ESCLUSIVA PSB – Signorelli: “Aramu? Da genoano sono contento che il Grifone abbia investito su di lui. Gilardino…”
La nostra intervista a Signorelli, ds che portò a Livorno Aramu, ex di Genoa-Venezia
In vista del Monday Night che vedrà opposte Genoa e Venezia, la nostra redazione ha intervistato Elio Signorelli, ex giocatore del Grifone che a Livorno, in qualità di direttore sportivo, portò Aramu, ex della sfida. Di seguito l’intervista completa.
Il week-end di Serie B si chiuderà con il match Genoa-Venezia, gara dal sapore particolare per l’ex di giornata Mattia Aramu, esploso proprio in Laguna. Lei l’ha portato a Livorno credendo da subito in lui. Che tipo di giocatore e persona ha conosciuto? Si aspettava potesse giocare così bene anche in A?
«Sì, perché quando l’ho preso io a Livorno era un giocatore giovane ma che aveva già grosse qualità. Si è fatto notare nelle giovanili. Forse l’unico errore che ho commesso in amaranto è stato confermarlo troppo giovane in Serie B, doveva fare prima un altro passaggio. Però è un giocatore forte, talentuoso, tecnico e un ragazzo per bene: oggi anche trovare l’uomo non è semplice. Quindi io, da genoano, sono contento che il Genoa abbia investito su di lui».
Visto quanto fatto da Aramu in massima serie, non crede che il ragazzo potesse far comodo a qualche squadra medio-piccola di Serie A?
«Credo che sicuramente Mattia potesse rimanere, magari approfittando dell’interesse di Cremonese, Salernitana, questo tipo di squadre di A. Però credo che abbia capito che la possibilità Genoa, nonostante ad oggi in una categoria inferiore, potesse allungargli la carriera giocando in rossoblu per 3/4 anni in Serie A, in un club che, oltre a salvarsi, può ambire a qualcosa di meglio».
Conoscendolo, a suo avviso, potrebbe risentire dell’emozione di affrontare la sua ex squadra?
«No, secondo me Mattia darà l’anima e il suo obiettivo oggi è quello di vincere contro il Venezia, perché si è aperto un ciclo nuovo con Gilardino. In palio ci sono tre punti importanti per dare continuità e attaccare la vetta».
Cosa pensa di Alberto Gilardino? È l’uomo giusto per ripartire?
«Sono certo che Gilardino si rivelerà la persona giusta e per me la società ha fatto molto bene ad affidargli la squadra, perché comunque è stato già giocatore del Genoa, sa cos’è la Genova calcistica e ha avuto la possibilità di allenare in pochi mesi la Primavera; quindi avrà modo di pescare anche da lì come ha già fatto con Boci. Credo che sia stata davvero la scelta giusta e sia giusto per il calcio in generale puntare su giovani allenatori».
C’è qualche profilo, magari giovane, nel quale intravede del potenziale?
«Lipani e Boci, che Gilardino ha portato già in prima squadra, sono due profili che secondo me faranno parlare di loro».