REWIND – Vicenza, presente e futuro tra incertezza e declino
Ci sono storie che vanno raccontate partendo dalla fine, per quella del Vicenza, invece, quest’esercizio narrativo è semplicemente impossibile: nessuno, ad oggi, è davvero in grado di vaticinare il destino del club veneto. La stagione di Serie B 2016/17 si è conclusa sul fronte societario in maniera ancor più nefasta che su quello sportivo, infatti alla […]
Ci sono storie che vanno raccontate partendo dalla fine, per quella del Vicenza, invece, quest’esercizio narrativo è semplicemente impossibile: nessuno, ad oggi, è davvero in grado di vaticinare il destino del club veneto. La stagione di Serie B 2016/17 si è conclusa sul fronte societario in maniera ancor più nefasta che su quello sportivo, infatti alla retrocessione maturata alla penultima giornata a Cittadella hanno fatto seguito le dimissioni del presidente Alfredo Pastorelli, la cui carica è tuttora vacante. Tra la rabbia per il rischio del fallimento e la nostalgia per i tempi che furono, i tifosi dei Lanerossi hanno dovuto assistere ad un campionato costantemente tribolato a causa di una rosa mal assortita allenata nel corso dell’anno da tre tecnici diversi, frutto di una programmazione carente a causa della situazione dirigenziale oltremodo confusa. Né Lerda, né Bisoli, né Torrente sono riusciti a prendere le redini della squadra e condurla alla salvezza: spesso hanno agito più da psicologi che da tattici, poiché i problemi del Vicenza avevano radici ben più profonde di quelle che si possono piantare su un terreno di gioco, ma, di fronte alla mole delle difficoltà, nessuna panacea ha sovvertito l’ineluttabilità degli eventi. Nella speranza che le nubi si diradino, noi di Pianeta Serie B possiamo soltanto fare un enorme in bocca al lupo alla calorosissima piazza ed augurarci che presto dei proprietari appassionati ed affidabili riportino i biancorossi nelle categorie che meritano.