Caturano-La Mantia è lo scambio che s’aveva da fare
Lo scambio Caturano-La Mantia rappresenta al meglio quella che è l’imprevedibilità del nostro caro calciomercato. Una trattativa lampo con un accordo tra le parti che, come afferma l’agente dell’ormai ex Virtus Entella, “è arrivato in cinque minuti”. Giocatori che si scambiano così la casacca, il tutto col benestare di Virtus Entella e Lecce felici e […]
Lo scambio Caturano-La Mantia rappresenta al meglio quella che è l’imprevedibilità del nostro caro calciomercato. Una trattativa lampo con un accordo tra le parti che, come afferma l’agente dell’ormai ex Virtus Entella, “è arrivato in cinque minuti”. Giocatori che si scambiano così la casacca, il tutto col benestare di Virtus Entella e Lecce felici e contenti dell’operazione portata a termine.
Eppure mancava ancora qualcosa: l’ufficialità. Quella che sarebbe dovuta essere questione di pura formalità e firme messe nero su bianco si è trasformata in una lunga ed estenuante telenovela. Tutti sorpresi, come presumiamo lo siano stati gli stessi giocatori quando dopo varie sedute di allenamento insieme ai nuovi compagni l’ufficialità stentava ancora ad arrivare. Di lì in poi un continuo susseguirsi di voci con protagonista il povero Salvatore Caturano reo di aver, per via di una precaria condizione fisica, compromesso lo scambio. La tanto attesa fumata bianca si è vista rimandare fino a passare ad una cupa fumata nera. Affare dato per saltato con i giocatori in prestito nei fatti e non nelle carte, nemmeno Pirandello avrebbe saputo architettare storia più beffarda.
Nonostante ciò, come sostenuto dalla nostra redazione, la trattativa era viva e vegeta. Semplicemente impensabile che i due calciatori potessero far ritorno alla rispettiva base, quasi impossibile. Una trattativa dalla grandissima importanza non sarebbe potuta saltare solo per via di alcune discordanze di carattere economico; difatti le cause del rallentamento della vicenda sono ricercabili in due fattori: l’inserimento di una squadra norvegese e le alte richieste di ingaggio. Se nel primo caso la proposta fatta da un intermediario ad una società scandinava ha portato al rilancio dei pugliesi, l’onerosa richiesta ha portato alla creazione di una trattativa dentro la trattativa. La determinazione di ambedue le parti in causa e l’abilità di Sticchi Damiani hanno portato alla chiusura totale dell’affare più discusso del mercato cadetto.
Con l’ufficialità, finalmente, in archivio si può dire dunque che lo scambio Caturano-La Mantia s’aveva da fare. N’è valsa la pena? Appuntamento al campo da gioco.