Il pensiero del Direttore – Quagliarella farebbe la differenza in Serie B?
Focus su Quagliarella
Una sosta per pensare, ricaricare, tenere alta la tensione o cancellare, lì dove necessario, un inizio pessimo. A distanza di sole quattro giornate sono già diversi gli spunti di riflessione che la Serie B si porta con sé e, a qualche giorno dalla ripresa, ad accompagnare i discorsi delle squadre di Serie B c’è il mercato degli svincolati.
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Tra calciatori simbolici, altri nel pieno della carriera ed altri ancora che farebbero i titolari in tutte le 20 squadre di B, la lista svincolati presenta calciatori interessanti. Il focus, però, si sofferma su uno in particolare: Fabio Quagliarella.
Classe 1983, 40 anni e 182 gol in Serie A. Il quesito, tanto legittimo quanto divisivo è il seguente: considerando la sua voglia di continuare, perlomeno fino al momento in cui si scrive dato che il ritiro non è stato comunicato, Quagliarella farebbe la differenza in Serie B? Di risposte universali non esistono, alla fine del pezzo ci sarà quella, modesta, del sottoscritto, ma alcuni fattori vanno valutati.
Da un punto di vista realizzativo le ultime due stagioni sono stati “normali” per un calciatore sulla via del tramonto: solo 5 reti in Serie A che però fanno seguito a cinque stagioni in doppia cifra abbondantemente dopo i 30 anni con il picco di 26 gol nel 2018-2019.
Per le caratteristiche del calciatore, estroso e tecnico ed in carriera mai realmente rapidissimo e possente fisicamente, l’età ha sì inevitabilmente indebolito le prestazioni generali ma non ha toccato i punti di forza che da sempre contraddistinguono il bomber di Castellammare di Stabia.
Per una squadra di Serie B puntare su Quagliarella per fare il titolare sarebbe un azzardo molto probabilmente perdente: analizzando tutti gli attacchi delle 20 rose, però, emerge palesemente come in qualsiasi organico Quagliarella ci starebbe benissimo, in quasi tutti rientrerebbe nelle rotazioni regolarmente ed in qualcuno farebbe anche il titolare. Nessuna squadra costruita male in avanti ma semplicemente un valore di un calciatore che anche l’ultima stagione, al netto dei numeri, ha dimostrato.
Dopo la retrocessione aritmetica della Samp, Stankovic lo ha schierato sempre e le prestazioni di Quaglia non sono mai state insufficienti. La stessa Sampdoria a cui Quagliarella ha aperto il cuore nella sua gara d’addio che l’attaccante sperava potesse essere d’arrivederci. La nuova proprietà, a cui la città di Genova sponda blucerchiata deve il salvataggio dall’inferno del fallimento, non la pensava allo stesso modo e la favola non ha avuto un lieto fino, restando sempre a Genova, alla Criscito.
Rispondendo al quesito precedente: sì, secondo chi scrive Quagliarella farebbe ancora la differenza in un campionato ultra competitivo come la Serie B. La differenza tra un grande attaccante da Serie B e chi ha segnato 182 reti in Serie A sta in questo. Se qualche squadra dovesse puntare su Quagliarella la domanda avrà risposta ma la sensazione è che qualche gol pesante alla “Quagliarella” potrebbe essere messo a segno.