Il pensiero del Direttore – Errori arbitrali gravi e non spiegati: i tifosi di Serie B meritano più attenzione
Il pensiero del Direttore
La quindicesima giornata è passata indenne per gli arbitri di Serie B che dopo un weekend clamorosamente disastroso hanno avuto un rendimento sufficiente o più.
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Nel quattordicesimo turno, infatti, due errori gravissimi hanno caratterizzato Parma-Modena e Cremonese-Lecco. Il primo nel derby del Tardini è semplicemente inaccettabile: un tocco che attiva un fuorigioco non visto in epoca VAR è un qualcosa di difficilmente descrivibile ed ancor più complesso da spiegare. Allo Zini, invece, un “meno” grave fallo di mano colossale ed un rigore grande quanto una villa non dato agli ospiti.
Al netto degli errori di campo e di VAR che l’AIA valuta e giudica internamente coi propri fischietti, il quesito principale a distanza di due settimane è uno: si è più parlato di questi episodi? (Spoiler: no). Perché un campionato che grazie alla Lega B continua a fare passi in avanti in qualità, soldi, appeal e movimento per i giovani italiani non deve godere dell’attenzione mediatica che i tifosi delle squadre di B meritano? L’epoca ‘Open VAR’, per citare il format messo in essere da DAZN ed AIA, vale solo per la Serie A. Per la B non si pretende i dialoghi del VAR, forse è pretesa troppo ambiziosa: il rispetto, la chiarezza e la trasparenza per una passione che non conosce categoria, però, probabilmente sì.
Il campionato di Serie B è, numeri alla mano, il più complesso d’Europa. Nel calcio complessità vuol dire spesso spettacolo e classifica indecifrabile vuol dire emozione sino alla fine: la Serie B, al netto di qualche eccezione, non sta godendo dell’attenzione che merita. E restiamo in attesa di spiegazioni.