Fedele al Calcio – I De Laurentiis ringrazino gli allenatori: Longo come Conte, sono loro a indicare la via
Longo è già diventato un riferimento per la piazza
La stagione 2023-2024 vissuta dalla famiglia De Laurentiis ha accumulato tanta negatività, numerose e cicliche perplessità, fragorose cadute e ciclopici errori. Ogni locuzione per sottolinearne il grigiore sarebbe tanto giusta quanto ripetitiva, perché tanto si è detto e scritto sulle difficoltà vissute da Napoli e Bari, club sotto l’egida dei De La. Decimo uno (dopo il mistico Scudetto), sopravvissuto alla retrocessione solo attraverso i playout l’altro. Bisognava, dunque, accettare la demolizione e ricostruire, intenti in cui i ruoli di capo-cantiere sono stati assegnati ad Antonio Conte e Moreno Longo.
Andando nel dettaglio di ogni singola mossa fatta per entrambi i sodalizi rischieremmo di impelagarci in una narrazione eccessivamente contorta, lontana dal vero tema che si desidera sottolineare, ovvero il ritrovato entusiasmo, o quantomeno la nuova sensazione di fiducia, che accomuna le due realtà, immesse in un cammino diverso da quello pieno di buche della scorsa annata.
È lapalissiano e innegabile sottolineare come, in questa nuova fioritura di sorrisi, il Napoli sia più avanti: primo in Serie A, granitico nelle prestazioni, totalmente conquistato dalla verve del proprio allenatore. Il parallelismo con il Bari, dunque, non verterà sui punti già messi in cascina e la situazione di classifica, bensì sulla netta percezione del nuovo ordine dato alle cose: la proprietà ha – correttamente – ritenuto opportuno rendere le guide tecniche l’armatura da esibire al fronte, evitando confusi rappezzi e incerte cuciture. Questo sta accadendo – ponendo il focus sui Galletti – anche con Longo, che sta ripetutamente esternando le proprie analisi, dolci o critiche che esse siano, per compattare nuovamente una piazza fortemente debilitata da quanto accaduto pochi mesi fa.
Non era e non sarà facile, motivo per il quale è ulteriormente necessario sottolineare come non si voglia assolutamente mettere nero su bianco alcun proclama: il mercato non è stato probabilmente fatto nella miglior maniera, le prestazioni non sono ancora brillanti per quanto concerne la ferocia e la fluidità offensiva, qualche scoria – dunque – è ancora, inevitabilmente, presente. Elementi che andranno smussati, sanati e perfezionati con il più importante degli strumenti: il tempo. Quello che merita un allenatore come Moreno Longo, abile nel diventare un riferimento per una piazza desiderosa di serenità e fiducia prima che di risultati.