condizioni del sintetico, riesce a strappare tre punti fondamentali senza troppi patemi. La maturità raggiunta dalla compagine lagunare appare impressionante alla luce di un cammino in crescita costante da inizio campionato. La flessione di gioco e risultati patita prima e dopo le vacanze natalizie assomiglia molto a quella subita nello scorso campionato, quando i ragazzi di Inzaghi raggiunsero il top della condizione fisica e mentale proprio quando più contava, regalando ai propri sostenitori un finale di stagione semplicemente sensazionale.
VeneziaMestre che si presenta a Vercelli sorretto da due enormi ali di entusiasmo, ma per una formazione ritenuta ad inizio campionato “giovane” e di conseguenza non esperta della categoria, la gestione di tale momento poteva portare in dote pericoli inaspettati di fronte ad un match complesso e delicato. Pro Vercelli all’ultima spiaggia, motivata però dal successo sul Parma di appena tre giorni fa. Inzaghi prosegue con il turnover, scegliendo Cernuto e Zigoni per dar fiato ad Andelkovic e Litteri. Padroni di casa che partono con il piglio giusto sfruttando gli spazi alle spalle dei tre centrocampisti veneti e gli errori in ripartenza della compagine arancioneroverde, apparsa a disagio per un campo probabilmente non degno della posta in palio. L’Unione si accontenta di contenere per lunghi minuti affidandosi agli strappi di Falzerano sulle ripartenze ed ai lanci dalle retrovie per i due terminali offensivi. I piemontesi faticano però a sfondare ed ogni volta che sono costretti a richiudersi danno l’impressione di garantire poca resistenza alle soluzioni veneziane. Il primo campanello d’allarme per i padroni di casa attorno al decimo, con Suciu a calciare alto da ottima posizione; ma è al trentaduesimo che la partita inizia ad incamminarsi verso la Serenissima, quando un’altra ottima incursione di Marsura trova la sponda sicura e incantevole di Falzerano a liberarlo davanti al portiere bianconero per il vantaggio lagunare. In curva ospite scatta la torcida, accesa ed alimentata da una formazione che dà l’impressione di gestire gli incontri a suo piacimento. Tanto differente per ritmi, tanto identica per mentalità questa sfida del Piola rispetto al match di venerdì con il Palermo, il VeneziaMestre chiude il primo tempo in vantaggio, sfruttando al meglio l’unica vera occasione e non concedendo praticamente nulla ai pluricampioni d’Italia, sfiancandoli non poco dal punto di vista del morale.
La ripresa vede lo stesso copione, con la Pro Vercelli ad attaccare con più uomini, concedendo però il fianco ai contropiedi veneziani. Andelkovic ritrova il campo ricostituendo la linea MAD e chiudendo a doppia mandata l’area arancioverde; Litteri poco dopo sostituirà il match winner Marsura, apparso nella ripresa un pochino più fumoso e stanco rispetto all’ottima prima frazione. Ma a salire in cattedra è sua maestà Leo Stulac, semplicemente il calcio; è lui a gestire con eleganza ogni manovra ed è lui a chiudere la partita concludendo al meglio un perfetto contropiede. E’ il colpo del KO per i piemontesi e l’inizio della festa per la sud, coadiuvata quest’oggi pure dal presidentissimo Joe, immancabile nei momenti salienti della stagione.
Si torna quindi in laguna con la quarta vittoria consecutiva, una vittoria dal peso specifico immenso, macchiata solamente in minima parte dal vantaggio frusinate a Brescia allo scadere; ma il solo fatto di dover tenere d’occhio tali formazioni esalta il popolo unionista che nemmeno nei sogni più profondi avrebbe mai sperato di trovarsi a sole tre lunghezze da quel secondo posto che dopo prestazioni di tale concretezza non appare così lontano.
Sabato ad attendere il VeneziaMestre ci sarà quel Foggia che all’andata recuperò in extremis un match che grida ancora vendetta nei cuori arancioneroverdi, di fronte una squadra enigmatica ed una tifoseria da serie a, proprio quella categoria che improvvisamente sembra esser qualcosa di più di un miraggio lontano! Avanti Unione!