ESCLUSIVA PSB – Enrico Fedele: “Cannavaro al Bari avrebbe portato entusiasmo. Anche Lippi e Ancelotti vennero esonerati a inizio carriera. Su ADL …”
Le parole di Enrico Fedele ai nostri microfoni
Rumors degli scorsi giorni insistevano con i fratelli Cannavaro sulla panchina del Bari. La nostra redazione, a tal riguardo, ha raggiunto in esclusiva il loro storico agente, Enrico Fedele. Di seguito l’intervista completa.
Recentemente prima dell’approdo di Iachini al Bari, si è parlato dei fratelli Cannavaro alla guida dei biancorossi. A suo avviso cosa avrebbe potuto dare Fabio al Bari?
«Sicuramente l’entusiasmo di riprendere un discorso interrotto per tante situazioni e quindi una riproposta nel panorama calcistico che merita ampiamente».
L’ultima esperienza al Benevento non è andata bene, cosa non ha funzionato?
«Io credo che abbiano influito soprattutto la grande riconoscenza e l’amicizia verso l’ambiente. Il Benevento (io sono un tifoso dei sanniti) aveva bisogno di una punta che avevano preso come Coda ma poi non è venuto più: forse era quindi il caso di lasciare però grazie all’amicizia si è continuato con un epilogo molto sfortunato. Sono anni sfortunati, c’è poco da fare, quando qualcosa va in un certo modo, poi va tutto a scatafascio. Sono comunque esperienze negative che aiutano a crescere, se uno pensa che ad esempio grandi allenatori come Lippi o Ancelotti sono stati esonerati a inizio carriera, si tratta di un passaggio quasi obbligato».
Tornando sui galletti, nell’ultimo periodo gli argomenti principali sono state le parole di ADL (con successive scuse) e quelle del figlio. Che idea si è fatto di questa situazione? Nel complesso come giudica il lavoro di De Laurentiis al Bari?
«Io credo che in un minuto non si può cambiare un punto di vista. Il Bari ha un ottimo direttore sportivo come Polito e hanno perso perché praticamente è capitato l’inverosimile, in un minuto si perde la Serie A. In quel caso erano tutti santi, adesso mi sembra che siano tutti diavoli ma non è così. I biancorossi hanno ancora la possibilità di raggiungere i play-off. ADL nel Napoli dimostra di voler fare una gestione patronale però alla fine dovrà poi rendersi conto che non è possibile agire in questo modo. Credo che prima o poi il Bari sarà destinato ad una cessione».
Solo 4 club di A hanno dato il loro assenso ad un campionato a 18 squadre, che inevitabilmente inciderebbe anche sulla B. Lei è favorevole o contrario?
«Io sono favorevole ad una ristrutturazione del calcio soprattutto nel mondo, chiamiamolo così, del semiprofessionismo della Serie C dove a mio giudizio bisognerebbe senza ombra di dubbio ritornare ad essere il vero semiprofessionismo, e quindi permettere ai giocatori di fare un’altra attività con degli sgravi fiscali. La Serie C non può sopportare tale professionismo esasperato».