ESCLUSIVA PSB – Borrelli: “Frosinone gruppo unito. Anche chi gioca poco quando entra fa benissimo”
L'attaccante si è raccontato in esclusiva ai nostri microfoni
Tra le varie e quasi infinite armi del Frosinone che sta dominando il campionato di Serie B c’è anche Gennaro Borrelli. Il possente giovane attaccante, pur avendo disputato una sola gara da titolare in stagione, ha marchiato già il proprio campionato con 3 reti: decisive quelle col Bari e col Benevento. La forza della squadra di Fabio Grosso sta proprio nell’estrema qualità dei ricambi, come il calciatore stesso ha confermato in esclusiva ai nostri microfoni.
Pur avendo avuto a disposizione pochi minuti, hai sempre risposto presente siglando 3 gol pesantissimi. Come si riesce in questi casi a farsi trovare pronti?
“Io sono un ragazzo che fa del lavoro il proprio principale punto di forza, tutti i giorni do il massimo per farmi trovare pronto se chiamato in causa. Fisicamente cerco di curarmi al meglio, per sfruttare ogni occasione che mi è concessa. Non conta il tempo a disposizione, ma come lo si utilizza. La cosa più importante è che la squadra continui a girare così bene.“
Non sei l’unica riserva in grado di incidere in questo Frosinone. Penso a Kalaj che ha giocato appena 3 gare, ma di livello altissimo. Si tratta del punto di forza di questo gruppo?
“Il discorso che ho fatto per me vale per tutti. Sia noi giovani che i più esperti abbiamo atteggiamenti da professionisti esemplari, non ci sono mai state lamentele da parte di nessuno. In allenamento spingiamo tutti alla stessa maniera e questa è stata la nostra forza. Andiamo tutti dritti verso un unico obiettivo. L’esempio di Kalaj è corretto, con lui in campo abbiamo vinto 3 volte.”
A Pescara hai assaggiato la Serie B da giovanissimo, adesso ci sei tornato con le spalle larghe di chi in C ha fatto tanta gavetta. Sotto quali aspetti sei più cresciuto?
“Quando ho esordito a Pescara in Serie B venivo dalla Primavera, fu un salto enorme. Devo ringraziare mister Luciano Zauri per la fiducia che mi diede e spero di averla ripagata. La ripida salita di categoria l’ho sentita un po’ ed è per questo che poi ho deciso di andare a fare esperienza in Serie C. La scelta è stata corretta: ho trovato continuità e colmato alcune lacune. In Serie B ci sono tornato con un altro bagaglio e la giusta forza mentale per affrontare le difficoltà del campionato.”
Quando il Frosinone ha manifestato la volontà di acquistarti, sapevi che il tuo spazio sarebbe stato limitato. Cosa ti ha spinto ad accettare la destinazione?
“Quando il mio agente mi ha parlato della possibilità del trasferimento al Frosinone ho fatto i salti di gioia. Sapevo di approdare in una società seria e tra le più organizzate di Italia, basti pensare allo stadio di proprietà. Ero consapevole che il direttore Angelozzi credesse fortemente in me e quindi sono stato convinto di sposare la causa nonostante i possibili ostacoli. Non potevo prendere decisione migliore.”
Tu, Mulattieri e Moro siete tre giovani di grande prospettiva che stanno sorprendendo tutti già nel presente. Com’è il tuo rapporto con loro?
“Il rapporto con Mulattieri e Moro è eccezionale. Siamo tre attaccanti giovani con caratteristiche diverse e quindi complementari. Tra di noi c’è ovviamente competizione, ma è totalmente sana. Ognuno cerca di migliorare imparando dall’altro. La forza del nostro gruppo sta proprio nell’unione che si è generata nonostante la concorrenza.”
So che non parlate di Serie A ed è giusto che siate concentrati sul vostro percorso. Qualora però la promozione arrivasse, pensi di poter essere un componente della prossima rosa dei Canarini?
“La scaramanzia è massima. Noi non pensiamo alla classifica, ma soltanto a disputare al meglio ogni partita. Questo atteggiamento ha fatto la differenza e continueremo ad adottarlo fino alla fine. In caso di Serie A, però, sono convinto di poter restare e giocare le mie carte.”