14 Febbraio 2019

Palermo, Zamparini dietro le quinte del caos societario? Lo spettro della penalizzazione si avvicina

PALERMO CAOS SOCIETARIO – Il caos in casa Palermo continua a non placarsi. Dopo il coraggioso sfogo di Bellusci davanti ai giornalisti, la situazione in termini di concretezza non è assolutamente cambiata. Solo la vittoriosa trasferta di Perugia ha affievolito il drammatico momento societario dei rosanero. Ma è giusto tornare alla realtà dei fatti. Manca ormai […]

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Curva del Palermo in occasione della semifinale play-off contro il Venezia

PALERMO CAOS SOCIETARIO – Il caos in casa Palermo continua a non placarsi. Dopo il coraggioso sfogo di Bellusci davanti ai giornalisti, la situazione in termini di concretezza non è assolutamente cambiata. Solo la vittoriosa trasferta di Perugia ha affievolito il drammatico momento societario dei rosanero. Ma è giusto tornare alla realtà dei fatti. Manca ormai poco ad una delle sfide più importanti della stagione, lo scontro diretto al vertice tra Palermo e Brescia. Ma la sensazione è che i rosanero stiano giocando un’altra partita di estrema importanza al di fuori del campo di gioco, anche se in questo caso i personaggi non sono dei ragazzi gagliardi guidati da un tecnico mai domo come Stellone, ma hanno il volto oscuro e misterioso, per non dire pericoloso.

Ogni giorno si susseguono diverse notizie sul destino del Palermo. Emanuele Facile, attuale Amministratore Delegato dei rosanero ha intavolato diverse trattative con cordate, gruppi e imprenditori intenzionati a rilevare il club siciliano a determinate condizioni. L’unica certezza che si prospetta è quella della corsa contro il tempo, affinché si riescano a trovare investitori intenzionati ad aiutare i rosanero nell’immediato, versando nelle casse 5 milioni entro il 18 Febbraio, di cui 3,5 milioni utili al pagamento degli stipendi del bimestre novembre-dicembre. Se il club non dovesse rispettare la scadenza, verrà sanzionato con 4 punti di penalizzazione in classifica.

Tanti i nomi circolati nelle ultime ore, dall’imprenditore Follieri fino alle cordate York Capital e Carisma, con l’improbabile aiuto dell’imprenditoria palermitana, invocato dal responsabile dell’area tecnica Foschi, che resta sullo sfondo. L’imprenditore foggiano Follieri è stato più volte invocato dalla tifoseria rosanero e negli ultimi giorni si era recato nel capoluogo siciliano, prima di giungere in quel di Milano per trattare con Facile. L’accordo era ormai stato raggiunto, ma la non concessione dell’esclusività della trattativa da parte della controparte, ha spinto lo stesso imprenditore a tirarsi indietro, non è chiaro se si tratti di una situazione definitiva. Nel marasma, era emerso anche il nome del presidente del Genoa Enrico Preziosi, ma le voci sono state prontamente messe a tacere dal diretto interessato. Negli ultimi giorni si sono infittiti i contatti con le cordate York Capital e Carisma, ma ciò che frena tutti i potenziali investitori è la richiesta da parte dell’attuale società inglese di ottenere 1,2 milioni di euro dalla cessione della società. Considerato il prezzo di acquisto a 10 euro, si prospetta come una paradossale  intenzione di plusvalenza.

La sensazione è che ormai, a meno di clamorosi scenari dell’ultimo minuto, il Palermo sia ormai destinato alla penalizzazione. Gli unici che possono realmente risolvere la situazione entro il 18 Febbraio, sono Follieri e la tanto citata cordata americana di cui non si conosce il nome, attualmente gli unici interpreti a possedere la documentazione relativa alla società con annessa due diligence terminata. Tutte le altre soluzioni possono essere considerate solo in chiave futura. Infatti, l’altro ostacolo del club rosanero si chiama 16 Marzo, giorno in cui è fissata l’altra scadenza Covisoc per il pagamento degli stipendi. Se la situazione non dovesse essere risolta entro quella data, il Palermo rischierebbe nuovamente un’ulteriore penalizzazione di 4 punti in classifica. Per questo motivo, negli uffici lombardi e in quelli di viale del Fante si cerca di attenuare il colpo, anche in virtù della prossima scadenza. Un ipotetico -8 in classifica vanificherebbe gli sforzi degli uomini di Stellone.

Lo scenario, in cui la previsione più apocalittica è il fallimento della società, si arricchisce di aloni oscuri che riportano all’emblema del passato più recente, quel Maurizio Zamparini che sembra non essere mai uscito da quella società, nonostante i proclami di cessione e i successivi arresti domiciliari. Senza dubbio clamorose, le dichiarazioni dell’AD Facile ai microfoni di “Gds.it”, dove ha affermato che Zamparini e il suo avvocato Bettini bloccano tutte le potenziali trattative per una nuova cessione della società. Tutto ciò, lascia presumere che l’ex patron abbia ancora un potere decisionale sulla vicenda. Insospettiscono anche le misteriose chiamate che impediscono all’attuale proprietà di concludere alcune trattative, come dichiarato dallo stesso Follieri.

Nonostante i potenziali investitori, dagli improbabili vertici del Palermo filtrano le voci di una possibile soluzione interna per risolvere la questione stipendi. Ma in cosa consiste? Nessuno ha illustrato in modo dettagliato i contenuti di questa possibile opzione, ma la sensazione è che c’entri sempre Zamparini. L’ex patron ha dato ordine di imbastire azioni legali contro l’attuale proprietà inglese per un mancato adempimento ad alcuni obblighi contrattuali, offrendo due strade agli inglesi: la nuova cessione della società o l’adempimento di quanto stabilito. La strada legale potrebbe anche concretizzare l’inverosimile scenario di un ritorno di Zamparini sullo scettro del club siciliano, a causa di un mancato rispetto del contratto da parte degli acquirenti.

Le ultime notizie, riportate da “Palermotoday.it” parlano di un passo indietro da parte dell’AD Facile, con Rino Foschi e Daniela De Angeli, storica collaboratrice di Zamparini, pronti a scendere in campo per condurre le trattative per una nuova cessione della società al fianco dell’avvocato Bettini, difensore dell’ex patron rosanero. Il mistero, seppur a piccoli passi, sbiadisce sulle orme di un improbabile detto: tutte le strade portano a Zamparini.