6 Dicembre 2018

Crotone, dove sei?

Momento horror per il Crotone, a cui neanche la cura Oddo sembra essere sufficiente per raddrizzare una stagione che pare abbia preso una piega tutt’altro che preventivata. Ne è la dimostrazione l’ennesima frenata, questa volta in Coppa Italia, subita contro il Bologna di Pippo Inzaghi al “Renato Dall’Ara”. Un secco 3-0 seppur incassato ad opera […]

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Foto della tifoseria del Crotone

Momento horror per il Crotone, a cui neanche la cura Oddo sembra essere sufficiente per raddrizzare una stagione che pare abbia preso una piega tutt’altro che preventivata. Ne è la dimostrazione l’ennesima frenata, questa volta in Coppa Italia, subita contro il Bologna di Pippo Inzaghi al Renato Dall’Ara”. Un secco 3-0 seppur incassato ad opera di una squadra di categoria superiore, che non fa altro che spingere il Crotone sempre più nel baratro, e ad alimentare voci su un potenziale esonero di Oddo, chiamato a sostituire qualche settimana fa Stroppa.

Ma, a questo punto, si può parlare di un problema inerente alla guida tecnica, o dietro c’è molto altro?

I pitagorici, tra la vecchia gestione Stroppa e la nuova targata Oddo, non vincono da 8 partite. Nelle ultime sette, tra campionato e Coppa Italia, sono arrivate cinque sconfitte e due pareggi. Solamente tre i gol segnati, a dimostrazione di una squadra con poche idee lì davanti. Una squadra spenta, che ai box di partenza del campionato rappresentava una delle più serie candidate per la promozione diretta, mentre oggi si trova virtualmente in zona play-out, con poche certezze e molte perplessità sul futuro.

Lo spunto su cui riflettere, è rappresentato dal fatto che le squadre del tecnico abruzzese quasi sempre ci hanno abituato ad un bel calcio, marchio di fabbrica del coach abruzzese, “pregio” che però molto spesso nel passato gli è costato “qualche” punto, che forse proprio in virtù del calcio spumeggiante espresso, avrebbe meritato di non lasciare per strada. Si pensi ai tempi di Pescara o dell‘Udinese, con risultati molto al di sotto di quanto, forse, l’allenatore e le sue squadre avrebbero meritato. Nel post gara, lo stesso mister ha dichiarato che l’obiettivo principale al momento è cercare di rialzare la testa, ritrovare fiducia in sé stessi e la motivazione giusta per affrontare il campionato di partita in partita, tralasciando la ricerca di un gioco che non rappresenta prerogativa fondamentale, pur essendo sempre stato per lui un vero e proprio marchio di fabbrica.

Tornando all’aspetto prettamente tecnico, ai calabresi manca sicuramente l’apporto offensivo di Budimir e Simy, che negli anni passati hanno contributo in maniera decisiva all’efficacia del reparto offensivo pitagorico, anche in Serie A. Poche idee a centrocampo, e difesa tutt’altro che solida, dove si fa sentire l’assenza di Ceccherini, tornato alla Fiorentina e  non perfettamente rimpiazzato al momento dai nuovi Vaisanen, Curado e Marchizza. Una delle poche note positive del match di Bologna è rappresentata, invece, da Zanellato. Come rimarcato dallo stesso tecnico, è uno dei pochi che ha dimostrato personalità in un match difficile come quello di ieri, a discapito della giovane età.

Forse è da lui che bisogna provare a ripartire, per cercare di dare nuova linfa e vigore ad un gruppo moralmente a terra, che ha bisogno di una scintilla che possa permettere quell’inversione di tendenza necessaria al Crotone per risalire la china, ed allontanarsi il più possibile dalla zona calda, che si fa sempre più una terribile realtà per per i Rossoblú.