LI CHIAMAVANO STREGONI…
Benevento, dal punto di vista storico, porta con sé un background importante. La narrazione della città e del suo popolo si muove su imprese considerate impossibili, conquiste e cadute rovinose. La chiamano, come se non fosse sufficiente, anche la “città degli stregoni” a causa dei riti pagani che venivano eseguiti durante e dopo la dominazione […]
Benevento, dal punto di vista storico, porta con sé un background importante. La narrazione della città e del suo popolo si muove su imprese considerate impossibili, conquiste e cadute rovinose. La chiamano, come se non fosse sufficiente, anche la “città degli stregoni” a causa dei riti pagani che venivano eseguiti durante e dopo la dominazione romana.
Come spesso accade nello sport e in particolar modo nel calcio, l’indole di una squadra si plasma anche in relazione allo spirito della città che la sostiene. Non è raro vedere, soprattutto al Sud, compagini che si esaltano alla prima striscia positiva per poi ricadere nel tunnel alle prime difficoltà. E’ un lascito che molte città calde, Napoli in testa, trasmettono ai propri calciatori.
La storia, dicevamo. La storia racconta di un popolo mai domo, mai sottomesso con la forza e anzi, capace di sferrare sanguinose sconfitte anche all’esercito romano, il più forte e valoroso al mondo. Questo sembra anche il percorso del Benevento. Più erano cocenti le delusioni per le sconfitte ai play off (spesso dopo cavalcate memorabili in campionato), più l’anno dopo aumentava la fame, la voglia di conquistare l’agognato traguardo della Serie B. Fino allo scorso anno, quando al termine di un campionato da assoluto protagonista, il club sannita ha finalmente coronato il suo sogno.
L’estate è stata subito rovente sulle sponde del Sabato. Il presidente Oreste Vigorito, opta per il cambio tecnico, scegliendo Marco Baroni come nuovo allenatore al posto di Gaetano Auteri. Tanti colpi messi a segno dal direttore Di Somma, tra i quali l’esperto Cragno tra i pali, l’ex Empoli Camporese e Fabio Ceravolo.
La squadra è competitiva fin da subito e l’exploit di Bari arrivato sabato scorso dopo le altrettanto convincenti vittorie contro Hellas e Spal lo confermano. A Benevento è stato creato il giusto mix tra giovani e calciatori esperti, sotto la mano sapiente di Baroni, pronto finalmente a consacrarsi tra gli allenatori più promettenti del panorama italiano. Nulla è ancora scritto, il campionato è lungo e le insidie sono dietro l’angolo. Ma i beneventani sanno gestire i momenti di difficoltà, sanno mantenere il sangue freddo, trasmettendo tranquillità a squadra e società. Li chiamavano stregoni, ma nell’exploit del Benevento non c’è alcuna magia. Impegno, programmazione e tanto sudore potranno rivelare all’Italia una realtà rimasta per troppo tempo nell’ombra di categorie minori e che adesso sogna qualcosa di grande e di storico.
AD MAIORA BENEVENTUM!