ESCLUSIVA PSB – Aruta: “Cosenza? La fortuna non bisogna sfidarla sempre. Domenica il Benevento è favorito”
Le parole di Sossio Aruta in merito al match di domenica tra Cosenza e Benevento
Domenica, allo Stadio “Gigi Marulla”, andrà di scena una sfida importantissima in chiave salvezza: Cosenza-Benevento. Paradossale e al contempo veritiero, la compagine campana sarà impegnata nell’ostile campo dei Lupi per provare ad allontanarsi dalla zona calda della classifica e per rilanciare le sue quotazioni in ottica play-off. Diametralmente opposto il discorso per quanto riguarda i ragazzi di Viali, il cui obiettivo unico è sempre stato la salvezza ma che dovranno adesso stare attenti a non allontanarsi troppo dalla zona verde. Per analizzare questa delicata sfida, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva Sossio Aruta, doppio ex della sfida e attuale attaccante del Qualiano. Queste sono le sue parole:
In Serie B le aspettative dei critici erano alte fin dall’inizio. Tra conferme, delusioni e sorprese, che tipo di campionato ha fin qui visto?
“La Serie B è il solito campionato affascinante. Decifrarne i codici è sempre difficile e i pronostici quasi mai vengono azzeccati. C’è sempre la squadra sorpresa e quella che a fine anno invece non ha rispettato le aspettative. Guardando la classifica, eccezion fatta per il Benevento, le squadra blasonate come Frosinone, Genoa e Parma stanno rispettando i pronostici di inizio campionato. Le squadre in netto ritardo sono Benevento e Cagliari. Le altre sono lì, punto più punto meno.”
Il Cosenza, dopo la miracolosa salvezza in finale play-out della passata stagione, ha mischiato nuovamente le carte e cambiato ds, allenatore e diversi uomini nello spogliatoio. Con Dionigi prima e con Viali poi, come reputa il cammino dei Lupi quest’anno? Quanti margini di crescita ha questa squadra?
“La fortuna non bisogna sfidarla sempre. Lo scorso anno si è salvato meritatamente, ma all’ultimo respiro. Seppur la classifica lo veda ultimo, ha ancora qualche chance di salvezza. Ci sono tante squadre in pochi punti e mettendo in fila qualche risultato utile consecutivo ci si può tirar fuori dalla zona calda. A Cosenza ci sono stato, essendo questa la squadra che mi ha lanciato. E’ una piazza calda ma complessa, giocare in ambienti del genere è fantastico, indescrivibile. Ma ha anche dei contro, delle esigenze particolari, se non sei caratterialmente forte, diventa difficile. Al Cosenza auguro ovviamente di salvarsi, ma sicuramente necessita di un forte scossone, prima che i danni in classifica diventino irreparabili. Quando si affrontano periodi del genere, le cause possono essere molteplici: una sbagliata programmazione, un feeling non buono con l’allenatore o un cattivo rendimento della squadra. Il mercato sicuramente può aiutare, ma non conosco la situazione economica del club. Speriamo in uno scatto d’orgoglio, come lo scorso anno.”
Una delle squadre le cui ambizioni erano sicuramente alte ad inizio stagione è il Benevento. Ad oggi la classifica impone loro di pensare ad altro. In che cosa non è riuscito Caserta e, nel complesso, che cosa non sta funzionando?
“Caserta secondo me è un allenatore sopravvalutato. Ha avuto la fortuna di fare qualche anno discreto in panchina, ma poi non ha avuto fortuna. E’ ancora inesperto e quando si consegna una squadra costruita per vincere ad un tecnico non eccessivamente forgiato sotto l’aspetto dell’esperienza i rischi sono tanti. Quando poi si è chiamati a vincere la pressione è sempre tanta. Se partecipi senza aspettative e ti trovi in alto la situazione è più semplice. Poi Benevento è un’altra piazza caldissima, rumoreggia, la conosco molto bene.”
Al suo posto, come accennato prima, è giunto Fabio Cannavaro. Tecnico con diverse esperienze alle spalle, ma che da allenatore non si è mai confrontato con le dinamiche della Serie B. Considerando la crisi del Benevento e la necessità di dare una sterzata alla stagione, come reputa la scommessa del club e cosa dobbiamo aspettarci da questo allenatore?
“Quando si parla di Fabio dobbiamo tutti alzare le mani. Da giocatore ha fatto sognare tutti quanti e non possiamo che ringraziarlo. Essere un grande calciatore, però, non equivale sempre ad essere un buon allenatore. Cannavaro, proprio come Caserta, non ha molta esperienza. Ha allenato all’estero, ma quel calcio lì non ha nulla a che fare con il calcio italiano e, in particolar modo con la Serie B. In cadetteria, se non conosci certe dinamiche, diventa difficile. Lui sta pagando la sua inesperienza. Si è preso una patata bollente difficile da gestire. E’ arrivato in un posto con problemi e fin qui le cose sono solo peggiorate, non solo per demerito suo. Ha sbagliato la società a prendere un allenatore inesperto per affrontare questo periodo. Credo che un tecnico di esperienza avrebbe fatto maggiormente al loro caso.”
Domenica, al “Marulla”, saranno proprio loro le protagoniste del match. Che tipo di gara ci dobbiamo aspettare e per chi pesa di più il risultato? Le andrebbe inoltre di azzardare un pronostico?
“La partita peserà per entrambe. La classifica è dura. Mi aspetto una gara in cui entrambe penseranno prima a non subire. Non credo rinunceranno a giocare, ma più che una gara a viso aperto mi aspetto tanti tatticismi e molto equilibrio. Un pronostico è difficile da dare. Ho giocato in entrambe le squadre, ma sono molto legato alla Strega. Varie esperienze di vita mi legano ad entrambe le città, ma i quattro anni in Campania sono forti dentro me. Se dovessi azzardare un pronostico dico Benevento.”
Cosenza attualmente ultimo a 17 punti. Benevento 14′ a 22 punti. Quanto reale è questa classifica e come crede proseguirà il cammino di queste due compagini?
“Spero che la situazione possa cambiare per entrambe. Continuando di questo passo può solo peggiorare. La classifica non rispecchia i valori della squadra di Cannavaro, a mio avviso molto superiore rispetto al 14′ posto. Chiaro è che poi contano i fatti e se la classifica dice questo, non possiamo che attenerci ai fatti.”