Fedele al Calcio – Motta, Maggio, Sersanti, Vergara e Ignacchiti: la Reggiana riparte dai talenti, ma l’attacco non punge
Le prime sensazioni sulla Regia
La prima Reggiana di William Viali è uscita sconfitta dal match contro il Genoa, ponendo così fine al percorso in Coppa Italia, ma – per quanto il calcio d’agosto porti con sé inevitabili contenitori di incertezza – sono senza alcun dubbio emerse alcune indicazioni.
Una squadra, la Regia, che nonostante l’avversario di categoria superiore ha dimostrato di essere già unita in termini di atteggiamento e condivisione di intenti, mostrando una notevole tenuta mentale nell’arco dei novanta minuti, accettando la superiorità tecnica del Grifone ma, contestualmente, dimostrando di cercare e puntare sui momenti potenzialmente utili per essere pericolosi.
Questo, in attesa della crescita derivante dal lavoro settimanale, è sicuramente un ottimo punto di partenza, e al contempo certifica un punto di forza del lavoro di Viali, ovvero la capacità di saper rapidamente trasformare in gruppo le individualità.
Ecco, i singoli: l’undici titolare, anche in virtù di alcune assenze, ha messo in mostra elementi davvero talentuosi: dal giovanissimo portiere Motta, in grado di non far rimpiangere un elemento come Bardi, al ritrovato Vergara, che dopo il grave infortunio della passata annata merita di aggiungere all’incredibile qualità lo step superiore per diventare un profilo dominante, senza dimenticare Sersanti, Maggio e Ignacchiti. Tutti – tranne Vergara – neo acquisti, che hanno dimostrato indiscutibili qualità (nel caso di Sersanti già note alla cadetteria) e un netto profumo di futuro, tenendo ovviamente in considerazione la confidenza con il contesto che va ancora limata.
Analizzando la prima uscita del sodalizio di Reggio Emilia, emerge come – quantomeno a una prima analisi – l’ingranaggio che necessita di più olio è quello del reparto offensivo, che ancora stenta a pungere, in quanto tra i già menzionati Vergara e Maggio, con l’aggiunta di Gondo, la pulizia nelle combinazioni non ha raggiunto la sufficienza. Il riferimento, a detta di chi scrive, riguarda soprattutto il centravanti ivoriano, giocatore dalla grandissima e nobile propensione al sacrificio, ma che – rispettando chiaramente il parere supremo, quello del campo – ha ribadito una sensazione che negli osservatori è presumibilmente nata già nella scorsa stagione, quella di non essere adatto a funzionare da prima punta.
Domenica 18 agosto arriverà il Mantova dell’interessante Possanzini, test senza alcun dubbio interessante per cominciare il campionato: la Reggiana, spinta dalla freschezza dei suoi giovani, proverà a partire con il piede giusto.