La voce del tifoso – Il VeneziaMestre non molla!
Ci si aspettava una risposta dal VeneziaMestre dopo la frenata delle ultime settimane, e sebbene si torni da Perugia con un solo punto, la risposta è arrivata. Si, possiamo ancora lottare per i Playoff. Non è stata una prestazione eccezionale quella dei ragazzi di Inzaghi, ma la caparbietà con la quale si è cercato di […]
Ci si aspettava una risposta dal VeneziaMestre dopo la frenata delle ultime settimane, e sebbene si torni da Perugia con un solo punto, la risposta è arrivata. Si, possiamo ancora lottare per i Playoff.
Non è stata una prestazione eccezionale quella dei ragazzi di Inzaghi, ma la caparbietà con la quale si è cercato di fare risultato è un chiaro responso a tutti quelli che temevano una resa incondizionata dopo le ultime opache prestazioni. Ma se da un lato quella vista al Curi si è dimostrata ancora una volta una squadra capace di giocare alla pari quasi con chiunque, dall’altro si sono evidenziati i soliti problemi che a questo punto della stagione possono definirsi cronici e che potrebbero rischiare di vanificare gli ultimi sforzi. In particolare parliamo della manovra arancioneroverde, oramai basata quasi esclusivamente sulle fasce laterali e sui cambi di gioco di un giocatore palesemente di altra categoria, quello Stulac che anche in terra umbra ha dettato ritmi ed insegnato calcio in lungo e largo. L’altra criticità riguarda una formazione che troppo spesso non è riuscita a gestire il vantaggio, nonostante sembrasse padrona del campo come a Foggia, Spezia ed appunto Perugia.
Il match di sabato pomeriggio è di quelli importanti, Inzaghi ritrova il fondamentale Andelkovic in difesa, mentre a centrocampo ed attacco sorprende con gli inserimenti di Suciu e Marsura. L’atmosfera è frizzante, il muro biancorosso è imponente, ma gli oltre 120 unionisti giunti dalla laguna rispondono alla grande per tutto l’incontro, trascinati da un VeneziaMestre combattivo e voglioso. L’inizio è tutto di marca umbra, che chiude la formazione ospite nella propria metà campo, ma la manovra è più fumosa ed arruffata che altro, e le occasioni arrivano solamente con conclusioni da lontanissimo. La ricomposta linea MAD ritorna nel momento più importante e non sbaglia praticamente nulla, con un Domizzi in stato di grazia. L’Unione cresce con il passare dei minuti, gli esterni accompagnano con puntualità ma la manovra troppo spesso si va ad impantanare tra i piedi di un Falzerano troppo impreciso ed un Marsura lento e spesso individualista. Le occasioni migliori della prima frazione sono comunque di marca arancioneroverde anche se il risultato di parità all’intervallo appare salomonico.
Alla ripresa non ci sono cambi, ma l’Unione si mostra più convinta stazionando quasi costantemente nella trequarti avversaria. Ma in una giornata in cui gli avanti lagunari faticano un bel po’ a trovare le giocate giuste, è ancora una volta un centrale difensivo a sbloccare il match, con Modolo lesto a staccare sugli sviluppi di un corner, portando in vantaggio i suoi. Il tecnico dei grifoni decide di sconvolgere la squadra, con tre cambi nei successivi minuti, ma l’incontro sembra prender sempre di più la strada della Serenissima, la quale per almeno quindici minuti è padrona del campo, aiutata da una serie impressionante di errori tecnici da parte dei perugini. L’ingresso di Pinato contribuisce ad alimentare la sicurezza veneta nel controllo del pallone, ma ciò che manca è il morso della tigre, la voglia di cercare il colpo del KO, magari attraverso cambi meno attendisti del tecnico emiliano, che invece decide di affrontare gli ultimi dieci minuti aspettando l’avversario. Gli esausti Garofalo ed Andelkovic lasciano quindi il posto a Del Grosso e Bruscagin, e la decompressione arancioverde si fa sempre più complicata. I padroni di casa trovano quindi le energie per spingere fino alla fine, ed a cinque dal termine un fortunato rimpallo libera Buonaiuto che da pochi passi incrocia per il punto del pareggio. Nei minuti finali le squadre optano per non farsi più troppo male, ed il punto a testa accontenta forse di più i biancorossi che gli ospiti.
Il lato positivo emerso del Renato Curi è quello di aver visto per l’ennesima volta un VeneziaMestre all’altezza dell’avversario, e quando il campionato regolare sta per concludersi, possiamo tranquillamente affermare che le formazioni che si sono dimostrate palesemente più complete di quella lagunare siano solo due, sebbene ce ne siano altre probabilmente più in forma in questa fase. Quello che invece lascia un po’ inquieti è il fatto che dopo il match col Cittadella, l’Unione ha realizzato solamente tre reti in quattro partite, precisamente un autogol e due segnature da calcio da fermo. Mentre la solidità difensiva sembra esser tornata una garanzia, almeno quando i tre titolari sono arruolabili, quella offensiva potrebbe urgere di nuove soluzioni, in particolare contro squadre arroccate come dovrebbe essere l’Entella domani sera nel turno infrasettimanale al Penzo.
Ma se qualche dubbio di rilassamento era sorto nelle menti degli unionisti dopo gli ultimi risultati, la prestazione di Perugia deve convincere il suo popolo a crederci fino alla fine, perché questi ragazzi hanno dimostrato di meritarsi tutto l’entusiasmo e la vicinanza di due città che da almeno un decennio aspettavano di vivere un finale di stagione così! Avanti Unione!