16 Aprile 2019

IL PUNTO SULLE CAMPANE – Benevento, ora solo i playoff; la Salernitana risorge

BENEVENTO SALERNITANA – Il Palermo sbanca il Vigorito (1-2) e spezza i sogni di promozione diretta (ora a meno sette) del Benevento. La Salernitana rinasce contro il Cittadella e aggiusta la classifica, salvezza ormai a un passo. Un risultato bugiardo quello del primo posticipo della 33^ giornata. Nestorovski al 41’ e i due ex Puscas, […]

BENEVENTO SALERNITANA – Il Palermo sbanca il Vigorito (1-2) e spezza i sogni di promozione diretta (ora a meno sette) del Benevento. La Salernitana rinasce contro il Cittadella e aggiusta la classifica, salvezza ormai a un passo.

Un risultato bugiardo quello del primo posticipo della 33^ giornata. Nestorovski al 41’ e i due ex Puscas, con il raddoppio all’81’, e Brignoli, con cinque parate decisive (su Improta, Coda, Viola, Buonaiuto e Maggio), negano almeno un pareggio che sarebbe stato meritato per il Benevento. Sì, perché i giallorossi ci provano eccome a vincerla, costruiscono tanto, segnano tardi con Asencio all’89’, ma oltre a fare i conti con l’uno rosanero in stato di grazia, sono anche sfortunati (traversa di Ricci e qualche episodio arbitrale dubbio). La squadra di Bucchi paga la poca concretezza e gli svarioni difensivi; il tecnico romano ha poche colpe, se la gioca come può, ma forse tarda nei cambi. Due errori dei singoli condannano la strega: Antei sbaglia l’anticipo su Nestorovski, in occasione del vantaggio ospite, Caldirola disputa una buona gara, ma sale in ritardo, tenendo in gioco Puscas per lo 0-2. Anche Bandinelli e Armenteros sono in serata no. Prova positiva per Improta, che spinge tanto sulla corsia mancina e copre bene, Viola, solito punto di riferimento, Ricci, sempre vivace e presente tra le linee, Asencio Insigne e Buonaiuto che entrano bene; l’ex Parma sforna l’assist dell’1-2. Da qui alla fine servirà difendere la quarta piazza che vorrebbe dire giocare i playoff dalle semifinali e avere ritorno in casa e possibilità di andare avanti anche con un doppio pareggio. Il lunedì di pasquetta riserverà un’altra sfida ad alta quota, al Bentegodi di Verona. Un altro passo falso potrebbe decisamente complicare i piani.

In un Arechi ancora una volta quasi deserto (2910 spettatori) la Salernitana mette fieno in cascina per la salvezza, cogliendo una vittoria che mancava dal 26 febbraio (2-0 casalingo alla Cremonese). I granata partono forte, passando al 6’ con Djuric, poi però rimettono in partita il Cittadella che firma l’uno-due con Moncini al 13’ e Iori al 19’. Nella ripresa i padroni di casa cambiano volto e la ribaltano sotto il diluvio con la doppietta di Djuric e il gol di Minala. Andamento ondivago nel match per l’ippocampo: ordinato e aggressivo nei primi dieci minuti, nervoso, sofferente e senza idee nel resto della prima frazione infine determinato, convinto, dominante e reattivo nel secondo tempo. Gregucci sbaglia modulo e scelte iniziali, ma si corregge in corsa. Tra i migliori del match sicuramente Mantovani, una sicurezza nella retroguardia, Pucino, Casasola, assist-man per l’1-0, Minala, autore del sorpasso, il rinato Djuric (cinque centri nelle ultime tre partite), per la tripletta, la quantità industriale di palle spizzate e la facilità di dialogo con i compagni e Rosina che entra e suona la carica. Dietro la lavagna ci finiscono Migliorini e Djavan Anderson: il venticinque non convince, è insicuro e si perde Moncini sull’1-1, l’ex Bari è anonimo, svogliato e inconcludente. La salvezza ora è vicinissima, un risultato positivo sul campo della capolista Brescia nel turno post pasquale certificherebbe la fine della crisi e farebbe dormire sonni (quasi) tranquilli nel finale di stagione.