La Samp esonera Pirlo dopo sole 3 giornate: i 5️⃣ motivi dietro la decisione
Le ragioni della scelta
Un’annata non è bastata per decidere di separarsi, ma 3 giornate di Serie B ravvicinate ad agosto sì: la Sampdoria esonera Andrea Pirlo e ingaggia Andrea Sottil. In questo approfondimento proviamo a interpretare la scelta della società blucerchiata.
Rapporto logoro
La permanenza al termine della scorsa stagione è stata annunciata con estremo ritardo e dopo molteplici incontri. Gli alti e bassi del primo anno e la tremenda prestazione al turno preliminare playoff col Palermo hanno avuto un peso negativo sulle scelte estive. Sarebbe stato più giusto separarsi per tempo, invece si è scelta la via peggiore. Dopo un mercato costoso e ambizioso (ma non perfetto), il club vuole la Serie A subito e non ha la certezza di riuscirci con Pirlo.
Mancanza di carisma
A dispetto di quello che la carriera di Andrea Pirlo calciatore lascerebbe presupporre, è il lato caratteriale quello su cui pare si sia consumata la rottura. Le difficoltà nel scuotere la squadra, esemplificate anche dai risultati dei cambi pressoché inesistenti nel corso dell’intera scorsa stagione, e nel trasmettere la carica non sono mai state indifferenti alla società.
Confusione tattica
Tanti moduli provati, nessuno davvero convincente. La Sampdoria ha provato a interpretare il gioco in molti modi diversi, alcuni di essi anche interessanti, ma senza mai esprimere un’identità chiara che aiutasse i calciatori a esprimersi al meglio nei momenti variegati di una gara. Riaggressione alta ma poi no, fraseggio ma solo finché non si va sotto, costruzione dal bassissimo anche a freddo (e logici gol subiti di conseguenza). Propositi e principi accennati e poi abortiti. Spesso si è partiti bene, spessissimo ci si è sciolti al primo evento favorevole.
Confusione tecnica
Non è solo una questione di cosa fare in campo, ma anche di chi utilizzare in quale porzione all’interno dello stesso. Bereszynski e Veroli braccetti con un solo centrale puro non giovanissimo come Romagnoli, Akinsanmiro avanzato come trequartista, Venuti e Depaoli jolly senza reale posizione. In una squadra che ha due certezze assolute come Coda e Tutino che si cercano, si trovano e segnano servirebbe plausibilmente un’intelaiatura logica e immediata. Nonostante i due siano già on fire, la struttura non li ha supportati.
Arrivo di Accardi
Per allestire un organico da promozione in estate è arrivato dall’Empoli il ds Pietro Accardi. Una nuova figura al vertice della gerarchia dirigenziale, che non ha scelto la guida tecnica, è sempre un problema. Dinanzi agli ostacoli dell’avvio di stagione è plausibile che le idee sue e quelle di Pirlo siano risultate contrastanti. Quando si cambia molto è raro che l’allenatore sopravviva. Servono probabilmente isole felici e a oggi la Sampdoria non lo è.