Livorno, giornate di caos: Breda è rimasto, ma l’ombra di Filippini…
LIVORNO – Sono state giornate frenetiche, quelle appena trascorse in casa Livorno. Il sanguinoso ko interno con il Trapani, il nono in tredici gare di campionato, sembrava aver messo la parola fine all’esperienza di Roberto Breda sulla panchina amaranto, tanto che era già stato trovato un accordo con Paolo Tramezzani, che avrebbe dovuto raccoglierne l’eredità. […]
LIVORNO – Sono state giornate frenetiche, quelle appena trascorse in casa Livorno. Il sanguinoso ko interno con il Trapani, il nono in tredici gare di campionato, sembrava aver messo la parola fine all’esperienza di Roberto Breda sulla panchina amaranto, tanto che era già stato trovato un accordo con Paolo Tramezzani, che avrebbe dovuto raccoglierne l’eredità. Poi l’incredibile colpo di scena: Breda rimane al suo posto, affiancato però da Antonio Filippini. Una mossa voluta dal presidente Aldo Spinelli in prima persona, che ha così deciso di confermare la fiducia al tecnico trevigiano malgrado i pareri contrari del figlio Roberto e del direttore sportivo Elio Signorelli. Una fiducia, tuttavia, solamente parziale.
Già, perché l’aver posto Filippini accanto a Breda sconfessa, almeno in parte, l’operato del tecnico. Il messaggio sembra essere questo: “da solo non sei in grado, ti affianco un uomo scelto da me”. Una situazione che non sappiamo come possa essere stata presa da Breda, che, di fatto, ha dovuto subire la scelta: l’alternativa, infatti, era quella di lasciare la panchina amaranto.
L’ex allenatore del Perugia, tuttavia, non ci ha minimamente pensato a rassegnare le proprie dimissioni, forte di un ricco contratto biennale. Ci chiediamo però con quale stato d’animo possa continuare a svolgere il suo lavoro: perché se è vero che l’allenatore rimarrà ancora lui, è ovvio che l’ombra di Filippini lo seguirà costantemente. Così come sembra altrettanto ovvio che, nel caso in cui i risultati dovessero continuare a non arrivare, Breda avrebbe già il destino segnato: tanto il suo sostituto sarebbe già in casa…
Insomma, una situazione tutt’altro che tranquilla, con la delicata trasferta di Cremona ormai alle porte: solamente un risultato positivo, magari con la conquista di una vittoria che in trasferta manca dallo scorso primo maggio, potrebbe rasserenare l’ambiente. Almeno al momento.