Il pensiero del Direttore – Inizio il 18 agosto e rinvio di X ed Y: ecco perché è la decisione più giusta
Quando comincerà la Serie B 2023-2024? Una domanda dalla risposta così semplice è avvolta da mistero ed indecisione che tutto fanno tranne che il bene di un movimento in crescita. L’innalzamento dei numeri da stadio, la crescita economica e la spettacolarità sempre presente in Serie B, vengono oscurati dal caos che puntualmente, nei mesi estivi, […]
Quando comincerà la Serie B 2023-2024? Una domanda dalla risposta così semplice è avvolta da mistero ed indecisione che tutto fanno tranne che il bene di un movimento in crescita. L’innalzamento dei numeri da stadio, la crescita economica e la spettacolarità sempre presente in Serie B, vengono oscurati dal caos che puntualmente, nei mesi estivi, travolgono l’ambiente cadetto.
A pagare di questo caos i tifosi, ovviamente, ma anche le società non coinvolte in prima persona nei casi da ombrellone, ormai triste costante per i campionati italiani. Ad oggi l’inizio della Serie B è previsto per quando era stato prefissato: il 18 agosto. Con tutta probabilità si inizierà nel weekend già designato con il rinvio delle gare di X ed Y, definiamole così, sino a quando il Consiglio di Stato non darà un nome alle due incognite.
Tradotto: la Serie B comincerà senza Lecco, Reggina, Perugia o Brescia, sarà a 20 e le due che vinceranno la battaglia legale recupereranno in corso d’opera le giornate che salteranno. Soluzione giusta? Data la situazione probabilmente la migliore.
In primis per tutelare le altre 18 squadre che iniziando nella data già stabilità potranno dar regolare seguito a strategie di mercato e sessioni d’allenamento già programmate per arrivare al top alla prima di campionato. È poi giusti per i succitati tifosi, vogliosi di passione e della propria squadra e che meritano di condividere il proprio amore nelle date comunicate settimane prima, senza spostamenti, rinvii o annullamenti dell’ultimo minuto che fa saltare piani, acquisti di biglietti e vacanze.
La Serie B, promette la Lega B, sarà a 20: in un’estate che a prescindere porterà un danno d’immagine al movimento, danno che ricordiamo proviene dall’esterno e di cui la stessa Lega è vittima e non complice, la scelta di preservare il format è probabilmente la più saggia. Campionati zoppi, sovranumerati ed anche in ritardo sarebbero la pietra tombale di un’estate ai limiti del ridicolo che, purtroppo ad ogni nuovo giro, raschia il fondo di un barile che la FIGC non vuole buttare, preferendo l’arte del vivacchiare in un calcio malato piuttosto che l’audacia di una riforma con gli attributi che darebbe linga, gioia e serenità ad un movimento che lo meriterebbe, se non altro per i tifosi.