ESCLUSIVA PSB – Ottaviani, ag. Dionisi: “L’età non scalfisce il suo vizio del gol. Ascoli? Il gruppo è molto coeso”
ESCLUSIVA PSB OTTAVIANI DIONISI ASCOLI – Approfittando del momento d’oro dell’Ascoli, secondo in classifica e di Federico Dionisi che sta trascinando i bianconeri con la sua leadership, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva il suo storico agente, Roberto Ottaviani. Ecco le sue parole: Dionisi è partito col botto (3 reti in 5 gare). Possiamo […]
ESCLUSIVA PSB OTTAVIANI DIONISI ASCOLI – Approfittando del momento d’oro dell’Ascoli, secondo in classifica e di Federico Dionisi che sta trascinando i bianconeri con la sua leadership, la nostra redazione ha raggiunto in esclusiva il suo storico agente, Roberto Ottaviani. Ecco le sue parole:
Dionisi è partito col botto (3 reti in 5 gare). Possiamo dire che rientra tra quegli attaccanti esperti con più di 100 reti in carriera – penso anche allo stesso Sau in B o Quagliarella in A, per esempio – per il quale vale il detto “l’età non conta”. Qual è il suo segreto?
«Federico ha il vizio del gol ed in genere i vizi non si perdono, quindi meglio così (ride, ndr). Quando uno ha queste qualità innate, neanche l’età riesce a scalfirle».
4 vittorie su 5 per l’Ascoli, a testimonianza che aver dato continuità al lavoro di Sottil è stata la scelta giusta. Si aspettava questo avvio da parte dei marchigiani?
«I numeri, ad oggi, in termini di punti portati a casa rispetto alle partite, sono importanti. Se me li aspettavo da subito? Sicuramente l’Ascoli ha avuto il coraggio di dar continuità ad un’idea, ha lavorato quest’estate per ripuntellare la squadra e poi si vede, almeno per chi è all’esterno e segue le gare, che è un gruppo molto coeso. Questa dovrebbe essere l’arma vincente. Consolidare nel tempo certi numeri non sarà cosa facile, ma credo che non sia impossibile. Molto dipenderà dai ragazzi stessi, dalla loro voglia. La differenza, secondo me, la potrebbe fare la buona sintonia che c’è all’interno del gruppo e della società. Chi ha programmato queste cose l’ha fatto con un’attenzione certosina e va dato il giusto merito a tutte le componenti. Siamo, comunque, ancora alle prime 5 partite e come tutti ben sanno il torneo di Serie B è un torneo particolare, strano: spero che questa sia la premessa».
Le prime partite hanno messo in mostra tanti giovani talenti, soprattutto in zona offensiva. Lucca, Colombo, Mulattieri si stanno prendendo le luci della ribalta e si candidano a rappresentare il futuro reparto di numeri 9 della Nazionale italiana. Tutti e tre provengono da settori giovanili di A. Ecco, perché a suo avviso in massima serie c’è un po’ di timore a puntare sin da subito sui ragazzi del vivaio che vengono continuamente girati in prestito, cosa che avviene molto meno di frequente in altri campionati esteri come, ad esempio, la Bundesliga?
«La mia risposta è un po’ legata a quanto tu già hai detto. Credo che le storie più interessanti siano quelle di Mulattieri e di Lucca: il primo ha avuto un percorso particolare, lo scorso anno addirittura è andato a giocare in B in Olanda, dove ha fatto molto bene, dimostrando il suo valore. Stesso discorso vale per Lucca al Palermo. Sono ragazzi che devono maturare esperienze, poi, come dico sempre, se ci sono le qualità e la testa i giocatori salgono alla ribalta. Tutti e tre hanno avuto un buonissimo inizio e spero che possano continuare così perché dotati di qualità. Sono tre giocatori interessanti e dispongono di tutte le potenzialità necessarie per arrivare, attraverso continui miglioramenti, al palcoscenico della Serie A. Hanno tutto per sfondare. In riferimento al discorso della Germania, credo che noi anche in piccola parte l’abbiamo dimostrato con la nostra Nazionale Campione d’Europa, risultato di un lavoro fatto nel tempo. Il lavoro e la perseveranza in alcune scelte alla fine paga».