Livorno, tra depressione e mal di gol: ora lo Spezia per sfatare un tabù
LIVORNO – Un pareggio per ripartire. Il Livorno, dopo due ko consecutivi e giorni di caos che si sono conclusi con l’affiancamento di Antonio Filippini al tecnico Roberto Breda, ha strappato uno 0-0 sull’ostico campo della Cremonese. Un risultato che serve forse a poco per la classifica, ma che può trasmettere un pizzico di fiducia […]
LIVORNO – Un pareggio per ripartire. Il Livorno, dopo due ko consecutivi e giorni di caos che si sono conclusi con l’affiancamento di Antonio Filippini al tecnico Roberto Breda, ha strappato uno 0-0 sull’ostico campo della Cremonese. Un risultato che serve forse a poco per la classifica, ma che può trasmettere un pizzico di fiducia ad una formazione in piena crisi di autostima. Già, perché proprio questo sembra uno dei limiti maggiori del Livorno attuale: gli amaranto, dopo alcune buone prestazioni che non hanno però portato a risultati, hanno infatti perso gradualmente convinzione, entrando in una spirale di depressione e malinconia.
A questo si unisce poi la ormai conclamata sterilità del reparto offensivo, che, soprattutto in trasferta, fa una fatica enorme a trovare la via del gol. Chiaro che servirà un rinforzo di peso durante il mercato di gennaio, ma la sensazione è che, forse, non si siano neanche sfruttate fino in fondo le armi a disposizione: Mazzeo, ad esempio, ha trovato pochissimo spazio, malgrado sembri essere l’unico attaccante a disposizione di Breda con un buon numero di gol nei piedi. E quando è stato utilizzato è stato impiegato come riferimento centrale di un tridente, ruolo forse a lui non del tutto congeniale: per caratteristiche, probabilmente, avrebbe bisogno di giocare vicino ad un altro attaccante, con il quale poter dialogare per trovare gli spazi giusti nei quali inserirsi. Non è un caso che, contro il Trapani, il gol sia arrivato proprio in questo modo.
Insomma, Breda, che nel corso di questi mesi ha cambiato più volte disegno tattico, pare non essere ancora riuscito a trovare il vestito giusto per questo Livorno, stravolgendo di settimana in settimana la formazione sia nei moduli che negli uomini. Una mancanza di continuità pagata con il desolante ultimo posto in classifica, che costringe gli amaranto a non poter più fallire. A partire già da sabato prossimo, quando Luci e compagni faranno visita allo Spezia, storica bestia nera degli amaranto. Un tabù da sfatare per ripartire.