28 Ottobre 2017

La voce del tifoso – Un VeneziaMestre da vorrei ma non posso

Ci si aspettava una reazione dal Veneziamestre, dopo la sconfitta di Cittadella, e reazione c’è stata. Almeno dal punto di vista della voglia, dell’intensità, ma decisamente meno dal punto di vista tecnico. Buona cornice di pubblico in questo soleggiato pomeriggio autunnale, anche se stavolta sarebbe stato lecito attendendersi qualcosa di più dopo gli ottimi segnali […]

Ci si aspettava una reazione dal Veneziamestre, dopo la sconfitta di Cittadella, e reazione c’è stata. Almeno dal punto di vista della voglia, dell’intensità, ma decisamente meno dal punto di vista tecnico.

Buona cornice di pubblico in questo soleggiato pomeriggio autunnale, anche se stavolta sarebbe stato lecito attendendersi qualcosa di più dopo gli ottimi segnali delle ultime settimane; ma evidentemente il clima incerto e la quasi concomitanza di Milan-Juve hanno inciso negativamente sulle presenze al Penzo, ma questi sono i soliti, laconici discorsi..

Unione che parte forte in avvio, mettendo alle corde un Frosinone che si presentava in laguna in formazione tipo, dopo il successo infrasettimanale contro la Ternana. Sulle fasce lagunari Falzerano e Pinato sembrano in buona giornata, e nel primo quarto d’ora sono diversi i palloni messi pericolosamente dentro all’area frusinate, ma sia Zigoni che Marsura si dimostrano poco cattivi nell’attaccare la porta, caratteristica che proseguirà, confermandosi, nel resto del match.

Succede tutto in tre minuti, a cavallo del ventesimo. Sono i veneziani a passare per primi, con Modolo lesto a ribattere in rete la respinta sul palo di una conclusione di Bentivoglio, epilogo di uno schema eseguito alla perfezione dagli uomini di Inzaghi. Ma nemmeno il tempo di alzare i decibel della Sud, che gli ospiti trovano il pari con un gol di rapina di Ciofani dall’interno dell’area piccola.

Veneziamestre che subisce il colpo e sembra faticare più del solito a ritrovare i giusti equilibri sul terreno di gioco. Decisamente insufficiente la prova di Zigoni, mentre il suo partner d’attacco Marsura è spesso raddoppiato efficacemente, non riuscendo mai a trovare il guizzo decisivo.

Si ripresentano in laguna le difficoltà di qualche settimana fa, con gli arancioneroverdi che si affidano troppo spesso ai lanci lunghi, facili prede degli esperti difensori gialloblù. A complicare le cose, un pomeriggio diventato rapidamente ostico per il jolly Falzerano, letteralmente ingabbiato dagli esterni ospiti, che riesce ad accendersi solamente nella parte finale del secondo tempo, quando le energie degli avversari iniziavano a venir meno.

Terza partita in una settimana per le due squadre, e la stanchezza si nota da ambo le parti; Unione che però si conferma caparbia e decisa, quando nel momento di maggior difficoltà dell’incontro, non concede nulla agli avversari, tranne qualche punizione dalla trequarti, spesso generosamente offerta dal direttore di gara.

Nel finale classica girandola di cambi che lasciano intravedere come la partita, forse, sarebbe potuta andare in altro modo avvalendosi di maggior audacia. Moreo e Geijo, infatti, approfittano del calo dei ciociari, mentre Fabiano, subentrato all’ottimo Pinato, fornisce una decina di minuti di qualità e sostanza. L’impressione è che questa squadra, quando riesce a reggere l’urto degli avversari, abbia energie e varianti tali da poter far suo ogni incontro, ma questa volta il tempismo e la risolutezza non son stati sufficienti.

Ma al netto delle critiche che comunque lasciano il tempo che trovano, in particolare dopo una decina di anni passati tra serie d e serie c, in cui tre passaggi di fila erano oro colato, questo Veneziamestre appare come una squadra che lascia l’anima sul terreno di gioco, riuscendo ad entusiasmare il proprio pubblico per grinta e volontà.

“Unione” che in una settimana ha affrontato le due principali candidate, insieme al Palermo, alla promozione, e non ha assolutamente sfigurato. La Rosa presenta una dimensione adeguata alla categoria, ma difficilmente, in questo momento della stagione, riesce a sopperire alle prestazioni un po’ opache dei propri uomini simbolo.

In questa roulette chiamata Serie B, la prossima fermata sarà Brescia, corsaro con largo punteggio in quel di Pescara. Agli astrologi di maggior qualità, gli oneri di un pronostico sensato.