ESCLUSIVA PSB – Di Maio (Stabiachannel): “Juve Stabia, obiettivo salvezza. Sulle altre di B…”
DI MAIO ESCLUSIVA – La nostra redazione ha contattato Gioacchino Roberto Di Maio, direttore di stabiachannel.it e collaboratore del “Mattino”, per analizzare l’annata appena conclusa delle vespe, la promozione e la stagione che sta per iniziare. Se ti chiedessi di descrivere la scorsa stagione, quali sarebbero i tre aggettivi che useresti? “Devo ammettere che è difficile […]
DI MAIO ESCLUSIVA – La nostra redazione ha contattato Gioacchino Roberto Di Maio, direttore di stabiachannel.it e collaboratore del “Mattino”, per analizzare l’annata appena conclusa delle vespe, la promozione e la stagione che sta per iniziare.
Se ti chiedessi di descrivere la scorsa stagione, quali sarebbero i tre aggettivi che useresti?
“Devo ammettere che è difficile scegliere solo tre aggettivi per identificare una stagione destinata a restare nella storia della Juve Stabia. Dovendomi cimentare in tale impresa, scelgo:
Sorprendente: La Juve Stabia si è dimostrata in grado di ribaltare tutti i pronostici della vigilia dopo un’estate di passione in cui i tifosi avevano a lungo temuto di non vederla ai nastri di partenza del campionato di serie C. Polito e la società, con grande saggezza, hanno migliorato la rosa giunta quarta ed eliminata ai playoff dalla Reggiana l’anno prima con innesti di esperienza e qualità come Troest, Vitiello e Carlini. A tali crack hanno aggiunto la fame di riscatto di un Mezavilla già protagonista della promozione del 2011 e il desiderio di emergere di giovani talenti come Germoni ed Elia. Le luci dei riflettori erano tutte puntate su Catania, Casertana e Catanzaro, così in silenzio i gialloblù hanno pian piano costruito il proprio progetto vincente spiazzando anche le dirette concorrenti.
Leggendaria: È stata la migliore Juve Stabia della storia. Partita con 1 punto di penalizzazione, ha conquistato 78 punti sul campo inanellando 22 vittorie, 12 pareggi e 2 sconfitte, la seconda delle quali giunta solo all’ultima giornata contro la Virtus Francavilla a promozione ormai ufficiale. Il sogno è partito dalle 7 vittorie consecutive di inizio stagione, frutto di affermazioni perentorie per risultato e qualità di quelle prestazioni che sul lungo periodo hanno fatto sì che gli uomini di Caserta giungessero al giro di boa a quota 44 punti. Straordinario l’attacco, andato in gol in 63 occasioni e scavalcato solo in extremis dal Catanzaro che ha realizzato 6 reti contro il Trapani nell’ultimo atto della regular season, epica la difesa, perforata in appena 18 circostanze con Branduani che ha collezionato 9 clean sheets consecutivi tra il gol di Partipilo il 26 dicembre e quello di Pugliese il 10 marzo. Un rendimento frutto anche di numerosi interventi determinanti che, ovviamente con le dovute proporzioni, gli sono valsi il lusinghiero paragone con Alisson Becker. Si è trattato, tra l’altro, della prima promozione in serie B conquistata dalla Juve Stabia nella regular season dato che nel 1950/51 fu necessario uno spareggio a Firenze con il Foggia, mentre nella stagione 2010/11 si impose ai play-off al Flaminio contro l’Atletico Roma. In ambedue i casi le vespe si sono imposte 2-0, con doppietta di Cereseto contro i satanelli e gol di Molinari e Corona contro i laziali. I record di quest’anno hanno invece chiuso i conti con largo anticipo.
Stoica: Tale è stata la reazione della Juve Stabia ad un marzo che avrebbe tramortito chiunque: appena 4 i punti conquistati sui 15 disponibili e il Trapani, primo inseguitore, portatosi a -1 alla vigilia dello scontro diretto. Un mese, iniziato con i pareggi con Casertana e Cavese, reso complesso anche dagli episodi avversi come il rigore dubbio concesso al Catania al Massimino in occasione della prima sconfitta in campionato, l’errore di Marzorati che ha consentito al Rieti di pareggiare al Menti in pieno recupero e il penalty fallito da Carlini a Bisceglie con la partita poi chiusasi a reti inviolate. Molti avrebbero mollato, le vespe hanno invece serrato le proprie fila tornando al successo nel match più importante, lo scontro diretto con il Trapani vinto 2-0 grazie ai gol di Carlini e Canotto in uno stadio di casa gremito come non accadeva da anni. Uno scatto d’orgoglio seguito dal successo in rimonta a Lentini, con la Sicula Leonzio passata in vantaggio per 2-0 prima della doppietta di Mezzavilla e del gol di Elia, e da quello determinante con la Vibonese che ha chiuso aritmeticamente i conti con due turni di anticipo essendo in calendario il match contro il Matera escluso. Un finale di stagione stoico a coronamento di un’impresa sensazionale.”
Le vespe tornano in cadetteria dopo diverso tempo. Come penso sia cambiato il campionato?
“La Juve Stabia ritrova un campionato che forse ha perso qualcosina rispetto al passato dal punto di vista qualitativo, soprattutto rispetto al campionato 2011/12 che vide i gialloblù affrontare il Torino di Ventura, il Pescara di Zeman con in campo Verratti, Insigne e Immobile, o ancora la Sampdoria di un giovanissimo Icardi che realizzò il primo gol italiano proprio al Menti a fine stagione. All’epoca la sesta in classifica era l’ultima squadra a poter accedere ai play-off, un vero rammarico per gli allora uomini di Braglia giunti ottavi a pari punti con il Brescia dopo un finale di torneo condizionato da una pesante penalizzazione di -4 e dal calo di motivazioni connesso all’impossibilità di giungere sesti. Tra l’altro la stessa Juve Stabia vantava in rosa, tra gli altri, gli allora giovanissimi Biraghi, Falcinelli, Zaza e Sau oltre che l’esperto Danilevicius. Di fatto questo sarà un campionato di serie B privo di formazioni campioni d’Italia se si esclude il titolo onorifico dello Spezia e quello richiesto ma mai riconosciuto alla stessa Juve Stabia. Anche se Benevento, Empoli e Chievo si stanno muovendo bene sul mercato, quello alle porte appare sarà un torneo meno suggestivo sul piano del blasone rispetto al passato e in tal senso dispiace aver perso il Palermo. La speranza in casa stabiese è chiaramente quella di emulare gli esempi di quei club neopromossi che nel recente passato hanno approfittato del lieve calo tecnico centrando con pochi innesti un clamoroso doppio salto o, comunque, di seguire il lodevole esempio del Cittadella. L’ampliamento dei play-off sino all’ottava posizione stuzzica in tal senso la fantasia, anche se la stagione in cui tale novità fu apportata, la 2013/14, coincise con quella della retrocessione in serie C. Un paradosso se si considera che, rose alla mano, quello fu il torneo con meno big dei tre consecutivi disputati in cadetteria dai gialloblù. Nel contesto attuale i presupposti per far bene ci sono tutti, fondamentale sarà chiudere questa sessione di mercato cesellando difesa e attacco.”
Che Serie B sarà? Cosa ti aspetti dalle altre neopromosse?
“Prevedo un campionato in cui Benevento, Chievo ed Empoli si daranno battaglia sino alla fine per i due slot disponibili per la promozione diretta. Dietro attenzione a Salernitana, Pescara e Frosinone, quest’ultimo che potrebbe sostituire Ciofani, ormai prossimo alla cessione con destinazione Cremonese, con Ceravolo del Parma. Tra le neopromosse attenzione alla Virtus Entella, che si è rinforzata mantenendo l’ossatura della scorsa stagione. Un punto interrogativo rappresenta il Pordenone, che ha ingaggiato elementi di spessore come Strizzolo e Camporese, ma che ha perso un punto di riferimento fondamentale come Berrettoni, ritiratosi al termine della scorsa stagione. Per Pisa e Trapani prevedo invece un campionato intenso alle prese con la bagarre per non retrocedere.“
Che tipo di campionato ti aspetti dalla squadra?
“La Juve Stabia è attesa da una stagione molto complessa in cui l’obiettivo primario sarà raggiungere la salvezza con grinta, umiltà e determinazione. Polito è consapevole dell’assenza in questa fase di un difensore di categoria che possa affiancare Troest al centro e di un bomber che possa sostituire Paponi, passato proprio in queste ore al Piacenza ed elemento prezioso per gli equilibri dello spogliatoio. Sulla base l’organico è attualmente di buon livello, con alternative in ogni reparto se si escludono, appunto difesa e attacco. Preziosi in tal senso il recupero di Allievi e l’ingaggio di Fazio nelle retrovie, ambedue in grado di giocare sia sugli esterni che, all’evenienza, al centro del reparto arretrato. A centrocampo l’ormai imminente ingaggio di Izco andrebbe di fatto a completare il settore impreziosito dall’ingaggio di Di Gennaro, mentre in avanti potrebbe registrarsi delle novità anche sugli esterni in caso di partenza di Melara, cercato dall’Avellino. Dovessero arrivare Poli dal Carpi per completare la retroguardia e un buon attaccante in grado di garantire la doppia cifra, la Juve Stabia potrebbe divertirsi sognando anche qualcosina in più di una salvezza acciuffata sul rettilineo finale. Staremo a vedere le mosse della società, d’altronde Sau, oggi al Benevento, arrivò a Castellammare da Carneade negli ultimi minuti del calciomercato e realizzò 21 reti, mentre Moncini e Diaw hanno fatto reso grande il Cittadella partendo da un curriculum non certo di categoria. Occhi aperti e sguardo alto sino al 2 settembre, così ci si potrà divertire.”
Paponi sembra essere stato escluso dai piani tecnici. Quali sarebbero i motivi?
“La querelle Paponi, terminata con la firma di un biennale con il Piacenza da parte del centravanti, è stata dovuta essenzialmente al fattore economico. Dopo l’iniziale non convocazione, l’ex Bologna è stato aggregato al ritiro di Rivisondoli per consentirgli di allenarsi ed evitare nel contempo eventuali casi di mobbing, poi il muro contro muro dovuto ai ripetuti rifiuti delle offerte del Catanzaro e dello stesso Piacenza, ha portato il socio Manniello a dichiararlo fuori rosa. A quel punto Paponi, autore di 12 gol nell’ultimo campionato, ha dovuto dire addio alle proprie ambizioni di cimentarsi nuovamente con il campionato di serie B accettando l’offerta dei biancorossi. Seppur spalmato due anni or sono, il suo rappresentava un ingaggio eccessivamente elevato per le casse di una società che punta tuttora ad un bomber di categoria che possa affiancare il già ingaggiato Rossi. Se è vero che la partenza di Paponi dispiace sotto il profilo umano, lo è altrettanto che il tenerlo in rosa avrebbe legato le mani alla società e gli 8 gol in 74 apparizioni in serie B non deponevano di certo a suo favore. La verità come al solito è nel mezzo e alla dirigenza può essere esclusivamente criticata l’iniziale non convocazione per il ritiro di Rivisondoli. Con la speranza, chiaramente, che possa giungere un erede in grado di far sognare i tifosi.”
Ci sarà una mezza rivoluzione o si terrà maggior parte del gruppo vincente dello scorso anno?
“Non sono previste rivoluzioni, anzi, la società ha saggiamente deciso di mantenere l’ossatura della scorsa stagione riuscendo tra l’altro ad ottenere le conferme di chi, come Germoni ed Elia, era giunto in prestito durante il torneo da poco trionfalmente concluso. Se si esclude Paponi, l’undici titolare è stato confermato in larga scala con la sola eccezione di Marzorati, il cui passaggio alla Cavese è stato dovuto anche ai problemi fisici che ne hanno condizionato il rendimento alle falde del Faito. Il mercato in uscita, negli altri casi, ha riguardato essenzialmente chi ha giocato meno in serie C e ancor meno spazio avrebbe trovato tra i cadetti. È il caso di Di Roberto ed El Ouazni, preziosi soprattutto nel girone di andata della scorsa stagione e poco più che comparse al ritorno tra infortuni e scelte tecniche. Discorso simile per Viola che, condizionato da problemi fisici, è passato dall’essere un perno inamovibile con annesso premio di miglior centrocampista della categoria due anni fa ad essere una semplice alternativa. Mi auguro si riprenda presto, un recente comunicato della Ternana ha evidenziato delle problematiche riscontrate dallo staff medico che spero possa mettersi subito alle spalle. Rosa alla mano, ad oggi la Juve Stabia potrebbe virtualmente riproporre per nove undicesimi la formazione titolare dello scorso torneo con Borri in luogo di Marzorati e Rossi in sostituzione di Paponi, anche se, come già sottolineato, parliamo di due ruoli in attesa di rinforzi. Vien da sé, ovviamente, che elementi di categoria come Fazio, Addae, Di Gennaro e Del Sole fremano all’idea di conquistare una maglia da titolare.”
Quali sono gli obbiettivi di mercato?
“Per la difesa l’obiettivo numero uno resta Poli, tant’è che la trattativa è ben avviata sia con il calciatore che con il Carpi, club che sta vagliando anche le altre offerte pervenute prima di lasciarlo partire. A centrocampo l’ingaggio di Izco potrebbe di fatto liberare Vicente, mentre il discorso più complesso riguarda l’attacco. Tramontate di fatto le piste dei giorni scorsi, con Moncini in predicato di restare alla Spal, Ciofani in procinto di accasarsi alla Cremonese e Ceravolo per effetto domino vicino al Frosinone, il ds Polito sta vagliando possibili profili provenienti anche dalla Lega Pro, soprattutto se dovesse sbloccarsi la situazione Gliozzi. E poi c’è Steve Beleck, giramondo in prova da alcuni giorni e andato in gol contro il Campobasso. Ex Udinese e Fiorentina, in Italia non si è mai imposto neanche quando è stato in prestito a Crotone e Mantova, così ha tentato la fortuna tra Inghilterra, Grecia, Romania e Turchia. La condizione atletica al momento è una chimera, dunque occorrerà attendere ancora qualche settimana per comprenderne il futuro. Dovesse partire Melara, sugli esterni è in valutazione l’ipotesi di un ritorno di Strefezza, alla Cremonese durante l’ultima stagione.”
Come potrebbe cambiare dal punto di vista del gioco?
“La duttilità è nel dna di una Juve Stabia rivelatasi camaleontica durante la scorsa stagione. I tanti esterni in rosa confermano la volontà di voler puntare nuovamente sul 4-3-3 o all’evenienza sul 4-2-3-1, anche se in diverse circostanze, come a Lentini contro la Sicula Leonzio, le vespe hanno dimostrato di saper esprimersi su ottimi livelli anche con il 3-5-2: in quell’occasione il cambio di assetto in corsa in favore di quest’ultimo modulo consentì di ribaltare il match passando dal 2-0 maturato con il 4-3-3 al 2-3 finale. L’intenzione è quella di continuare sulla strada della poliedricità, caratteristica fondamentale in un campionato come quello cadetto in cui bisogna adattarsi alle caratteristiche degli avversari a prescindere dall’obiettivo stagionale.”
Quanto è importante la permanenza di Mister Caserta?
“La permanenza di mister Fabio Caserta, cercato con insistenza dal Frosinone a giugno, rappresenta un vantaggio prezioso per la Juve Stabia in quanto, conoscendo la squadra, ha fatto sì che si potesse iniziare a programmare il mercato con ampio anticipo senza dover attendere il ritiro per valutare la rosa. A questo fattore, che è chiaramente estendibile a qualsiasi allenatore confermato, nel caso del tecnico gialloblù si aggiunge il suo essere ormai uno stabiese a tutti gli effetti avendo sposato la causa delle vespe nel gennaio 2012, quando arrivò nelle vesti di calciatore nell’ambito dell’affaire Cazzola con l’Atalanta. Appese le scarpette al chiodo, ha affiancato i vari tecnici susseguitisi prendendo poi il timone della panchina con Ciro Ferrara nell’estate 2017 e chiudendo la stagione con un quarto posto finale ed una discussissima eliminazione ai play-off contro la Reggiana. Al secondo tentativo ha stravinto il campionato grazie all’empatia con la squadra, che ha blindato nel momento cruciale godendosi di fatto i frutti dello splendido gruppo costruito in ritiro, e con un ambiente che ama l’uomo ancor più del calciatore e allenatore. Il conoscere approfonditamente il contesto consentirà a Caserta di gestire la pressione anche ora che si troverà di fronte ad una sfida per lui inedita da trainer, la serie B. In tal senso l’aver già lavorato negli ultimi due anni su più moduli e l’aver confermato gran parte dell’organico della promozione rappresenterà un vantaggio importante soprattutto in avvio di campionato, quando le altre formazioni saranno alla ricerca dell’amalgama. Caserta può rivelarsi l’arma in più di una Juve Stabia che vuole continuare a sognare.”