Fedele al Calcio – Pedrola è il talento che mancava alla Serie B (e non solo)
Un talento luccicante
Incoronare il talento dei primi quattro turni di Serie B è un esercizio che richiede una dose di indesiderata fretta, oltre a traboccare per superficialità e perniciosa improduttività. Detto ciò, l’infatuazione europea per il progresso, che Massimo Rampini declina in “La speranza indiana“, spinge, per meglio dire costringe, a guardare avanti, etichettare, scegliere, in un certo senso eleggere. Assorbito più o meno consapevolmente quanto asserito, subentra la farcitura di ovvietà che porta alla risposta: The Chosen One è – senza ombra di dubbio – Estanis Pedrola della Sampdoria.
Trascinatore dal talento fragoroso
Esatto, è proprio ciò che ha immediatamente incantato: un talento abbagliante, che non ha chiesto tempo né concessioni, attese oppure appoggi. Pedrola è atterrato a Genova e, dal primo passo fatto, ha subito recintato la cadetteria a proprio piacimento. Scintillanti le prime prestazioni di questo giovane spagnolo, che ha rapidamente maneggiato con estrema convinzione le (a questo punto ipotetiche) difficoltà del campionato.
Imprevedibile e qualitativo
Due delle tante doti del classe 2003, che in quel di Barcellona condivideva lo spogliatoio con talenti come Ilias Akomach, che Xavi ha spesso lanciato tra i grandi blaugrana ma che in più di un’occasione – quando aggregato alla seconda squadra – sedeva in panchina per – a sua volta – applaudire Estanis (che con la prima squadra ha raccolto 6 panchine e un indimenticabile esordio, dieci minuti contro il Maiorca datati 02/01/2022).
Pedrola, nato e formato come ala, è un calciatore che fa dell’occupazione dello spazio un tratto distintivo, non limitandosi a recitare l’algido, solito, copione del lavoro sulla fascia. Il ventenne sposa tanti modi di interpretare e scegliere: sa ricevere palla con i piedi sulla linea per poi puntare, così come è in grado di farsi trovare più internamente per associarsi con attaccante e mezzala (emblematico, a tal proposito, il gol segnato contro la Cremonese, su un succulento assist di tacco di Borini), ed è tra l’altro presente quando bisogna trangugiare il secondo palo con movimenti senza palla dall’ottimo timing.
Calciatore, l’ex Barça, in grado di concludere, rifinire e giostrare, come certificato – fonte fbref.com – dall’attuale secondo posto nella speciale classifica dei calciatori con più Progressive Carries (le conduzioni che terminano nell’area di rigore oppure portano il pallone ad almeno dieci metri dal suo punto più lontano a seguito degli ultimi 6 passaggi), dato in cui meglio di lui ha fatto solo Sernicola.
Due gol già messi a referto, un altro paio solo solleticati, la leadership all’interno della squadra – come si apprende da fotmob.com – sia per occasioni create che per dribbling riusciti ogni novanta minuti. Pedrola – cresciuto sognando Neymar – ha rapidamente addobbato il campionato e, in misura più ampia, il calcio italiano.