Il pensiero del Direttore – A lezione da Vivarini: dominare senza stravolgere. Quando le idee valgono più della categoria
Il pensiero del Direttore è su Vivarini
Il Catanzaro è partito benissimo in questa Serie B: vetta della classifica con 10 punti nelle prime quattro gare che però, pur essendo un risultato incredibile, non danno tutto il merito che in questo primissimo scorcio di campionato meritano i giallorossi.
Pur avendo operato in modo molto intelligente sul mercato, puntellando una squadra che in Serie C ha dominato e distrutto tutti i record, nelle prime apparizioni il Catanzaro ha battuto, ed a tratti dominato, squadre dalla differente composizione con una particolarità: eccezion fatta per Veroli, Oliveri e Krajnc (partiti almeno una volta dal primo minuto), i calabresi stanno giocando con la stessa squadra della Serie C.
Il merito, ovviamente, è di Vincenzo Vivarini. L’allenatore, dalle idee molto chiare ma da una flessibilità tale che gli permette di saper valorizzare al meglio le caratteristiche principali dei propri uomini cardine, ha avuto l’intelligenza, testimoniata dai risultati ma soprattutto dalle prestazioni, di non stravolgere un gruppo vincente.
La differenza tra Serie C e Serie B c’è, varia di anno in anno ma inevitabilmente c’è: per questo Catanzaro delle prime quattro giornate, invece, non c’è stata. I giallorossi, sin dall’antipasto in Coppa Italia con l’Udinese e poi passando dalle corazzate Cremonese e Spezia (battuto 3-0) sino a Ternana e Lecco, hanno sempre provato ad imporre il proprio gioco, riuscendoci spesso e volentieri per molti tratti delle gare.
Un precedente, sovrapponibile quasi completamente al Catanzaro, risale all’anno 2018-2018. Il Lecce, promosso in B dopo tanti tentativi, conferma Liverani ed il blocco vincente dell’anno precedente. Risultato: promozione in Serie A fatta di principi, di giocatori che giocavano a memoria e di un allenatore che, così come Vivarini, aveva in pugno tutto.
L’abilità di Vivarini sta venendo tutta fuori e, al netto della poca mediaticità che invece un allenatore interessantissimo meriterebbe, il nativo di Ari sta pian piano riprendendosi ciò che con idee e lavoro aveva conquistato arrivando sulla panchina dell’Empoli, salvo poi non concludere la stagione.
Calcio offensivo ma non squilibrato, idea di possesso ben precisa ma mai sterile, compattezza difensiva dettata dall’organizzazione iper collaudata: la mano di Vivarini è netta ed è visibile ad occhio nudo anche ai meno attenti. L’allenatore ha regalato a Catanzaro un obiettivo che da stagioni era ossessione ed ora, con umiltà, idee, lavoro e grandi principi ha dato gioia ed entusiasmo nel primissimo scorcio di stagione, dando alla piazza giallorossa motivi per essere orgogliosi.
I momenti di difficoltà, inevitabilmente, ci saranno ma la garanzia del Catanzaro è Vivarini, condottiero capace e flessibile, in grado di plasmare e rimodellare, di imporre e dominare a seconda di ciò che serve.