Serie B da record per gli esoneri: sono già 12. Cosa sta accadendo?
Breve tentativo di interpretazione di una tendenza inquietante
Quello che doveva essere il campionato di Serie B di più alto livello dal 2006 a oggi (e lo è) rischia di passare alla storia per un altro difficilmente pronosticabile motivo. Il numero di esoneri di allenatori dopo sole 14 giornate è da record: con il sollevamento di Cristiano Lucarelli da parte della Ternana, sono diventate 12 le panchine saltate dall’inizio della stagione. Se si pensa a quanto abbia rischiato Alexander Blessin in seguito al k.o. del Genoa a Perugia e a quanto da mesi traballino Fabio Liverani a Cagliari ed Eugenio Corini a Palermo è chiaro che ci sia il serio rischio che il discorso sia tutt’altro che chiuso.
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Compito di chi racconta e analizza la cadetteria è cercare una spiegazione per un trend che certamente non depone a favore delle società. Cambiare guida tecnica in corsa a volte è ovviamente necessario, ma è sempre la certificazione di un’errata progettazione. Se tante società economicamente robuste e dichiaratamente ambiziose effettuano una simile scelta non si può avere un’idea positiva delle loro azioni estive. La sensazione, tuttavia, è che i fatti stiano andando oltre la realtà delle cose.
Più che rose inadeguate agli obiettivi, stanno pesando le aspettative degli ambienti. Quando così tanti club partono per vincere è normale che la maggior parte di essi accumulerà delusioni. Al netto di eccezioni, non si è peccato nella sessione di calciomercato ma nel giudizio complessivo della competizione. Tifosi, addetti ai lavori, dirigenti e presidenti di tante squadre differenti pensavano di poter centrare la promozione diretta, ma i posti a disposizione continuano a essere 2 anche se una moltitudine di società allestiscono organici per centrare l’obiettivo. Le pressioni stanno dilaniando interi spogliatoi e compromettendo la serenità di buona parte dei partecipanti alla Serie B. Un enorme peccato, un limite allo spettacolo a cui potremmo assistere se in campo si scendesse con la mente più sgombra.