ESCLUSIVA PSB – Amoruso sul Bari: “Tifosi, squadra e società devono fare cerchio intorno a se stessi e proteggerlo”
L'ex difensore del Bari, Lorenzo Amoruso, ha parlato, in esclusiva ai nostri microfoni, della situazione in casa biancorossa e non solo
L’ex difensore del Bari, Lorenzo Amoruso, in esclusiva ai nostri microfoni, ha parlato della situazione dei biancorossi allenati da Giuseppe Iachini e non solo.
Ecco le sue parole
Bari in difficoltà e preoccupazione – “La situazione è molto pericolosa. Le aspettative da questa squadra erano ben diverse ad inizio stagione da parte sicuramente dei tifosi. Da parte della società non saprei, perché è abbastanza ovvia che non era stata allestita una squadra per poter salire. Del resto, la stiamo vedendo la differenza di risultati e dei punti di distanza con le prime”.
Non è un problema di allenatore – “Non è sicuramente questo il problema, l’allenatore allena quello che si trova a disposizione. Poi c’è chi fa bene e chi meno ma questo è un altro discorso. Il problema è che l’organico del Bari non è da Serie A ma neanche da zona di retrocessione. Però se ti ritrovi in questa situazione qua è perché tante cose non hanno funzionato evidentemente”.
Cambiano i piani – “Ora è molto complicato, non ti nascondo le mie paure, perché è una squadra che sembra non essere abituata a lottare. Sappiamo comunque che in panchina c’è Beppe Iachini, il quale sicuramente saprà il fatto suo e lotterà fino alla fine per togliere dalla sabbie mobili il gruppo vista la sua esperienza. Ma altrettanto vero che fa paura vedere il Bari lì in fondo”.
La gara contro la Samp – “L’ho vista e avrebbe strameritato di vincere. Il rigore sbagliato, il palo, la traversa e le occasioni avute e poi la Samp l’ha punito. Questo, però, è il calcio e bisogna cercare di rialzarsi e migliorare, altro rimedio non c’è, oltre al lavoro quotidiano”.
Il cambio di registro della Samp e la fiducia in Pirlo – “La fiducia piena da parte dalla società verso l’allenatore è servita. In questo modo togli gli alibi ai calciatori e li responsabilizzi”.
La soluzione – “In questo momento andare a cercare le problematiche non serve. Penso che la soluzione è difficile da trovare, c’è solo bisogno di darsi da fare e agire nel miglior modo possibile. Tifosi, squadra e società devono fare cerchio intorno a se stessi e proteggere il Bari, punto. Il Bari viene prima di tutto, poi a fine stagione è chiaro che si tireranno le somme”.
Le sorprese – “Il Como, anche se sapevamo che a livelli di mezzi economici avevano una buona potenzialità, però sta giocando abbastanza bene. Anche il Venezia, lo scorso anno era in zona retrocessione, mentre quest’anno più o meno con la stessa squadra sta facendo grandi cose senza fare una campagna acquisti eccezionale ma mantenendo i giocatori chiave“.
Lotta promozione – “A parte il Parma, per il secondo posto c’è una bella bagarre. E poi nei playoff può succedere di tutto come è successo lo scorso anno con il Cagliari”.
Le scorie della finale persa e le differenze – “Tanti di quel Bari non ci sono più e non sono stati rimpiazzati in maniera adeguata. Grave errore da parte della società che potevano sostituire i vari Cheddira, Folorunsho con giocatori più importanti. Il Bari dello scorso anno abbinava qualità e quantità, correva tantissimo. Oggi questo non si vede con delle valutazioni fatte in maniera troppo superficiale e poco approfondite”.