ESCLUSIVA PSB – Papadopulo: “Livorno e Lecce sono sulla strada giusta. Auguro il meglio per il Palermo. Su Crotone, Cremonese e Perugia…”
Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva per i nostri microfoni Mister Giuseppe Papadopulo, figura che non ha certo bisogno di presentazioni vista la lunga ed illustre carriera da allenatore condotta tra Serie A e Serie B. In particolare, volevamo conoscere il suo pensiero sui principali aspetti che riguardano le squadre del campionato cadetto […]
Abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva per i nostri microfoni Mister Giuseppe Papadopulo, figura che non ha certo bisogno di presentazioni vista la lunga ed illustre carriera da allenatore condotta tra Serie A e Serie B. In particolare, volevamo conoscere il suo pensiero sui principali aspetti che riguardano le squadre del campionato cadetto che ha avuto l’opportunità di allenare nel corso degli anni.
Siamo voluti partire dal match tra Lecce e Livorno, che si affronteranno nel prossimo turno di campionato. Entrambe le squadre rappresentano una pagina importante della sua carriera da tecnico.
Mister, questa partita evoca in lei ricordi importanti. Partiamo dal Livorno. Gli amaranto, dopo un inizio a dir poco catastrofico sotto la gestione di Lucarelli, ora pare abbiano trovato una propria identità, oltre ad una buona continuità di risultati, grazie all’arrivo in panchina del subentrato Breda. Cosa ne pensa della stagione dei labronici? Crede che quella intrapresa sia la strada giusta per raggiungere una salvezza che fino a qualche settimana fa appariva quasi come un’utopia?
“Il Livorno nelle ultime settimane sta dimostrando di meritare la categoria attraverso non solo delle buone prestazioni, ma soprattutto grazie a degli ottimi risultati. Nello scorso turno ha ottenuto una vittoria importante contro una diretta concorrente per quello che è l’obiettivo salvezza, ossia il Cosenza. Non era una partita facile, anche perché i rossoblu sono una delle squadre che sono uscite maggiormente rinforzate dal mercato invernale. La strada intrapresa dagli amaranto dall’arrivo di Breda credo sia quella giusta. Chiaramente la strada è ancora molto lunga, ma continuando a conseguire risultati importanti sulla falsa riga degli ultimi, sono sicuro che la squadra possa rimanere con merito in Serie B.
L’altra faccia della medaglia è rappresentata dal Lecce, da molti considerata la sorpresa più piacevole del torneo. Si aspettava questo exploit dei pugliesi? Quanto incide Liverani sul percorso e sui risultati dei suoi ragazzi?
“Il Lecce rappresenta una delle più belle realtà del campionato, ed è una delle squadre che maggiormente ambisce al salto di categoria, come testimonia il suo cammino, fin qui davvero notevole e di tutto rispetto. Ha anche il vantaggio di avere tra le proprie fila diversi calciatori che figurano nella classifica marcatori, che stanno dando un contributo fondamentale alla causa giallorossa. Uscire indenni da un campo molto ostico come quello di Venezia, testimonia quanto la squadra stia facendo bene e meriti la classifica che ha. Sarà fondamentale proseguire sulla scia di questi ottimi risultati fino alla fine della stagione. Senz’altro il lavoro di Fabio Liverani, cominciato quasi due anni fa, lo considero fondamentale. Fattore da non trascurare è sicuramente l’ambiente, che è abituato a gravitare in categorie e palcoscenici di Serie A. C’è voglia di tornarci da parte di tutti. La gente ha voglia e fame di calcio. Penso che ci siano tutti i presupposti e le condizioni affinché i giallorossi possano dire la loro fino alla fine per quanto riguarda il discorso promozione. “
A tal proposito, che partita si aspetta? Il Livorno, seppur in crescita, riuscirà a mettere in difficoltà questo lanciatissimo Lecce?
” Ricordo molto bene la gara d’andata. Il Lecce allora domino’ il campo in lungo ed in largo. Se dovessimo guardare solamente a quella partita, credo che non ci sarebbe storia. Ma da quell’incontro è trascorso molto tempo ed un intero girone. Il Livorno nel frattempo si è rinforzato, ed è riuscito ad acquisire una propria identità, come dimostrano i risultati recenti della squadra di cui parlavamo. L’entusiasmo del Lecce, sulla carta, potrebbe essere un’arma importante, e rappresentare una variabile che potrebbe incidere in maniera determinante sull’andamento del match. È una partita dall’esito tutt’altro che scontato.”
Stara’ sicuramente seguendo la difficile vicenda societaria che affligge il Palermo Calcio, compagine che ha guidato in A ed anche in ambito internazionale. Qual è la sua opinione a riguardo? Crede che la squadra in campo stia reagendo bene, oppure ne risulterà condizionata con il passare delle settimane se non dovesse esserci una svolta importante?
“Sto leggendo con interesse la situazione societaria del Palermo. Mi auguro che tutto possa risolversi nell’interesse oltre che della squadra, anche della città e dei tifosi. La piazza merita di stare nella massima serie, sia per l’importante vissuto calcistico che per la qualità della rosa a disposizione. È normale che queste vicissitudini non agevolino il rendimento di coloro che scendono in campo, ma credo che i due aspetti vadano comunque distinti. I giocatori hanno tutto l’interesse a voler vincere il campionato e salire di categoria. Il caso societario può rappresentare senz’altro un freno, ma non così determinante per impedire alla squadra di dimostrare il proprio valore, come dimostra la vittoria ottenuta a Perugia qualche giorno fa. Come detto, mi auguro per l’intero sistema Palermo, che tutto possa andare per il meglio. Ricordo con piacere l’affetto della tifoseria, che ha pochi eguali nell’intero panorama nazionale.
Una delle squadre che sta deludendo maggiormente le aspettative è il Crotone. I calabresi partivano come una delle potenziali candidate alla promozione diretta in Serie A, ma invece si ritrovano clamorosamente a lottare per non retrocedere. A cosa è dovuto, secondo lei, il campionato anonimo dei Pitagorici?
“Alle porte del campionato ci si aspettava che il Crotone potesse ambire al ritorno immediato in A. Credo che l’obiettivo fosse quello di disputare un campionato di vertice. Purtroppo la partenza non è stata semplice, e neanche il cambio in panchina ha prodotto gli effetti sperati. Quando si comincia balbettando, non è sempre semplice uscirne fuori. Il calore del pubblico e la serietà della società, che ho conosciuto durante la mia avventura in Calabria qualche anno fa, sono sicuro che possano aiutare la squadra a conservare la categoria, per ripartire magari l’anno prossimo con l’obiettivo di tornare in Serie A, alla quale la piazza tiene tantissimo, cercando di far tesoro di quanto stia succedendo oggi.”
Anche dalla Cremonese ci si aspettava di più. I grigiorossi hanno una situazione di classifica sicuramente più tranquilla rispetto al Crotone, ma per la qualità della rosa a disposizione, non possono considerarsi pienamente soddisfatti. Secondo lei i ragazzi di Rastelli possono fare di più in ottica playoff?
“Cremona è un ambiente sicuramente più “tranquillo” rispetto a Crotone. Finora Rastelli ed i suoi hanno raccolto 27 punti, e sono a metà dell’opera per quanto riguarda il discorso salvezza. Confermando il rendimento della prima parte di stagione, l’obiettivo della permanenza in B reputo sia assolutamente alla sua portata. Per quanto riguarda la zona playoff, penso sia necessario alzare l’asticella e dare qualcosa in più, vista anche la qualità non indifferente dell’organico che hanno disposizione.”
Una nota anche sul Perugia, squadra tecnicamente valida, con nomi di un certo spessore e di grande esperienza anche un categorie superiori, ma che fatica ad ingranare. Qual è la sua opinione sul campionato degli umbri?
” Il Perugia me lo sarei aspettato in posizioni più vicine alle squadre di vertice a questo punto della stagione. Però la reputo tra quelle 4/5 squadre, assieme a Benevento, Verona, Cittadella, Pescara e lo stesso Lecce, che possono tranquillamente insediare le prime posizioni. Per riuscirci naturalmente la squadra deve darsi una svegliata, e cominciare ad ottenere punti pesanti, perché se si vuole fare il salto di qualità è necessario vincere per non perdere contatto e terreno nei confronti delle dirette concorrenti. I ragazzi di Nesta secondo me ne hanno le capacità. Ma ora è arrivato il momento di alzare l’asticella e di dare tutto, perché altrimenti si rischia di rimanere eccessivamente staccati dal gruppo di testa, e recuperare non sempre risulta essere semplicissimo.”