ESCLUSIVA PSB – Barone (Sky Sport): “Pisa? Inzaghi ha riacceso l’entusiasmo. D’Angelo? Riesce a creare grande empatia”
La nostra intervista al giornalista di Sky Sport
Un’analisi completa sul campionato di Serie B.
Dalla partenza del Pisa, passando per lo Spezia di D’Angelo, fino alle possibili sorprese del campionato. Abbiamo intercettato, in esclusiva ai nostri microfoni, uno dei principali esperti della serie cadetta come Daniele Barone, giornalista di Sky Sport.
Daniele, partiamo dalla capolista di questo campionato. Ancora una volta Inzaghi è riuscito a plasmare un gruppo praticamente perfetto, riuscendo inoltre ad accendere nuovamente l’entusiasmo nella piazza nerazzurra.
“Diciamo che Inzaghi ha confermato, ancora una volta, di conoscere più che bene questo campionato. Conosce meccanismi e modalità, il Pisa veniva da una stagione anonima e la tifoseria si è subito accesa davanti al blasone del nome di Inzaghi. Merito del lavoro che ha svolto in questi anni, che ha fatto accrescere la stima nei suoi confronti”.
Subito dopo, al secondo posto, troviamo lo Spezia di Luca D’Angelo, vecchia conoscenza nerazzurra. I dati parlano di una partenza decisamente in controtendenza rispetto allo scorso anno, grazie anche a un Salvatore Esposito letteralmente rinato. Qual è il segreto?
“Luca aveva fatto un lavoro straordinario a Pisa, a Spezia ha raccolto una squadra in grandissima difficoltà e l’ha salvata dandogli grandi attributi caratteriali. Ero convinto che la partenza sarebbe stata importante perché ha potuto lavorare dall’inizio. Fratelli Esposito? Salvatore sta raggiungendo la maturità giusta mentre Pio sta esplodendo. In generale la squadra rispecchia molto il carattere dell’allenatore, come testimoniano le rimonte conquistate fin qui dopo lo svantaggio. Mi ricorda molto il Pisa della stagione 2021/2022”.
Ma cosa apporta Luca D’Angelo alle sue squadre?
“Dall’esterno può risultare anche un poi introverso, in realtà è uno che riesce a stabilire rapporti di grande empatia con lo spogliatoio. Arriva molto nella testa dei suoi ragazzi, tutti quelli che hanno lavorato con lui lo ribadiscono. Da lì nasce tutto, compresi i risultati che ha conquistato durante gli ultimi anni”.
Tra le sorprese, ma nemmeno troppo, c’è il Mantova di Possanzini. Le premesse erano già alte, ma ti saresti aspettato una partenza così?
“C’erano dei segnali perché è una squadra che già lo scorso anno giocava bene, quando hai una base tecnica e tattica di questo tipo riesci a sopperire al cambio di categoria. Come successo al Catanzaro lo scorso anno. Anche Possanzini è un altro allenatore che riesce a stabilire grandi rapporti con la squadra. A inizio stagione li avevo inseriti tra le possibili sorprese del campionato insieme a Cesena e aggiungo anche la Juve Stabia. Quando arrivi dalla Serie C, e gli ultimi anni lo dimostrano, e hai un progetto tecnico solido alla fine riesci sempre a fare bene”.
A proposito di neopromosse, durante le ultime stagioni abbiamo viste tante squadre venire dalla Serie C e poi fare bene anche in Serie B. Può essere un sinonimo di una vicinanza tecnica tra le due categorie?
“Secondo me la distanza a livello medio rimane abbastanza importante, sicuramente i valori sono più vicini tra B e C rispetto a B e A. Non a caso, chi ha fatto bene in Serie B negli ultimi anni, ha dominato la Serie C. È successo al Bari, al Catanzaro o la Ternana. Quando già in Serie C hai una squadra forte e ne confermi diversi, bastano poi pochi accorgimenti tecnici per continuare a fare bene. In generale però c’è ancora una leggera differenza a favore della Serie B”.
Per quanto riguarda il Brai, gli ultimi risultati possono portare nuova energia positiva? Ci sono i presupposti per tentare di ripetere la stagione di due anni fa?
“Bari è una piazza che si accende o si spegne con grande facilità, ha una tifoseria molto appassionata. Dopo le prime giornate sentivo parlare di salvezza, adesso si è riacceso giustamente l’entusiasmo. A Bari è abbastanza complicato trovare un equilibrio, c’è una buona squadra ed è chiaro che l’entusiasmo moltiplica le forze. È una squadra che nelle ultime settimane sto seguendo con grande curiosità”.
Qual è stata, invece, la squadra che ti ha sorpreso negativamente?
“Sicuramente il Frosinone, non mi sarei mai aspettato questo rendimento così soprattutto con un allenatore bravo e navigato come Vivarini. Però se parliamo di investimenti fatto dico la Sampdoria. È una delle squadre che ha speso di più”.
Una battuta finale, quale calciatore ti ha colpito di più?
“Abbiamo già detto dei fratelli Esposito e sicuramente Shpendi, mi piace molto Vergara della Reggiana mentre un altro calciatore importante è Semper. È un portiere che da grande sicurezza alle sue difese. Poi mi piace tanto Mulattieri, è un centravanti completo e moderno”.