ESCLUSIVA PSB – Lucarelli (Frosinone News): “C’è il timore della Serie C. La piazza non è d’accordo con la conferma di Vivarini”
Il punto di Cristina Lucarelli sul Frosinone
Il Frosinone sta attraversando uno dei momenti più complessi degli ultimi anni e, per provare a venire a capo di questa crisi, abbiamo intervistato in esclusiva Cristina Lucarelli. La giornalista di Frosinone News ha fornito ai nostri microfoni il suo punto di vista.
Prima di addentrarci in quello che sarà il tema centrale dell’intervista, le chiedo un parere sull’attuale campionato di Serie B.
“La Serie B, come ogni anno, presenta notevoli difficoltà. Il campionato è sempre molto agguerrito, ci sono sempre delusioni e grandi conferme. Il Frosinone ad oggi è una sorpresa in negativo. Ancora non è pronosticabile quali sono le reali pretendenti al salto di categoria. Siamo solo all’inizio e ci sono tante partite da giocare.”
Per fare un’analisi a tutto tondo del momento del Frosinone, vorrei partire dagli albori di questa stagione. Quindi dall’imminente post retrocessione alla costruzione della nuova stagione.
“Partiamo dal presupposto che quella dello scorso anno è stata una retrocessione amara. L’esito di quel campionato era totalmente inaspettato visto il modo in cui la squadra aveva approcciato la prima parte di stagione. L’ultima partita contro l’Udinese è stata un qualcosa di strano, nessuno si aspettava potesse andare in quel modo. Quindi la retrocessione è stata amara. Si è passati poi alla costruzione della squadra per l’attuale campionato e, da persona che stima tanto il direttore, dico che Angelozzi ha toppato il mercato. La sessione di acquisti è stata effettuata a mozzichi e bocconi e lo stesso direttore lo ha confermato in conferenza stampa, forse per tranquillizzare tifosi e stampa. Il mercato effettuato non è stato fatto secondo la filosofia di questa società, come avvenuto anche negli anni passati. Ci sono state pedine che non sono arrivate, tipo un centrocampista di forza e un attaccante. La società ha confermato che non interverrà sul mercato degli svincolati e che si proseguirà con i due attaccanti rimasti in rosa, mentre a gennaio penso che qualcosa per la mediana si farà. Abbiamo perso pezzi importanti tipo Brescianini e Mazzitelelli senza che qualcuno li sostituisse. Si era detto che non c’era la necessità di monetizzare ma in entrata si è fatto poco. Il mercato non è stato fatto in maniera oculata.“
Giunti ai nastri di partenza della stagione, prendendo in considerazione la materia in questione solo dopo la fine del mercato estivo, qual è stato il suo primo pensiero alla lettura della rosa ciociara? Dove collocava questa squadra prima che tali difficoltà si palesassero?
“In maniera del tutto sincera non ho mai pensato che questa annata fosse quella giusta per il ritorno in Serie A. Sia a mercato aperto che a mercato chiuso il parere non è mai cambiato. Con Vivarini che aveva fatto tanto bene a Catanzaro e con questa rosa che presa singolarmente non mi dispiaceva pensavo che la squadra lottasse nella parte sinistra della classifica. Quando ho iniziato a vedere le prestazioni della rosa in campo il mio parere è cambiato radicalmente. Il mister ha fatto molto bene in Calabria, ma qui ancora non si è avuta la percezione del suo lavoro. Si fatica a comprendere la rilevanza del gruppo e questo si vede in campo. Non c’è il giusto atteggiamento, manca rabbia agonistica, una filosofia chiara. Ci sono tanti problemi anche a livello tattico con tanti cambi, soprattutto in difesa. Poi ha deciso di confermare la difesa a quattro che gli dava maggiormente solidità. Il discorso è che o il mister non fa percepire i propri insegnamenti alla squadra o è la squadra che non percepisce tali concetti. Sta di fatto che è evidente che c’è un problema sia strutturale sia di gestione del gruppo perché è il tecnico non ha in mano le redini della squadra.”
Angelozzi in conferenza stampa si è riconosciuto delle colpe circa i ritardi con la quale la squadra è stata allestita. Crede che parte delle difficoltà dipendano da questo aspetto o il direttore, da esperto dirigente qual è, abbia voluto fare da parafulmine?
“I problemi del Frosinone per me sono figli di un mix di fattori e circostanze. A monte ci sono il lavoro della società e gli errori sul mercato. Successivamente colloco l’aspetto tecnico, dunque le probabili defezioni di allenatore e squadra. Per quanto riguarda la rosa non me la sento di demonizzarla. Manca qualcosa e sicuramente mancano alcune pedine chiave per quello che avrebbe dovuto essere il gioco di Vivarini. Infortuni e problemi vari hanno giocato un ruolo fondamentale. Tutto ciò, però, non è tollerabile a fronte soprattutto di una squadra che la scorsa stagione giocava in Serie A e che per larghi tratti ha fatto vedere grandi cose. Preoccupa l’assenza di gioco totale oltre che la classifica. Quindi sì, il direttore ha voluto attirare sulla sua figura e sul suo operato le colpe di tutti. La piazza ha fatto capire in maniera chiara che non vuole più Vivarini e l’ultimo match ne è stata la conferma. Angelozzi ha voluto fare da parafulmine e proteggere tecnico e giocatori. Ribadendo anche come l’attuale obiettivo del club per questa stagione non è il ritorno in Serie A.”
Vivarini, nel bene e nel male, merita un capitolo a parte. Qual è la sua idea a riguardo? Come valuta il lavoro fin qui effettuato dal mister e quali futuro si prospetta all’orizzonte? Si trova d’accordo con la conferma?
“Non sono d’accordo con la conferma del mister. La mia opinione vale quel che vale. Per quanto fatto, però, non posso esserlo. Stimo il mister per quel che ha fatto, a Catanzaro ha fatto miracoli. A Frosinone però non è riuscito a far vedere nulla di ciò che lo ha reso quel che è. Per me un segnala andava dato, soprattutto in virtù del fatto che è sempre stato detto che i veri proprietari del club sono i tifosi. Siccome i tifosi non hanno più fiducia nel tecnico un segnale bisognava darlo. Purtroppo non si ha la possibilità di cambiare per intero una rosa e si sa, nel calcio chi paga colpe di questo tipo è sempre il tecnico.”
Al netto degli infortuni e delle circostanze molto avverse, da chi si sarebbe aspettata qualcosa in più? Chi, invece, nella complessità del momento ha confermato le aspettative in campo?
“Dal punto di vista tecnico mi sarei aspettata qualcosa in più da Partipilo. Nell’ultima giornata di campionato è stato eletto peggiore in campo e non solo per il rigore sbagliato dal mio giornale. Qui devo evidenziare nuovamente l’operato di Vivarini che lo ha sostituito poco dopo. In conferenza stampa il mister si è tutelato dicendo che la sostituzione era già in programma, io non la vedo proprio così. Kvernadze è un altro di quelli che sta fallendo tutti le chance che gli vengono concesse. Dal punto di vista delle conferme invece sono stata contenta di rivedere in campo un giovane come Kalaj, difensore centrale di origini albanesi che era stato fuori per tanto tempo. Ha recuperato benissimo e ora è un titolare, risulta spesso uno dei migliori in campo. Marchizza fa quel che può, è sempre oltre la sufficienza. Un altro che mi sta piacendo è Gelli, il giocatore della provvidenza. Ovunque lo metti lui dà il giusto contributo. Poi i reintegri di alcuni giocatori lasciano capire che il momento è complesso. La fortuna non sta aiutando ma bisogna fare qualcosa per invertire il trend. C’è da avere il timore che questa squadra possa finire in Serie C.”
Nel corso della conferenza stampa del direttore si è parlato anche di mercato. Dal suo punto di vista quale reparto è maggiormente bisognoso di rinforzo?
“Il centrocampista di sostanza già menzionato da Angelozzi bisogna prenderlo. Serve un attaccante che faccia gol, un vero bomber. In questo momento gli attaccanti non fanno gol. Per quanto riguarda la difesa un altro centrale lo prenderei. Dunque andrei ad intervenire con un colpo per reparto. Vedremo cosa accadrà.”
La Serie B è un campionato complesso e nonostante tutto, qualora la squadra dovesse mettere a segno un filotto di risultati utili, uscirebbe agilmente da questa situazione di classifica. Lei per quali obiettivi crede che concorrerà questo Frosinone?
“Voglio sperare che la squadra possa togliersi il prima possibile da questa situazione. In tal senso la partita contro la Reggiana sarà molto rilevante. In caso di sconfitta la situazione si complicherebbe e non poco. Mi auguro che non sia così e che si possa tornare nella zona sinistra della classifica. Ad oggi, per quello che ho visto, non mi sento di affermarlo.
La gara contro la Reggiana potrebbe essere decisiva anche per Vivarini?
“No, non lo sarà. Vivarini ha la fiducia di Angelozzi e di tutta la società e anche in caso di sconfitta si andrà avanti con lui. Col direttore è difficile che si cambi in corsa, per questo Vivarini resterà sulla panchina ciociara fino a fine stagione.”