ESCLUSIVA PSB – Cavalli: “Tesser un valore aggiunto per il Modena. Reggina? Un risultato positivo può riaccendere l’entusiasmo”
La nostra intervista a Simone Cavalli, doppio ex di Reggina-Modena
La 26a giornata di Serie B metterà di fronte Reggina e Modena, match chiave in ottica play-off. Per l’occasione la nostra redazione ha sentito, in esclusiva, Simone Cavalli, doppio ex della gara. Di seguito l’intervista completa.
Nel week-end andrà in scena Reggina-Modena, sfida importante per entrambe le compagini. Gli amaranto possono svoltare dopo 4 sconfitte consecutive, mentre i canarini hanno l’opportunità di fare un ulteriore balzo in avanti, dando continuità agli ultimi risultati. Partendo proprio dagli emiliani, a tuo avviso quanto incide essere guidati da un maestro come Tesser? Anche al Pordenone ha dato tanto, valorizzando elementi – attualmente in A – come Di Gregorio, Ciurria e Pobega.
«Sicuramente è uno degli allenatori con più esperienza in categoria. Penso che sia un valore aggiunto per il Modena. Si tratta di una squadra di ottimo livello, di una piazza importante con un passato in Serie A, di un club ambizioso e in crescita. Il campionato è talmente equilibrato che, secondo me, c’è ancora la possibilità di inserirsi tra le prime».
Parlando invece dei calabresi, il momento è negativo e la squadra sembra in calo mentale. L’ultima gara col Cittadella ne è un esempio: gli uomini di Inzaghi erano addirittura avanti di 2 e si sono fatti rimontare, complice anche l’uomo in meno. Secondo te come si può uscire da questo tunnel?
«Io penso che sia solo un momento. All’interno di un campionato lungo e complicato, tutte le squadre possono passare un periodo di appannamento. Parliamo di una squadra forte, con elementi di rilievo, che ha dimostrato finora di poter essere protagonista. Sono convinto che è solo una questione momentanea, un risultato positivo può riaccendere l’entusiasmo e iniziare a dare nuovamente continuità».
A livello personale che ricordi hai di entrambe le piazze?
«Modena mi ha lanciato, ho debuttato a 17 anni in Serie C e poi dopo sono partito col mio percorso; invece Reggio mi ha dato la Serie A dopo un bell’anno in Serie B al Cesena, ho avuto l’opportunità e la fortuna di vestire la maglia amaranto per 6 mesi in massima serie. Quindi ho un bellissimo ricordo di una piazza importante, con degli ottimi giocatori, Mazzarri come allenatore. Esperienza che mi ha fatto crescere».
Tra le tue ex squadre annoveriamo anche Bari e Frosinone, la prima in piena lotta play-off, la seconda che viaggia a gonfie vele verso la promozione diretta. Qual è il tuo giudizio sul loro percorso?
«Bari è una delle piazze più importanti della B. A livello numerico può disporre di un grande bacino d’utenza e i tifosi stanno rispondendo presente alle prestazioni della squadra. Alle spalle hanno una società forte, che sa fare calcio. Il Frosinone è una realtà solida che gioca bene, è prima con merito. Si sta confermando ad alti livelli, avendo già fatto qualche anno fa la Serie A, e anche qui la proprietà lavora come si deve. Secondo me entrambe meriterebbero di salire».
Da ex attaccante, restando in orbita Frosinone e Bari, cosa ne pensi di Moro e Cheddira? Possono far strada?
«Non li sto seguendo tanto, ma posso dire che, correlando il tutto alla giovane età e al potenziale, se uno sta emergendo e l’altro lotta per lo scettro di capocannoniere in un campionato così difficile, possono tranquillamente fare la Serie A. È normale che tra i due campionati ci sia differenza, però quando uno segna tanti gol ed è abituato a segnare, secondo me fa gol in tutte le categorie».