Il pensiero del Direttore – La passione non ha geografia: i tifosi del Lecco l’esempio più lampante
Passione senza distanza
Il ritorno del Lecco in Serie B dopo 50 anni è stato accompagnato dalle vicissitudini note ed ormai superate di un’estate rovente, folle e lunghissima che ha consegnato la cadetteria ai Manzoniani solamente ad agosto super inoltrato.
Messi da parte i ritardi burocratici e le difficolta inevitabilmente incontrate, il Lecco è ripartito anche in classifica con Bonazzoli che ha ribaltato squadra, ambiente e posizionamento dei blucelesti in campionato che ora, dopo un inizio disastroso, sono in piena lotta per la salvezza. Grandi protagonisti di questo ritorno in Serie B, dopo l’esodo forzato in quel di Padova alla prima giornata, sono i tifosi del Lecco.
I numeri sia in casa che in trasferta parlano di una piazza molto passionale, che segue i propri beniamini sia al Rigamonti-Ceppi che soprattutto, in massa, lontano dalla Lombardia ed in giro per tutta Italia.
Numeri molto importanti per una cittadina di meno di 50mila abitanti. Il dato crescerà ancora nelle prossime trasferte di Cremona e Como dove, al Sinigaglia, probabilmente non basteranno i 500 biglietti messi a disposizione. Vedere un grandissimo seguito di uno zoccolo duro molto nutrito di una squadra di città non enormi del Nord non è cosa da poco. È infatti statisticamente noto che, piazze del Sud ‘piccole’ tendono ad avere numeri molto più grandi in tal senso di altre del Nord di uguale o simile grandezza. Discorso che si ‘annulla’ per città grandi con numeri alti, con differenze più o meno ampie a seconda del momento storico, ovunque. I tifosi del Lecco stanno dimostrando che la passione non ha geografia e che, al netto dei risultati che ora sono positivi ma prima tutt’altro, la volontà di sostenere sempre la propria fede c’è e la gioia per la Serie B, strozzata in gola per tutta l’estate, sta esplodendo ora in tutti i campi della cadetteria.