ESCLUSIVA PSB – Lupo: “Auguro al Palermo di poter uscire fuori da questo caos infinito. Per la Serie A non è detta l’ultima parola. Sul mio futuro…”
ESCLUSIVA LUPO – In esclusiva per i nostri microfoni, abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Fabio Lupo, ex calciatore con importanti trascorsi in Serie B, ma anche avvocato e dirigente sportivo. Rilevanti le sue esperienze a livello dirigenziale ad Ascoli, Castellammare di Stabia e soprattutto Palermo, ultima piazza in ordine di tempo nella quale […]
ESCLUSIVA LUPO – In esclusiva per i nostri microfoni, abbiamo avuto il piacere di poter intervistare Fabio Lupo, ex calciatore con importanti trascorsi in Serie B, ma anche avvocato e dirigente sportivo. Rilevanti le sue esperienze a livello dirigenziale ad Ascoli, Castellammare di Stabia e soprattutto Palermo, ultima piazza in ordine di tempo nella quale ha avuto modo di dimostrare la sua grande competenza e conoscenza in ambito tecnico e calcistico. Diversi gli spunti e gli argomenti trattati.
Sig.Lupo partiamo dal Palermo. Una stagione senza dubbio turbolenta quella dei rosanero, in particolare dal punto di vista societario: nella scorsa settimana è arrivata l’ufficialità del passaggio ad Arkus Network ma anche il deferimento per il club siciliano da parte della Procura Federale per presunte irregolarità dal punto di vista amministrativo e contabile inerenti al triennio 2014/2017. La richiesta nei confronti del club è stato l’ultimo posto in classifica ed eventuale retrocessione, con sentenza che presumibilmente verrà pronunciata nella prossima settimana e che potrebbe produrre degli effetti terrificanti nei confronti del club e della città. Da giurista, oltre che da ex ds rosanero, che idea si è fatto a riguardo?
“Non è facile farsi un’idea rispetto a situazioni così complesse. Reputo sia poco corretto, e fammi aggiungere inopportuno, dare giudizi o fare valutazioni dall’esterno: le cose bisogna conoscerle da dentro. L’Arkus Network si è presentata molto bene con una conferenza stampa di livello, però molto spesso in passato i fatti non sono coincisi con le promesse. Bisogna perciò aspettare e sperare nel meglio possibile per i rosanero. L’unica cosa che mi sento di dire è che mi auguro che il Palermo riesca a trovare una via d’uscita definitiva a queste vicende che lo stanno coinvolgendo per il bene di squadra, staff, tifosi e città.”
Dall’aspetto societario si passa inevitabilmente al campo. Palermo che, dopo un inizio da leader, con il passare delle partite e con l’alimentarsi della vicende societarie ha oggettivamente rallentato la propria marcia. Rossi, inoltre, è subentrato a Stellone per cercare di acciuffare l’obiettivo Serie A. L’ultima chiamata ci sarà domani contro il Cittadella al Barbera, ma tutto dipenderà anche dal risultato del Lecce contro lo Spezia. Cosa ne pensa della stagione dei rosanero, nel complesso? In ottica promozione, quante possibilità crede ci siano per assistere ad un passo falso della corazzata di Liverani ?
“L’ho già detto in passato e lo ribadisco: credo che a livello individuale il Palermo abbia la rosa più forte del torneo cadetto. Purtroppo i problemi societari hanno finito per incidere in maniera determinante sui risultati in campo dei siciliani. Non dimentichiamoci che sono tre anni che alcuni elementi “storici” della rosa vivono ed affrontano queste problematiche. Bisogna dare atto di questo e fare i complimenti ai ragazzi perché non è semplice convivere continuamente con queste vicissitudini e disputare un campionato comunque di buon livello come quello di quest’anno. Sotto l’aspetto morale e professionale non si può rimproverare nulla ai calciatori, anche perché un calo di rendimento è assolutamente normale, figuriamoci a queste condizioni. Sulle partite di sabato, penso sia tutto possibile perché il calcio ci insegna questo. Il Lecce ha espresso il calcio migliore del torneo assieme al Brescia, meritando la classifica che ha. Sia Lecce che Palermo affronteranno due squadre che giocheranno per fare punti in ottica playoff, e per questo saranno impegni da non sottovalutare. Personalmente, considerando l’imprevedibilita’ di questo sport e l’attuale classifica, do’ un 51% alla squadra di Liverani ed un 49% ai rosanero, a testimonianza di quanto detto.”
Da nativo di Pescara, una domanda sulla squadra di Pillon è d’obbligo. Ci si aspettava sicuramente qualcosa in più dai biancoazzurri dopo un inizio molto convincente. Ultimo impegno oggi all’Adriatico contro una Salernitana con un disperato bisogno di punti salvezza: che tipo di partita si aspetta? Vista soprattutto la rivalità tra le due tifoserie, il Pescara non può permettersi di sottovalutare l’impegno, non crede?
“Personalmente, credo che il Pescara abbia fatto una più che buona stagione. A livello di organico non ha la qualità di Palermo, Benevento e dello stesso Hellas Verona. Ad inizio campionato aveva almeno queste tre squadre davanti, perciò credo che la posizione occupata al momento sia più che soddisfacente se si valuta questo aspetto. Senza dimenticare che si presenterà ai playoff come potenziale outsider. L’ultima partita contro la Salernitana potrà permettere ai ragazzi di Pillon di consolidare la propria posizione proprio in ottica spareggi promozione: sarà una partita vera, perché i granata non possono certamente concedere punti, al pari dei biancoazzurri che non ci staranno a sfigurare tra le mura amiche ed a perdere terreno nei confronti delle concorrenti. Gemellaggi e rivalità in queste partite lasciano il tempo che trovano, perché a prevalere sono esclusivamente gli interessi di campo e classifica.”
Nel 2005 ad Ascoli acquistava un giovane ragazzo che attualmente è il capocannoniere della Serie A, ossia Fabio Quagliarella. Bianconeri che molti si sarebbero aspettati di vedere quantomeno ai playoff, vista la qualità della rosa ma che ad un certo punto si è ritrovata a lottare per non finire in zona retrocessione. Cosa non ha funzionato nella compagine di Vivarini?
“Anche in questo caso, secondo me, l’Ascoli ha una posizione in linea con il suo organico. Obiettivamente le squadre che ha davanti reputo che abbiano qualcosina in più. I bianconeri forse sarebbero potuti essere piu vicini alla zona playoff, ma nel momento in cui avrebbe potuto fare il salto di qualità, è mancato qualcosina. Il problema, più che tecnico, è stato semmai mentale. Ma ripeto, l’organico marchigiano è si di ottimo livello, ma non tale da garantire a priori un piazzamento per i playoff.”
Nella sua carriera vanta anche l’esperienza in Serie B con la Juve Stabia, vincitrice del proprio girone e prima squadra promossa dalla C alla B in questa stagione. Si aspettava una cavalcata del genere delle “vespe”?
“È stata una bellissima sorpresa per me. Sono rimasto molto legato all’ambiente gialloblu ed alla città di Castellammare nonostante affrontammo una stagione difficile dal punto di vista dei risultati, culminata con la retrocessione. Per questo sono molto contento che le vespe siano tornate in Serie B. Pur avendo un buon organico, partiva sulla carta un po’ dietro rispetto a Catania, Trapani e Catanzaro. Proprio per questo va dato atto a Caserta che ha fatto una grandissimo lavoro con i suoi ragazzi ed alla società. Complimenti davvero.”
Infine una battuta sul suo futuro: è sicuramente uno dei ds più apprezzati nel quadro calcistico dirigenziale italiano. Nelle ultime ore sono circolate voci sul suo futuro che la vedrebbero vicino ad alcune squadre di B. Sa dirci qualcosa a riguardo? Dove la vedremo nella prossima stagione?
“Spero e mi auguro di rientrare presto nel mondo del calcio. Fa piacere che ci siano voci, apprezzamenti e movimenti sul mio nome. Qualcosa in generale si sta muovendo, ma al momento di concreto non c’è molto. Sono contento che il mio nome possa girare ed essere considerato credibile in piazze importanti. Mi auguro di poter presto dire qualcosa con maggior certezza sul mio futuro, ma dovrò prima fare le valutazioni necessarie.”