ESCLUSIVA PSB – Cosenza, Falcone: “Cerco continuità in questa piazza. Obiettivo salvezza ma possiamo fare anche di più”
ESCLUSIVA PSB FALCONE COSENZA – Dopo essere stato l’eroe della partita di Coppa Italia con l’Alessandria, si è reso protagonista di Reggina-Cosenza parando il rigore a uno che ne ha tirati tanti nella sua carriera come el “Tanque” Denis. Di chi sto parlando? Di Wladimiro Falcone, portiere rossoblù che è arrivato in prestito dalla Sampdoria […]
ESCLUSIVA PSB FALCONE COSENZA – Dopo essere stato l’eroe della partita di Coppa Italia con l’Alessandria, si è reso protagonista di Reggina-Cosenza parando il rigore a uno che ne ha tirati tanti nella sua carriera come el “Tanque” Denis. Di chi sto parlando? Di Wladimiro Falcone, portiere rossoblù che è arrivato in prestito dalla Sampdoria in questa sessione estiva di calciomercato. L’estremo difensore ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni.
Chi è Wladimiro Falcone?
“E’ un ragazzo di 25 anni a cui piace fare le stesse cose che piacciono ai miei coetanei. Nel tempo libero gioco alla Play e guardo film. Insomma, sono un ragazzo normalissimo. Come calciatore? Bella domanda ( ride, ndr). Come detto nella presentazione appena arrivato a Cosenza, mi sento un professionista. Ho fatto tanta gavetta. E, questo mi ha permesso di maturare. Ora, mi sento pronto per fare questo salto di qualità. Sono venuto a Cosenza con la testa giusta per poter far bene”.
Dopo aver fatto un’ottima stagione con la Lucchese, terminata con la salvezza conquistata ai play out, hai avuto la fortuna di realizzare un sogno di molti: esordire in Serie A. Lo hai fatto con la maglia della Samp. Che emozioni hai provato?
“Tante, tantissime emozioni perchè per me la Samp è una seconda famiglia. Sono andato via di casa a 15 anni. Ti senti grande, ma in realtà sei ancora piccolo. Andare in una città che non conosci con gente che non conosci così lontano da casa non è semplice. Nonostante questo, la società non ci ha mai fatto mancare nulla. E, proprio per questo, è diventata una seconda famiglia. Devo molto a questa società. Essere riuscito a esordire in Serie A con questa maglia è un vanto. Anche se l’esordio non è stato positivissimo, sono contento e orgoglioso di aver avuto questa opportunità. Le emozioni provate sono uniche e irripetibili.”
A fine Agosto sei arrivato a Cosenza. Come ti stai trovando?
“Bene, mi sto trovando bene. Non conoscevo Cosenza, così come la Calabria in generale. Non c’ero mai stato. Ho trovato un bellissimo ambiente con uno staff di tutto rispetto. Il San Vito-Gigi Marulla è splendido, così come la piazza che purtroppo, in questo periodo, non possiamo avere la possibilità di goderci come vorremmo. La tifoseria calda piace a noi giocatori. I compagni mi hanno accolto subito. Quando sono arrivato non conoscevo nessuno, ma ho fatto amicizia facilmente avendo anche ospitato un mio compagno per circa due settimane. Essendo un gruppo molto affiatato, ci aiutiamo spesso anche al di fuori del campo.”
Come valuti questa prima parte del campionato?
“E’ presto per fare delle valutazioni. Ma, in queste prime quattro giornate abbiamo fatto bene. Ci sono stati frangenti di alcune partite in cui potevamo vincerle e non lo abbiamo fatto. Ma, allo stesso tempo, ci sono stati frangenti in cui potevamo perderle e non lo abbiamo fatto. Quattro giornate, quattro punti. Siamo contenti. Ora lavoreremo sodo per conquistare la prima vittoria del campionato. E, cercheremo di farlo già domenica con il Lecce.”
Che gara è stata quella con la Reggina? Sei contento del pareggio?
“E’ stata una gara strana. L’avevamo preparata in un modo. Poi, all’inizio, non riuscivamo a fare quello che avevamo preparato con il Mister in quei pochi giorni che abbiamo avuto a disposizione per prepararla. Voglio assumermi le mie responsabilità. E’ stato espulso Tiritiello per colpa mia. Mi spiace tantissimo per lui perchè so quanto ci teneva a questa partita. Purtroppo mi è scappata la palla e lui ha fatto un grande salvataggio. La sfortuna ha voluto che la palla gli rimbalzasse sulla mano. Ovviamente, dopo la sua espulsione, la partita si è messa in discesa per la Reggina. Noi abbiamo cercato di tener duro e reggere colpo dopo colpo. Siamo stati bravi e siamo stati premiati riuscendoci a portare a casa un punto d’oro su un campo non facile e con una delle squadre che, secondo me, è una delle favorite per la vittoria del campionato.”
Dopo essere stato l’eroe della partita di Coppa Italia, ci hai preso gusto, parando quello di Denis. Qual è il tuo segreto?
“Non ho segreti ( ride, ndr). In settimana con Mister Fischietti studiamo molto gli attaccanti. Ma, io sono uno che va molto a istinto. Nel momento in cui l’attaccante, o il giocatore, sta per calciare il pallone è il momento stesso in cui decido dove andare. Ma, ti ripeto, non saprei dirti quale sia il segreto. Non so se sia intuizione o fortuna ( ride, ndr). Alcune volte mi è andata bene. E, altre volte mi è andata male. Fino a ora mi è andata bene. Speriamo non ci siano più rigori contro (ride, ndr).”
Altra partita difficile sarà quella di domenica contro il Lecce…
“Sarà una partita difficile. Avremo qualche giorno in più per prepararla rispetto a quella con la Reggina. Il Lecce è una grandissima squadra. Ed è una di quelle che ha come obbiettivo il ritorno in Serie A. E’ un po’ in ritardo. Non ha fatto i punti che doveva fare. Speriamo che anche contro di noi non li faccia.”
Che cosa ti aspetti da questa stagione?
“L’obbiettivo della squadra è quello di raggiungere la salvezza il prima possibile. Poi, si può e si deve provare a fare qualcosa in più. Abbiamo una bella squadra e un buon staff tecnico. A livello personale, invece, spero di poter giocare più partite possibili. Questo è il mio primo anno di Serie B. Come detto, voglio giocare tanto, far bene e dar continuità a quello che sto facendo in un campionato per nulla semplice. Sono di proprietà della Samp. Non posso nascondere che mi piacerebbe molto aver la possibilità di giocare le mie carte nella squadra in cui ha creduto in me quando ero un ragazzino e che ritengo una seconda famiglia.”