ESCLUSIVA PSB – Carrozza (ex Osservatore FIGC): “Circati è ai livelli del primo Bastoni. Nasti ha qualità ma è discontinuo”
Le parole dell'ex Osservatore FIGC sul campionato di Serie B e non solo
Tante le esperienze, da direttore sportivo ad allenatore professionista con patentino UEFA A fino al ruolo di osservatore territoriale della Calabria della FIGC, dalla categoria Under-15 fino all’ Under-21. Così è come si presenta la figura ed il personaggio di John Carrozza, che, si è concesso in esclusiva ai nostri microfoni per raccontarci i giovani della B, l’impatto del campionato sui giovani stessi con un occhio al suo lavoro ed alla sua squadra del cuore, la Reggina. Vediamo le sue parole:
Parliamo del suo lavoro: cosa significa essere un osservatore territoriale e quale mansioni svolge?
“Prima di diventare un osservatore territoriale ho allenato nei dilettanti per 12 anni, poi nel 2018 ho conseguito il patentino UEFA A diventando un allenatore professionista e da quel momento, dopo qualche mese, la FIGC mi ha chiamato per ricoprire il ruolo di osservatore territoriale per la Regione Calabria per le nazionali dall’Under-15 sino all’Under-21. L’osservatore territoriale ha il compito di visionare i calciatori che militano nelle squadre giovanili di Serie A e Serie B. Questi calciatori, visionati dagli osservatori, vengono poi segnalati ai commissari tecnici delle categorie nazionali. Una volta entrato in questo “canale” ho deciso di intraprendere la carriera di direttore sportivo, entrando nell’albo dei Ds”.
Delle considerazioni sui giovani italiani presenti in B, cosa ne pensa? Chi è il giocatore più interessante che lei ha visionato? Chi è il più pronto?
“Circati è un grandissimo difensore. Ha delle qualità che lo possono portare a giocare nelle categorie superiori. A mio avviso è ai livelli del primo Alessandro Bastoni, è, al momento il miglior talento italiano presente nella categoria. Di Stefano è un buon giovane ma a mio parere ancora non è pronto per fare il salto di qualità. Bianco è un calciatore con qualità importanti, pecca, però sotto il punto di vista caratteriale e della personalità. E’ un calciatore che se matura può fare il salto di qualità nel giro di pochi anni. Nasti l’ho visto più volte, e, si nota come sia un calciatore dal “doppio volto”. Determinate volte impressiona per movimenti e dinamismo ma, a volte, non è continuo abbastanza per cambiare squadra e salire di categoria. Raimondo e Kouda? Non li ho visti abbastanza, nel giro di poche settimane li visionerò entrambi per dare un giudizio completo, ricordando sempre che per dare un’opinione bisogna visionare il calciatore più volte e per tanti mesi di fila”.
Parliamo, invece, dei giocatori stranieri, giovani e non: chi è il calciatore che l’ha impressionata di più nel campionato cadetto? Pensa che possa fare il salto di qualità in poco tempo?
“Un calciatore che mi ha impressionato in maniera estremamente positiva è Matteo Tramoni. E’ un calciatore che può fare sia l’esterno sia il trequartista, ha una capacità formidabile nel mettere gli assist ed ha davvero un’ottima visione periferica. L’ho visto in tanti video e in tutti mi ha sempre dato ottime sensazioni. Penso che già da Giugno il Pisa possa ricevere delle offerte molto importanti dai club di Serie A. Come giocatore più esperto, invece, non posso non citare El Mudo Vazquez. Genio assoluto del calcio contemporaneo, ha una qualità fuori dal normale e, ancora oggi, potrebbe benissimo militare in tante altre categorie.
Parliamo invece del campionato: che impatto ha secondo lei la Serie B sui giovani italiani e non per mettersi in mostra? Secondo lei inserire l’obbligo di schierare Under in campo è corretto?
“Il campionato è fondamentale ma tutto dipende dalla società. Da osservatore dico che i giovani vanno coccolati ma tutto dipende dall’apertura dei club nel metterlo al centro del progetto e non fargli fare solo apparizioni marginali. La Reggiana è una squadra, che, per forma mentis ha sempre visto i giovani come punto base del proprio progetto e, mette sempre tutti i ragazzi in primo piano. E’ importante, che le società di Serie B, continuino sulla linea che è stata adottata in questi anni e che si continui a mettere i giovani al centro di tutti i progetti societari e sportivi per garantire futuro al calciatore ed alla nazionale italiana. Sarei d’accordissimo sull’obbligo di mettere un determinato numero di Under in campo così da garantire loro una titolarità fissa ed una fiducia costante. Ciò non deve accadere solo nei dilettanti, ma bisogna ampliarlo anche ai campionati professionistici per crescere a livello internazionale. Tutto ciò deve essere il punto di partenza per far crescere i club sotto tutti i punti di vista”.
Secondo lei c’è un talento che in questo momento è in ombra e al quale potrebbe far bene un prestito in cadetteria?
“Un talento cristallino che in questo momento non sta avendo modo di brillare è Valentin Carboni, trequartista del Monza. Lui è un talento puro, ha tutto, classe, tecnica, velocità, dinamismo. E’ un campioncino a tutto tondo. Purtroppo, però, è stato convocato dall’argentina e la FIGC l’ha perso anche in ottica futura per la nazionale italiana. Un prestito in Serie B per lui sarebbe oro, ancor di più se andasse alla Cremonese a crescere sotto l’ala del Mudo Vazquez. Oltre alla Cremonese, però, lo vedrei in una piazza molto calda così da responsabilizzarsi e crescere dal punto di vista mentale. L’importante, però, è metterlo al centro del progetto. Sicuramente, per la sua carriera, sarebbe l’ideale una squadra come la Reggiana che gli permetterebbe di esprimersi al 101% delle sue potenzialità”.
Da tifoso della LFA Reggio Calabria, guardando queste prime partite, chi è secondo lei un giocatore che può fare il salto di qualità già dall’anno prossimo e approdare in Serie B?
“Guarda, fare il salto dalla D alla B per un calciatore è sempre molto complicato. Ci sono tanti giocatori pronti che stanno sorprendendo, Zucco e Provazza sono due esempi lampanti. Ma, il giocatore che mi sta impressionando di più per prestazioni è Eliman Cham. E’ un calciatore che, se migliora dal punto di vista caratteriale, può davvero sognare in grande già nel breve periodo. Lo voglio vedere, però, nell’arco di tutta l’annata e vedere come si comporta contro le big del campionato di Serie D per capire se davvero può essere un calciatore che può fare la differenza”.