ESCLUSIVA PSB – Camolese: “Il Livorno si toglierà delle grandi soddisfazioni. Iemmello sta dimostrando di essere realmente pronto per la A”
ESCLUSIVA PSB CAMOLESE – La redazione di PSB ha intervistato Giancarlo Camolese, noto allenatore che in passato ha avuto modo di guidare anche il Livorno in cadetteria. E’ lui, inoltre, il tecnico che lanciò in Serie B uno dei principali protagonisti di questo inizio di stagione, ossia Pietro Iemmello ai tempi della Pro Vercelli. Queste […]
ESCLUSIVA PSB CAMOLESE – La redazione di PSB ha intervistato Giancarlo Camolese, noto allenatore che in passato ha avuto modo di guidare anche il Livorno in cadetteria. E’ lui, inoltre, il tecnico che lanciò in Serie B uno dei principali protagonisti di questo inizio di stagione, ossia Pietro Iemmello ai tempi della Pro Vercelli. Queste le sue parole in esclusiva ai nostri microfoni:
Dopo tre sconfitte consecutive in casa Livorno, sono arrivati due risultati utili di fila con la vittoria contro il Pordenone ed il pareggio, subìto in extremis, nel turno infrasettimanale contro il Cosenza. Crede che i toscani abbiano finalmente trovato il binario giusto per poter riemergere anche in vista della prossima gara contro la Salernitana?
“Siamo solo all’inizio della stagione e perciò credo sia normale che le squadre possano avere degli alti e bassi proprio perchè la condizione fisica non è ottimale e soprattutto non è identica per tutti i giocatori. Credo che il Livorno sia una buona squadra tecnicamente e che sia ben allenata da Breda che sta già trovando la chiave giusta per far girare al meglio la squadra dopo un difficile inizio. E’ necessario mantenere la calma e continuare a credere nel proprio lavoro anche quando i risultati non ti danno ragione: Breda lo sta dimostrando sono sicuro che lui ed i suoi ragazzi si toglieranno delle belle soddisfazioni perchè la stagione è ancora lunga.”
Lo scorso anno Breda salvo’ gli amaranto quando sembravano ad un passo dal baratro, organizzando una squadra tutta cuore e sacrificio incentrata sul talento di Diamanti. Quest’anno Alino non c’è ma sono arrivati calciatori interessanti sul finire del mercato: quali crede siano le differenze principali tra la passata stagione e quella attuale e come il tecnico trevigiano, a suo avviso, potrà trarre il meglio da questi ultimi?
“La B è un campionato con determinate caratteristiche perchè ogni squadra non può prescindere dall’avere in rosa calciatori che lottino su ogni pallone ed abbiano una fame e grinta non indifferente. Generalmente le partite sono molto equilibrate e tutte le squadre hanno una qualità ed organizzazione tattica tale da consentirgli di andare a giocarsela su ogni campo. Il Livorno della passata stagione, ma anche quello attuale, rispecchia molto le caratteristiche sopracitate. A prescindere dai calciatori, credo che la cosa fondamentale per un allenatore che lavora in questa categoria sia quella di riuscire a trasmettere non solo la propria filosofia di calcio, ma soprattutto un’inclinazione alla lotta ed al sacrificio sopra la media altrimenti i risultati difficilmente potranno essere raggiunti.”
Fu lei che lanciò un giovanissimo Iemmello in cadetteria ai tempi della Pro Vercelli. A Perugia ha cominciato con i fuochi d’artificio dopo la negativa stagione al Foggia dello scorso anno: si aspettava un inserimento così efficace ed immediato del centravanti, nei meccanismi tattici di Oddo?
“Iemmello è un ragazzo che ha qualità: è chiaro che tutti i calciatori, in particolare gli attaccanti, nell’arco della propria carriera possano attraversare momenti più o meno brillanti come è capitato anche a lui. Credo che Pietro sia uno dei pochi attaccanti che da solo possa fare la differenza soprattutto se coinvolto in un tipo di calcio propositivo ed offensivo come quello di Oddo.”
Dopo le parentesi con Sassuolo e Benevento, crede che Re Pietro sia pronto per il salto definitivo in Serie A? In caso contrario, cosa pensa manchi al ragazzo per potersi consacrare tra i grandi del calcio italiano?
“A mio avviso una piazza ambiziosa che punta alla A come quella di Perugia potrebbe essere uno stimolo in più per lui anche dal punto di vista individuale. Quando un giocatore trova i meccanismi giusti in una squadra o in un campionato il processo di maturazione sicuramente subisce un’accelerata. Mi vengono in mente esempi simili guardando a Donnarumma o Caputo che hanno trovato la loro dimensione in Serie B e dopo diverso, se non troppo, tempo sono riusciti a fare il salto definitivo nella massima serie. Auguro a Pietro di poter ripercorrere le orme dei due che ho appena citato perchè le qualità non gli mancano ed è anche nell’ambiente giusto per continuare a crescere.”
Chissà che non possa farlo con la maglia del Grifo come accennato da lei visto l’ottimo inizio della squadra di Oddo. Sicuramente ci sarà da lottare: come vede gli umbri nella lotta al vertice? Qual è, a tal proposito, la sua griglia di partenza per quanto riguarda la lotta promozione?
“Sicuramente il Perugia come dicevamo è tra quelle che possono ambire alla promozione diretta ma ribadisco che quello cadetto è un torneo troppo complesso ed imprevedibile per fare pronostici. Credo che quest’anno ci siano almeno 7/8 squadre che possono ambire al salto di categoria. Penso all’Empoli ed al Benevento come reali favorite ma mai dare nulla per scontato in tal senso. Occhio alla Salernitana che ha un allenatore esperto ed al Chievo che ha un mix di giovani ed meno giovani davvero da non sottovalutare. Negli ultimi anni inoltre c’è da notare che in Serie B almeno una neopromossa riesce a dire la sua nella lotta al vertice: chissà che non possa essere il caso dell’Entella, ad esempio, che ha cominciato con dei risultati davvero importanti per essere una squadra che proviene dalla Serie C; al contempo ogni anno c’è una squadra che viene data tra le favorite ma poi riesce a salvarsi solo nelle ultime giornate. Anche in questa stagione il campionato non si smentirà e seguirà le orme di quelli passati.”