Da 0 a 10 – Palermo e Dionisi fuori dalla realtà, la rivincita di Caserta. Pisa e Sassuolo inarrestabili: il PAGELLONE della 17^ giornata
I nosti voti dopo il turno di campionato
Giornata numero 17 di Serie B in archivio e come al solito il nostro pagellone dal meglio al peggio che ha offerto il turno.
10 – Juve Stabia, sei commovente
La squadra di Guido Pagliuca è addirittura sesta con 25 punti, un’infinità in chiave lotta salvezza. La capacità delle Vespe va ben oltre le imprese compiute e sta nella sistematicità con cui i risultati arrivano. 3 punti anche sul campo di una Salernitana in piena crisi, voluti e meritati e classifica che ora consente addirittura di sognare.
9 – Sassuolo e Pisa inarrestabili
Non c’è competizione. Gli uomini di Pippo Inzaghi dominano il Bari chiudendone con irrisoria facilità la lunghissima striscia di imbattibilità, i neroverdi di Fabio Grosso soffrono contro un ottimo Frosinone ma trovano ancora una volta il modo per imporsi. Difficile anche per lo Spezia tenere il passo, il ritmo è di quelli unici.
8 – La rivincita di Caserta
Pareggiare sempre ha improvvisamente senso se poi riesci a vincere. Tre punti di un peso specifico clamoroso in casa del Palermo, disputando una gara intelligente e coraggiosa. In Fabio Caserta non credeva più nessuno, a parte i suoi calciatori. I giallorossi si rilanciano clamorosamente e adesso vogliono difendere la zona playoff.
7 – Pedro Mendes fa la storia del Modena
Un derby che mancava da 74 anni, legittimato con una prestazione offensivamente positiva come mai in stagione. Il Modena spreca l’impossibile, ma si gode finalmente dopo un lungo stop il proprio bomber: Pedro Mendes trasforma in oro l’unica nitida palla gol della gara e stende una Reggiana più nervosa che pericolosa.
6 – Elettroshock Castori
C’è ancora vita in casa Südtirol. La follia di Simone Davi nega i 3 punti ai biancorossi, ma Fabrizio Castori col suo arrivo è riuscito a compattare l’ambiente e restituire una mentalità gregaria e aggressiva. Mancano i 3 punti, resta l’ultimo posto, ma si muove la classifica e si lanciano chiari segnali in ottica salvezza.
5 – Samp, ancora troppo poco
Di buono c’è il punto e l’ottima prestazione tra i pali di Ghidotti (8). Per il resto la prima Sampdoria di Leonardo Semplici crea abbastanza poco e concede più che abbastanza. Il mister ora ha una settimana per lavorare senza il peso di una sconfitta all’esordio, ma sul piano della proposta andrà cambiato pressoché tutto.
4 – Cremonese, chi sei davvero?
In una giornata in cui poteva accorciare sullo Spezia e di conseguenza compattare un minimo la classifica, la squadra di Giovanni Stroppa si fa fermare sul pari dal Cittadella ultimo. Prestazione grigia, noiosa e annoiata. I grigiorossi sembrano piombati nell’ennesimo momento di torpore di una stagione fatta di infinite pause.
3 – Il nervosismo di Kouan
In un momento assai difficile della stagione, il Cosenza continua ad accumulare cartellini rossi assolutamente evitabili. Cristian Kouan si fa espellere nel finale rissoso di Cesena costringendo Massimiliano Alvini a rinunciare a lui nel prossimo turno. Ennesima ingenuità dettata da una mancanza di serenità per la classifica (causa penalità) preoccupante.
2 – Salernitana, ma davvero?
Con 4 punti in 2 gare un minimo di svolta almeno per poter virare verso il centro classifica pareva esserci stato. I granata soffrono dal 1′ al 90′ la maggior organizzazione della Juve Stabia nel derby campano e incappano nell’ennesima figuraccia di una stagione che li vede al di sotto di qualsiasi aspettativa impelagati nella lotta salvezza.
1 – Brescia, così è dura!
La prima di Pierpaolo Bisoli è semplicemente un incubo. Carrarese padrona del Rigamonti dall’inizio alla fine, contestazione totale da parte del pubblico al presidente Cellino, alla squadra, nello specifico anche a Borrelli. In campo non c’è l’accenno di una proposta, la paralisi è totale. Che sia un motivo ambientale o tecnico-tattico, senza una reazione la Serie C diviene prospettiva concreta.
0 – Palermo, che imbarazzo
Altra sconfitta in casa, altra contestazione, altra panchina per Brunori ingiustificata alla luce delle prestazioni di Henry e Le Douaron. Alessio Dionisi sembra provarle tutte, ma sempre con poca logica: il pubblico gli è contro, la squadra non reagisce ai comandi e la dirigenza lo conferma a oltranza. Il rischio è un altro fragoroso flop dopo quello della scorsa stagione. Ormai da salvare non è rimasto nulla.