ESCLUSIVA PSB- Sedivec: “Mi sarei aspettato di più da Salernitana e Perugia. Crotone grande delusione. Vi dico la mia sulla Serie C… “
La nostra redazione ha contattato in esclusiva Jaroslav Sedivec, ex giocatore di Perugia, Salernitana e Crotone, che ci ha espresso il suo pensiero su quello che il campionato di Serie B, con particolare riferimento alle compagini nelle quali ha avuto modo di giocare durante la sua carriera. Jaroslav, partiamo dal Perugia. La squadra di Nesta […]
La nostra redazione ha contattato in esclusiva Jaroslav Sedivec, ex giocatore di Perugia, Salernitana e Crotone, che ci ha espresso il suo pensiero su quello che il campionato di Serie B, con particolare riferimento alle compagini nelle quali ha avuto modo di giocare durante la sua carriera.
Jaroslav, partiamo dal Perugia. La squadra di Nesta galleggia di giornata in giornata tra la zona playoff e le posizioni ad essa subito successive, che la vedrebbero esclusa. Molti degli addetti, agli albori di questo campionato, la vedevano come una squadra che avrebbe detto la sua per le prime posizioni, ma ad oggi non ha convinto fino in fondo. Qual è il tuo parere sull’andamento del campionato della squadra di Nesta?
“Ad inizio stagione io ero tra quelli che sostenevano che il Perugia potesse giocarsela per le posizioni di alta classifica, perché senza dubbio sulla carta hanno una rosa di grande spessore, oltre ad un allenatore che, seppur giovane, considero molto preparato. Purtroppo sul campo la squadra non ha mantenuto le aspettative, con risultati di giornata in giornata sempre più altalenanti che hanno ridimensionato le aspirazioni dell’ambiente, che è tra i più caldi ed esigenti della categoria. Al momento penso che l’obiettivo debba essere senza alcun indugio il raggiungimento dei playoff: sarà importante innanzitutto arrivarci, perché una volta dentro può succedere di tutto. Mi sarei aspettato però qualcosa di più dagli Umbri.”
Quale giocatore ti ha convinto di più e pensi possa dare una mano agli umbri in ottica playoff in questo scorcio finale di stagione?
“Il Perugia, come già accennavamo prima, ha giocatori non solo di grande qualità, ma anche di importante esperienza. Alcuni di questi hanno calcato i campi di Serie A, dato tutt’altro che da trascurare. Personalmente, credo che il giocatore che possa fare la differenza e che ha dimostrato di avere una marcia in più sia Verre. Ha già timbrato più volte il cartellino in stagione, ed appare come il giocatore che più di altri sia in grado di dare la scossa sul campo ai suoi compagni. Se messo in condizioni di far bene, e se ha le motivazioni giuste potrà fare la differenza anche per gli eventuali spareggi promozione. Anche Han, penso sia un buon prospetto da tenere d’occhio e che reputo possa dare molte soddisfazioni a Nesta ed alla piazza perugina. Sarà importante per la società tenere i suoi giocatori migliori in estate, evitando di rivoluzionare totalmente la rosa come fatto negli ultimi anni . È fondamentale per pianificare al meglio un progetto solido e di lungo periodo. È questo che si aspetterebbero, soprattutto, i tifosi.”
Un’altra delle più grosse delusioni del campionato, invece, è il Crotone. I Pitagorici nelle ultime gare pare però abbiano tratto beneficio dal ritorno in panchina di mister Stroppa, grazie ad una buona serie di risultati positivi. A cosa pensi sia dovuta la stagione tanto deludente dei rossoblú?
“Il Crotone sicuramente è il mio più grande rammarico per quanto riguarda questa stagione. Generalmente una squadra che retrocede dalla Serie A, l’anno successivo parte tra le favorite nel campionato cadetto come in passato successe per l’Empoli o il Palermo, cosa che si pensava anche dei Pitagorici ad inizio del torneo. Ci sta che si possano avere delle difficoltà nell’arco di una stagione ma a questi livelli sarebbe stato davvero poco preventivabile. Con il ritorno di Stroppa la squadra sembra aver trovato la chiave giusta per risalire in classifica, e sono sicuro che la squadra riuscirà ad ottenere la salvezza. Certo è che rimane la delusione per un campionato eccessivamente al di sotto delle aspettative.”
Come hai giustamente detto sottolineato, la società era partita con l’obiettivo di tornare nella massima Serie. Ti chiedo chiedo: se la squadra per quest’anno dovesse riuscire a salvarsi, pensi sia necessaria una rivoluzione nel mercato estivo, oppure converrebbe confermare gran parte dell’organico del Crotone per poter puntare ad un ipotetico ritorno in Serie A?
“La squadra, naturalmente, i giocatori buoni li ha in virtù di quanto detto. A questo va aggiunto che è guidata da una società forte come i Vrenna, che io ho avuto modo di conoscere e che reputo molto seria e competente. A fine stagione, a salvezza spero raggiunta, dovranno sedersi ad un tavolo e prendere delle decisioni importanti per la stagione che verrà, per evitare di incappare negli evidenti errori commessi quest’anno. Io credo che sia importante mantenere uno zoccolo duro di titolari che fanno parte della squadra attuale, ed a ciò sarà importante aggiungere qualche notevole investimento per portare a Crotone dei giocatori di alto livello. Non dimentichiamo che il Crotone ha uno stadio molto bello da poco rinnovato, ha fatto la Serie A per due stagioni ed è un ambiente molto bello nel quale sono passati sempre giocatori importanti, molti dei quali oggi militano nelle big italiane quali Juventus e Roma.”
Altra mezza incompiuta è la Salernitana. Una rosa sulla carta di spessore, che sta deludendo parecchio sul piano dei risultati. Gregucci rischia e la tifoseria deserta la curva in segno di protesta verso la società. Cosa ne pensi della situazione a Salerno? In che posizione ti saresti aspettato di vedere la Salernitana a questo punto del campionato?
“Anche la Salernitana ha indubbiamente deluso e dalla squadra campana mi sarei aspettato molto di più di quanto abbia fatto finora. Ad inizio stagione partiva con un organico di grande rilievo, guidato da un eccellente allenatore come Colantuono, con il quale ho lavorato in passato ed in favore del quale voglio spezzare una lancia, perché so come lavora e la passione che ci mette in quello che fa. Sicuramente non era facile fare bene subito in una piazza storica ma allo stesso tempo molto esigente come Salerno, dove l’ambiente è da tempo lontano da quello che è l’orientamento societario. I tifosi contestano la dirigenza, poiché sono dell’idea che quest’ultima non abbia un preciso equilibrio e delle chiare ambizioni per squadra e città. I supporters granata si vedono forse eccessivamente “trascurati”, rimproverando la società di dar maggior rilievo a quello che è il progetto della Lazio in Serie A. A mio avviso, questo aspetto incide e non poco sul rendimento del gruppo di Gregucci, che naturalmente è anch’egli un buon allenatore, ma che di sicuro risente di questa situazione nel lavoro quotidiano che svolge con i suoi ragazzi e di conseguenza sui loro risultati sul campo.”
In ottica Serie C, hai giocato in alcune squadre che stanno disputando ottimi campionati nei rispettivi gironi come Triestina e Feralpisalo’ oltre al Catania, che con l’arrivo di Novellino sembra aver imboccato il binario giusto . Come vedi la lotta promozione e playoff in Lega Pro nei vari gironi? C’è qualche compagine che ti ha convinto particolarmente e che pensi riuscirà a fare il salto di categoria ?
“Sono molto contento che queste squadre, dove ho avuto la fortuna di giocare, stiano lottando nelle zone alte dei rispettivi gironi. Catania e Triestina sono a ridosso della vetta, ma penso sia difficile che riescano ad agguantare la capolista nei loro raggruppamenti. A Catania, nonostante la battuta d’arresto di oggi a Reggio Calabria, c’è stata una scossa importante con l’arrivo di Novellino, che ha riacceso le ambizioni di una piazza storica come quella siciliana. Anche a Trieste la tifoseria è molto soddisfatta a giudicare da quanto mi raccontano anche dei miei amici che vivono lì e seguono la squadra, anche se il Pordenone pare che sia indirizzato verso una storica promozione. Sono realtà che riempiono i propri stadi ogni domenica, e per questo fa male e dà molta tristezza vederle lottare in categorie nelle quali c’entrano poco. Mi sta letteralmente entusiasmando il percorso della Feralpisalo’, che sicuramente è una realtà più piccola rispetto a Catania e Trieste, ma che da diversi anni sta ottenendo ottimi risultati nelle categorie professionistiche. È una delle società più serie e corrette con le quali abbia mai lavorato: mai uno stipendio non pagato o una discussione con la dirigenza nei miei anni in Lombardia. La società si distingue per solidità, competenza e grande equilibrio, elementi che stanno alla base di un progetto vincente e che mettono nelle condizioni i giocatori di rendere al meglio.”