Garbato, ma non troppo – Tutta la Ternana deve tantissimo a Cristiano Lucarelli
Un valido allenatore, un gigantesco condottiero
La partita contro il Bari la Ternana non l’ha vinta banalmente in campo, ma quando Cristiano Lucarelli ha organizzato una conferenza stampa infrasettimanale per compattare l’ambiente ed estraniare la squadra da ogni tipo di discorso esterno. Un blocco unico che ignora la stampa, i tifosi, ma anche e soprattutto lo stesso presidente Stefano Bandecchi che spesso e volentieri aveva parlato di playoff. Grazie al successo del Libero Liberati contro i biancorossi adesso la salvezza delle Fere pare quasi in ghiaccio, ma solo la presa di coscienza espressa dall’allenatore ha posto fine a un’emorragia di risultati che era aveva spinto Aurelio Andreazzoli a rassegnare le dimissioni e che l’ex Livorno non aveva saputo inizialmente placare. Sbandierare la verità, parlare di epilogo retrocessione come improbabile ma comunque possibile, ha scosso e responsabilizzato i calciatori e cambiato l’inerzia di un’annata che si stava complicando.
Esonerato dopo una promozione in Serie B, una salvezza agevole e un inizio di campionato brillante al primo momento di difficoltà, Lucarelli ha risposto presente nel frangente del bisogno. Negli ultimi anni il mister è stato un vero catalizzatore di risultati e risolutore di problemi. Tutti avevano sofferto la panchina rossoverde, anche e soprattutto in C nell’era Bandecchi. Lui ha assemblato una squadra da record che ha riacceso l’entusiasmo di un popolo e dato senso agli onerosi investimenti di un imprenditore che fino a quel momento sul campo non aveva visto ripagati i propri sforzi. In un momento di crisi non semplicemente di risultati, ma di visione del futuro di Unicusano l’allenatore è tornato prepotentemente protagonista.
Quando la piazza e la squadra perdono riferimenti umani prima che tecnici è sempre pronto a porsi come colui che è in grado di riportare l’ordine. Il campo ha raccontato di una formazione finalmente compatta, atleticamente competitiva e tecnicamente propositiva. Ma il campo non può dire nulla sulla rigenerazione psicologica che ha portato Anthony Partipilo a sbloccarsi in zona gol proprio contro il club della sua città o Cesar Falletti a fornire dopo mesi una prestazione degna del suo talento.
Esiste il gioco del calcio in tutte le sue dettagliate sfaccettature, di cui Cristiano Lucarelli si è rivelato un valido insegnante. Ma esiste anche e soprattutto un mondo dietro quei 90 minuti che paralizzano lo Stivale: è in questo contesto che il mister livornese si sta comportando da fenomeno.