ESCLUSIVA PSB – Benussi: “Venezia passi da gigante. Devo dire grazie al Palermo! Su Lecce e Livorno…”
Francesco Benussi di parate ne ha fatte davvero tante, molte di esse decisive. La mano non l’ha mai tirata indietro, d’altronde da un portiere del suo calibro è lecito aspettarsi grandi cose. Proprio durante la sua sfavillante carriera di grandi cose ne ha fatte un’enormità, indipendentemente dalla maglia. Il segreto di ciò sta nella semplicità […]
Francesco Benussi di parate ne ha fatte davvero tante, molte di esse decisive. La mano non l’ha mai tirata indietro, d’altronde da un portiere del suo calibro è lecito aspettarsi grandi cose. Proprio durante la sua sfavillante carriera di grandi cose ne ha fatte un’enormità, indipendentemente dalla maglia. Il segreto di ciò sta nella semplicità con cui il ragazzone di Mestre ha deciso di prendere un gioco divenuto professione: risultato un’interessante carriera che lui stesso ci ha raccontato ai nostri microfoni.
Ha iniziato la sua carriera, in Serie A, al Venezia; a distanza di 19 anni, i veneti stanno facendo davvero un ottima stagione in Serie B, sa dirci che piazza è quella in questione?
“Una piazza che sta facendo passi da gigante visto che fino a qualche anno fa giocavano in Serie D e veniva da un fallimento. Hanno raggiunto due promozioni di fila ed adesso vi è grande entusiasmo, sopratutto perché vi è un presidente coinvolgente ed una società in crescita. L’ambiente sta migliorando e lo si nota dall’attaccamento alla maglia che hanno giocatori e società, così si vengono a creare queste piacevoli situazioni. Credo che il Venezia sia la squadra più in forma del campionato e possa arrivare al secondo posto, sperando ovviamente in un passo falso di chi sta davanti.”
Lei ha parlato di secondo posto, posizione ambita anche dal Palermo dove ha giocato tra il 2010 ed il 2012. Insieme al Venezia ed i siciliani, quali squadre possono concorrere alla seconda posizione?
“Penso che chi sta davanti abbia la struttura più forte. Guardando la rosa del Frosinone, del Parma stesso oltre che il Palermo si vede che sono squadre costruite per vincere e con giocatori che fanno sentire la propria qualità tecnica ed esperienza. In questo momento l’aspetto tecnico passa però in secondo piano, chi è più in forma, lucido o entusiasta può avere la meglio. Il Venezia deve continuare con quest’entusiasmo perché potrebbe fare bottino pieno nelle ultime gare. Il risultato sarà una bella classifica!”
Ha lasciato il segno anche al Lecce, squadra che ritorna in Serie B dopo un intenso calvario. Lieto ritorno?
“Un lieto ritorno per tanti motivi: per come si sono trovati in pochi mesi dalla Serie A alla Lega Pro; per come non è riuscito a vincere il campionato allo spareggio contro il Carpi, l’anno prima ad Alessandria e l’anno seguente con la finalissima a Frosinone. Direi un calvario finito per una squadra che ritorna dove merita poiché la Serie C è una categoria che non appartiene al Lecce. Sono contento, spero inoltre ci sia un progetto che possa farli tornare ad alto livello.”
Un’altra grande compagine che ritorna in cadetteria è il Livorno. Nei toscani, nonostante il poco spazio, ha avuto modo di giocare in Serie A. Che ricordi si porta dietro?
“Per il Livorno vale lo stesso discorso fatto per il Lecce. È una piazza del centro ma c’è l’entusiasmo che si trova nei campi del sud. Vivere settimanalmente quell’ambiente e giocare al Picchi è bello per chiunque e di conseguenza è stata anche l’arma in più. I miei ricordi sono belli poiché quando fai la Serie A è sempre un esperienza importante, peccato che sia durata pochi mesi perché ero in prestito e poi a Gennaio sono passato al Palermo.”
Chiudiamo con un lieto ricordo. Se le dicessimo CSKA Mosca e Vagner Love ed in aggiunta la parola rigore. Cosa le viene in mente?
“Sono ricordi che ti porti dentro tutta la vita e non solo per tutta la tua carriera. Quando a 30 anni suonati ti capita di esordire in Europa League e parare un rigore in uno stadio gremito è qualcosa di emozionante. Vado fiero anche di questo piccolo ricordo e devo ringraziare il Palermo e Delio Rossi che in quel momento mi hanno permesso di essere protagonista anche in Europa.”