ESCLUSIVA PSB – Icardi: “Ascoli? Siamo stati sfortunati. Ecco come cambierei i play-out!”
Reduce dalla sua prima stagione in Serie B, Simone Icardi si racconta ai nostri microfoni. Ambizione, forza e disponibilità i valori che lo contraddistinguono fuori e dentro il rettangolo di gioco. Il 21enne, ex Catanzaro, ci parla di sé tra la Virtus Entella, il passato e la simpatica analogia con un calciatore dell’Inter. In seguito […]
Reduce dalla sua prima stagione in Serie B, Simone Icardi si racconta ai nostri microfoni. Ambizione, forza e disponibilità i valori che lo contraddistinguono fuori e dentro il rettangolo di gioco. Il 21enne, ex Catanzaro, ci parla di sé tra la Virtus Entella, il passato e la simpatica analogia con un calciatore dell’Inter.
In seguito ad alcune stagioni tra la Lega Pro e la Serie D, lei affronta la sua prima stagione in serie cadetta. Come si è trovato?
“Mi sono trovato bene. Pensavo che il salto di categoria fosse diverso a livello fisico, tecnico e tattico. In realtà la differenza sta nel trovare giocatori esperti, bravi e forti. Pensavo che avrei sofferto di più, invece mi sono trovato abbastanza bene“.
Da Catanzaro a Chiavari il passo è stato lungo. Ambienti totalmente diversi?
“Sono ambienti totalmente diversi per modo di vedere il calcio e per il tipo di piazza. Rispetto al Catanzaro ha inoltre una storia più recente e un attaccamento alla maglia minore“.
Voltiamo pagina e passiamo ad Ascoli-Entella. Il doppio 0-0 vi condanna alla retrocessione in Serie C; pensa che la nuova formula tramite la quale, in caso di pareggio nel doppio confronto, la permanenza spetti al club che raggiunto la posizione più alta in classifica vada rivista?
“È una formula che andrebbe migliorata più che cambiata. La squadra posizionatasi più in alto in classifica potrebbe usufruire del fattore campo tramite uno scontro decisivo in casa propria, evitando così il doppio confronto. A quel punto andrebbero reintrodotti eventuali supplementari e rigori“.
Restando in tema, nel doppio confronto si poteva o si doveva dare di più?
“Dovevamo fare di più, magari trovando il goal staremmo qui a parlare di altro. Però abbiano comunque dato il massimo e ci siamo espressi al meglio. Nella partita di andata siamo stati sfortunati nell’occasione in cui il palo ci ha negato la rete. Abbiamo fatto ma dovevamo far di più, ciò nonostante ci siamo arresi solo al fischio finale“.
Virtus Entella solamente di passaggio in Serie C?
“Assolutamente, saremo soltanto di passaggio. Sopratutto perché alle spalle vi è una società solida e con delle ambizioni. Eppure raggiungere la promozione non è semplice, basta chiedere a Catania o Trapani. Oltre a essere una competizione complessa, la lunghezza del campionato e dei play-off penalizza tutti“.
Chiudiamo con una piccola curiosità. Ha lo stesso cognome di un certo calciatore dell’Inter, se lo sente dire spesso?
“Me lo fanno notare spesso, è un’analogia che fa piacere! Lui è un grandissimo attaccante e per giunta davvero fenomenale. Non ci somigliano in nulla, ma è una cosa simpatica e che mi fa piacere sentire“.