PAGELLE PSB – I voti al calciomercato delle squadre di Serie B
I giudizi sull'operato delle 18 squadre
Una sessione di calciomercato estiva ricca di colpi prestigiosi, investimenti e scommesse è giunta al termine in Serie B. Questi mesi di trattative ci consegnano un campionato universalmente riconosciuto tra i più competitivi di sempre. La maggior parte delle società ha agito con grande lungimiranza, allestendo organici che elevano di molto il livello del torneo. La Redazione di PianetaSerieB.it ha analizzato l’operato delle società con voti e giudizi.
Le pagelle del calciomercato di Serie B
ASCOLI 6 – La società marchigiana decide di cambiare ancora tantissimo nonostante l’ottimo finale dello scorso campionato. Di colpi intelligenti ce ne sono, da Bayeye a Milanese fino a Rodriguez. Fondamentale sarà l’esperienza di Di Tacchio e Nestorovski. La squadra non si è indebolita troppo, ma neanche rafforzata. A mister Viali il compito di assemblarla.
BARI 6,5 – I biancorossi perdono Caprile, Folorunsho e Cheddira e rimpiazzarli è difficile. In avanti arrivano tanti elementi interessanti ma con alcuni da dover rimettere apposto. Aramu è un colpo, il mancato arrivo di un centravanti di livello (Forte) potrebbe pesare
CATANZARO 6,5 – Squadra che domina non si rivoluziona. Confermata una solida base della rosa che ha stravinto la scorsa Serie C. Per gli innesti si è privilegiata la gioventù dei D’Andrea e Ambrosino, ma l’esperienza di un profilo come Krajnc sarà utile nel corso della stagione. Sessione non scintillante, però certamente intrigante e coerente.
CITTADELLA 6 – A differenza di quanto sembri, non è il solito Citta. Il DG Marchetti ha aggiunto un’interessante variante alla solita pesca dalle serie minori. I granata hanno infatti saccheggiato i settori giovanili dei top club. Il caso più eclatante è il già positivamente chiacchierato Cassano, ma sono tanti i ragazzi che potrebbero esplodere. Troppo presto, tuttavia, per sbilanciarsi sul loro valore.
COMO 7,5 – Mercato che è il perfetto compromesso tra il mantra della società e le esigenze di mister Longo. Occhio sempre rivolto ai nomi di grido come Verdi, ma attenzione dedicata anche a profili puramente funzionali come Abildgaard. Gli acquisti a titolo definitivo di Sala e Koné, giovani provenienti da club di Serie A già affermati in cadetteria e con margini di crescita, sono la crasi ideale delle due visioni.
COSENZA 8 – Se si pensa a tutte le precedenti sessioni dei Lupi Silani, il capolavoro è ancora più evidente. Il ds Gemmi rafforza esponenzialmente l’attacco con Canotto, Tutino e Forte, conferma Micai e Marras cruciali per la precedente salvezza ottenuta e si mostra attenta a tutte le occasioni prendendo Sgarbi a zero e Zuccon in prestito. Autentico prodigio aver trattenuto anche il gioiello Florenzi.
CREMONESE 9- – Solo le mancate operazioni in uscita Valeri e Okereke privano i grigiorossi di un voto rotondo. Campagna acquisti faraonica che certifica l’intenzione di tornare subito in Serie A e con basi più solide. C’è la profonda conoscenza di Coda e Bertolacci, ma anche la freschezza di un ragazzo in rampa di lancio come Collocolo. In porta scommessa Sarr che per ora paga.
FERALPISALÒ 5,5 – Non si può negare che adeguare una rosa affatto attrezzata per la B fosse impresa improba, ma resta la sensazione è che così salvarsi sia dura. Benissimo La Mantia e Letizia, funzionale Kourfalidis, ma le carenze al centro della difesa, in mediana e sugli esterni alti restano troppe. Si è fatto il possibile? Forse, ma è difficile che sia abbastanza.
MODENA 7+ – Ha il grande demerito di non essersi garantito una punta che garantisca 15 o più gol, ma è anche vero che Bonfanti e Abiuso sono ragazzi che possono crescere. Puntelli fondamentali come Zaro e Palumbo consentiranno di puntare a obiettivi superiori alla metà classifica della scorsa stagione. Cruciale anche l’arrivo a zero di Cotali, iniezione di esperienza e mentalità.
PALERMO 8,5 – Mezzo voto in meno perché almeno uno degli slot a centrocampo (davvero sovrabbondante) poteva invece essere utilizzato per puntellare la difesa. Il City Group ha però messo le cose in chiaro: tantissimi acquisti, quasi tutti con campionati vinti alle spalle. Lucioni, Coulibaly, Henderson, Insigne e Di Francesco sono nomi che parlano da sé, ma occhio al potenziale craque Vasic.
PARMA 7+ – La proprietà ducale tocca poco ma tocca bene. Chiaro esempio di progetto di durata pluriennale in cui nella seconda stagione si raccolgono i frutti del lavoro precedentemente svolto da mister Pecchia. Gli innesti di Partipilo e Begic sono intelligentissimi e possono donare l’imprevedibilità a volta mancata nel corso del precedente campionato. Oculati.
PISA 7,5 – Vignato, Arena e Valoti costituiscono la miglior trequarti del campionato, Veloso dà il carisma e la classe che mancava alla mediana, Mlakar è un acquisto utile alla causa. Tutto giusto, ma i limiti del pacchetto arretrato (già palesati nei primi due match) non possono essere ignorati. Per puntare davvero alla promozione ai toscani manca almeno un difensore centrale di primissimo livello.
REGGIANA 7+ – Metodo opposto rispetto al Catanzaro. Rosa rivoluzionata, nessuno ha comprato più di Goretti. Resta il dubbio sull’effettiva competitività del reparto offensivo, ma la squadra ha sostanza e qualità per giocare in tanti modi diversi risultando sempre credibile. A Nesta l’onere di amalgamare un gruppo nuovo di zecca, che costituisce sempre e comunque un rischio.
SAMPDORIA 6 – Cose ottime e cose pessime, contraddizioni notevoli. Ricci e Borini, già allenati da Pirlo, in Serie B sono in grado di determinare, Pedrola ha già dimostrato di avere colpi di enorme levatura, un terzino come Stojanovic cambia il modo di giocare della squadra. Incomprensibile, però, la scelta Stankovic tra i pali e l’assenza di una prima punta di alta fascia.
SPEZIA 7 – Centrocampo mostruoso, attacco promettente, difesa claudicante. Il voto sarebbe stato più alto senza la cessione sul gong di Bastoni. Anche in virtù della base di partenza, la rosa resta assolutamente da vertice. Ci si chiede, tuttavia, quanto le operazioni effettuate favoriranno mister Alvini. Menzione d’onore per i colpi Bandinelli e Antonucci.
SÜDTIROL 5,5 – Anche se i primi risultati sono incoraggianti, le perplessità per l’operato biancorosso non possono essere nascoste. Reparto difensivo (perno della scorsa stagione) smantellato e tantissime scommesse anche dalla cintola in su. Un punto di riferimento come Belardinelli non è stato sostituito e sembra mancare un faro in grado di guidare il gruppo in entrambe le fasi.
TERNANA 6 – Che la sufficienza sia discutibile è chiaro, ma ogni squadra fa storia a sé. Il ds Capozucca, con l’obbligo di vendere il più possibile per alleggerire in modo netto il monte ingaggi, ha comunque allestito un organico che ha delle chance di permanenza in categoria. Date le condizioni di base non è il minimo sindacale, ma un piccolo prodigio. Se poi i tanti giovanissimi si faranno valere, scortati dai Casasola e i Dionisi, le cose potrebbero farsi più interessanti.
VENEZIA 6,5 – I migliori acquisti sono le mancate cessioni. Johnsen e Pohjanpalo restano e trovano un altro sodale nordico come Gytkjaer a dar loro manforte in attacco. Il centrocampo è il reparto che varia meno, mentre la difesa con Altare e Idzes ha una solidità invidiabile. Si è agito nel solco del lavoro svolto da Vanoli, costruendo un progetto razionale e nonostante questo innegabilmente ambizioso.
*Non sono state valutate Brescia e Lecco, in quanto in virtù della proroga concessa dalla FIGC il loro calciomercato è ancora in corso.