21 Ottobre 2024

Da 0 a 10 – Frosinone, così sarà Serie C! Venturi imperdonabile, Inzaghi coraggioso. Il PAGELLONE della 9^ giornata di Serie B

I nostri voti dopo questo turno

Twitter Frosinone

Nona giornata di Serie B in archivio. Con essa, come di consueto al termine di ogni turno, ci sono temi, spunti e analisi da effettuare. C’è sempre il bello e il brutto e quindi, da 10 a 0, Pianeta Serie B ha stilato il pagellone.

IL PAGELLONE

10 – La rovesciata di Soleri

Specchio di una stagione sin qui perfetta dello Spezia, il centravanti incarna tutte le doti positive della squadra di Luca D’Angelo. La magia con cui sblocca la gara contro la Salernitana si commenta da sola, ma è l’attitudine e la leggerezza del bomber a stupire sin qui. Riesce tutto facile, riesce tutto bene.

9 – Il ritorno di Vido

Non segnava da agosto 2023 e si riprende tutto con gli interessi nella domenica del Città del Tricolore. Con l’infortunio di Gondo la punta atipica avrà spazio anche come riferimento avanzato e dimostra di esserne in grado. Crociato rotto alle spalle, è tempo di ricominciare da questa doppietta.

8 – Pazza Samp

Sarebbe ipocrita dire che tutto ha funzionato. I 3 gol (quasi 4) subiti si commentano da soli e accendono dubbi non solo sulla difesa ma anche su Silvestri. La reazione alle difficoltà è però da grandissima squadra. Palle inattive, un Tutino formato deluxe e un centrocampo che finalmente convince. Le 5 reti dell’Orogel sono il primo vero graffio dell’era Sottil.

7 – Il coraggio di Inzaghi

Quando sei primo in classifica contro pronostico e tutto ti gira bene, di solito ti affezioni ai titolari e li riproponi all’infinito. Non se sei Filippo Inzaghi. Assist Hojholt, gol Lind, rigore e partitona Arena, impeccabile Rus. La vittoria in casa del Südtirol ha firme inattese, segno di una squadra che gira nella sua interezza.

6 – Carrarese-Mantova, pari di salute

Le due neopromosse, con classifiche diverse, stanno dando tutto quel che hanno in questo avvio di campionato. Più qualitativi ma più incerti i virgiliani, molto limitati ma altrettanto solidi gli Apuani. Lo scontro allo Stadio dei Marmi mostra due squadre consce delle proprie armi che si sfidano a viso aperto. 1-1 legittimo.

5 – Citta ancora convalescente

Bene nel primo tempo, allarmante in superiorità numerica, sfortunato sull’ultima azione tra miracolo Micai e fuorigioco: il primo Cittadella di Dal Canto dà qualche segno di vita, ma è ancora convalescente. Servirà uno spirito più battagliero e un gioco più fluido per centrare la salvezza.

4 – Brescia, come NON affrontare il Sassuolo

I neroverdi sono nettamente la squadra più forte del campionato e nessuna squadra ha la garanzia di poterli limitare. Gli uomini di Rolando Maran, come ammesso dallo stesso allenatore, prestano però clamorosamente il fianco. Ritmi alti e spazi aperti, Sassuolo invitato a nozze. 2-5 inesorabile.

3 – Palermo, così non va

Modena è un campo difficile per tutti, pareggiare ci sta. Farlo però se dopo il primo tempo si è in vantaggio 2-0 e i 3 punti servirebbero come il pane è davvero grave. I rosanero non riescono a crescere, Dionisi parla di problemi di tipo mentale e ha il dovere di limitarli. Così pensare in grande è impossibile.

2 – Cesena, difesa non pervenuta

Siamo a 7 gol presi sugli sviluppi di calcio d’angolo, ieri altri 2. La situazione è drammatica e non solo in questo senso. Fare 3 gol a un avversario come la Samp e perdere nettamente non è contemplabile. Mister Mignani ha tante attenuanti, ma deve trovare la chiave per non complicare la stagione.

1 – La sciocchezza di Venturi

Fallo lontanissimo dalla porta da dietro con la gamba alta. Senza nessuna intenzione di far male, quindi non di nervosismo. Un comportamento inspiegabile che rischia di complicare ulteriormente il difficilissimo pomeriggio del Cosenza. Senza scusanti.

0 – Frosinone, il vuoto pneumatico

Se un allenatore si presenta in sala stampa con la rassegnazione con cui l’ha fatto Vincenzo Vivarini dopo aver perso contro Carrarese e Reggiana segnando 0 gol e creando poco o nulla non può restare. Non è questione di punti o di obiettivi, ma psicologica. Così si rischia molto seriamente di retrocedere.