Il pensiero del Direttore – Serie B, ora puoi tornare nel dimenticatoio (di chi non ti apprezza): l’ingenerosa parabola
Il pensiero del direttore
La Serie B ha regalato spettacolo per 38 giornate ai tanti appassionati che l’hanno seguita per questione di cuore o di passione. 38 giornate per molti ma non per tutti: per un grosso numero di persone che gradiscono gli inebrianti biscottoni in Serie A di fine anno e non, la Serie B dura una giornata, massimo due, più la finale playoff.
La contemporaneità totale delle ultime giornate ha favorito a conciliare chi la Serie B non la segue e che, dopo i 90 folli minuti della 38esima giornata, si chiede il perché. La Serie B è un prodotto che va seguito, amato e coccolato. Una coccola che non tutti riservano ad un campionato ricco di passione: gli approfondimenti della categoria di chi la categoria la trasmette sono ridotti all’ossicini. Zero info pre, durante e post gli ottimi telecronisti e coordinatori giornalistici “gettati” nella singolarità della telecronaca dei 90 minuti e poi chi si è visto si è visto.
Quando tutti i riflettori si accendono sulla Serie B, quest’ultima non fa altro che mostrarsi nella sua forma originale: divertente, frizzante, imprevedibile, ben pensata da una Lega che spesso viene abbandonata a sé stessa. E dunque ora tornate in letargo, ci risentiamo forse giovedì sera per i 30mila del San Nicola, sicuramente per la finale playoff. Poi a maggio prossimo quando il riflettore disattento di tanti colpevoli tornerà sulla Serie B per scoprire come magicamente un campionato sempre bello esista sulle prime pagine solo all’ultima giornata.