ESCLUSIVA PSB – Chiariello: “Multiproprietà immorale ma i De La sono trasparenti. Cheddira e Caprile? Solo il bilancio dirà”
Intervista al noto giornalista Umberto Chiariello
Noto giornalista che da più di trent’anni segue le sorti del Napoli, Umberto Chiariello ha parlato ai nostri microfoni di un tema sempre caldo: la doppia proprietà della famiglia De Laurentiis del club partenopeo e del Bari. Di seguito l’intervista completa.
Nonostante tra la Serie A ed il Bari si sia contrapposto il gol di Pavoletti a pochi minuti dal trionfo, la proprietà De Laurentiis è stata contestata da una parte della Curva per l’operato sul mercato. anche a Napoli il rapporto, al netto dello Scudetto, è sempre tra alti e bassi. Possibile che in un calcio in cui si chiedano risultati una proprietà che li ottiene sia destinata ad essere contestata?
“A volte conta di più l’empatia che i risultati e da sotto questo punto di vista Aurelio De Laurentiis non è di certo una persona empatica mentre Luigi mi sembra molto più sereno sotto questo aspetto ma viene comunque visto come il “figlio di”.
Si sa che questa è una proprietà a tempo: i tifosi del Bari ritengono che la famiglia De Laurentiis non vogliano vincere il campionato per poi dover vendere il club. Bari è una piazza importante ed anche se la squadra dello scorso anno mi sembrava più forte resta nella parte alta della classifica. A Napoli coi tifosi faccio una battaglia: per anni abbiamo avuto problemi economici ed ora che noi siamo i ricchi e la Juventus sono i poveri invece di gioirne contestiamo”.
Ciò che ha surriscaldato i tifosi del Bari è la poca chiarezza sulle cifre dei passaggi di Cheddira e Caprile al Napoli. Cifre che, nei fatti, non sono state reinvestite nel mercato del Bari. Cosa ne pensa?
“Penso sia utopistico ritenere che due società con lo stesso padrone veda la seconda essere trattata come una cosa a sé. È evidente che i due calciatori più importanti del Bari il Napoli abbia voluto tenerseli in orbita senza invece cederli per poi darli in prestito. Non conosco le cifre di Caprile e Cheddira, non sono circolate e le scopriremo coi bilanci. Io sono contro la multiproprietà proprio per questi motivi: parliamo di un problemino interno a fronte di un problema internazionale con Red Bull, i gruppi arabi, gruppi americani.
La multiproprietà è problematica: se si incontrano Lipsia e Salisburgo che diciamo? La multiproprietà è immorale perché consente questo tipo di operazioni. Il calcio è sempre più oscuro ma sui De Laurentiis va detta una cosa: a livello contabile sono sempre stati trasparenti e precisi. Dubito ci saranno operazioni come il travaso di calciatori dalla Lazio alla Salernitana con annessi passaggi degli allenatori tra cui Simone Inzaghi che stava andando a Salerno. Quella multiproprietà era più oscura mentre questa è nettamente limpida”.