ESCLUSIVA PSB – Avv. Sperduti: “Playoff? Slittamento possibile. La buona fede della Reggina potrebbe far annullare la sentenza”
Il parere di Matteo Sperduti sul caso Reggina
Matteo Sperduti, Avvocato esperto in Diritto e Giustizia Sportiva, è tornato a parlare in esclusiva ai nostri microfoni per commentare gli ultimi sviluppi sul caso Reggina e, soprattutto, per fare il punto su ciò che potrebbe accadere. Di seguito l’intervista.
1) La Reggina è stata penalizzata di 3 punti in seguito ai fatti ormai noti. Alla luce della situazione si aspettava questi 3 punti?
“Ad oggi abbiamo ancora il solo dispositivo emesso dal Tribunale Federale in data 17 aprile scorso, quindi per essere più precisi circa le valutazioni effettuate dall’organo giudicante bisogna attendere le motivazioni. E’ comunque certo che la Reggina è stata deferita, su segnalazione della Co.Vi.So.C., per il mancato pagamento in favore di diversi tesserati degli emolumenti relativi alle mensilità di novembre e dicembre 2022 nonché per il mancato versamento delle ritenute Irpef relative alle mensilità sempre di novembre e dicembre 2022. Sono tutti fatti documentali a cui, comunque, non si può esimere dal tener conto anche dello stato attuale del club che deve ottemperare alle preclusioni imposte dal Tribunale Fallimentare in relazione al pagamento dei contributi e degli emolumenti in questione. La penalizzazione, comunque, è stata applicata anche al di sotto del minimo edittale previsto per i casi similari, quindi ipotizzo che una esimente sia stata riconosciuta alla società“.
2) In seguito alla penalizzazione la Reggina ha deciso di impugnare la sentenza promettendo battaglia in ogni grado. Quali sono le prospettive concrete che questi ultimi possano essere accolti prosciogliendo il club calabrese?
“Tutto gira intorno alla valutazione che è stata fatta dal Tribunale circa lo stato attuale della società calabrese la quale non può in autonomia decidere di provvedere ai pagamenti degli emolumenti in quanto sottoposta al regime fallimentare. In questo senso, avendo la stessa anche presentato un piano di ristrutturazione del debito delle precedenti gestioni in cui era ricompreso anche il pagamento delle somme da cui è nato il deferimento, a quanto sembra non omologato dal Tribunale, questo nei procedimenti di appello potrebbe determinare anche il relativo riconoscimento dell’attenuante e della buona fede tale da ottenere un annullamento della sentenza del Tribunale di primo grado“.
3) Proprio in relazione alle tempistiche dei ricorsi sono concrete le possibilità di rinvio playoff e playout?
“Tutto dipende dalle tempistiche per la pubblicazione delle motivazioni del Tribunale Federale in merito alla prima sentenza oggi in essere e successivamente alle azioni che porterà avanti la Reggina. Se si andrà avanti in sede giudiziaria ci sono buone possibilità che i play off slittino di almeno 10 giorni“.
4) Questo caso è un palese scontro tra ordinamento ordinario e quello sportivo col club che segue il primo e col secondo che, nei fatti, non tiene conto delle ragioni della Reggina. Come è possibile questo? Questo caso farà giurisprudenza cambiando finalmente la rotta o non cambierà nulla?
“L’ordinamento sportivo è stato creato appunto per garantire una autonomia ed indipendenza degli enti federali, anche dei loro organi interni giudiziari, rispetto all’interferenza di soggetti esterni, quali proprio l’ordinamento statutario. La dicotomia tra questi due ordinamenti c’è sempre stata e sempre ci sarà. E’ chiaro però che le norme statali impongono la prevalenza dell’ordinamento statutario su ogni altro ordinamento settoriale autonomo. Quindi, in casi similari, l’ordinamento sportivo avrebbe dovuto adattarsi alle disposizioni dell’ordinamento superiore. Peraltro, come anche chiarito nei giorni scorsi, il Consiglio Federale ha approvato un pacchetto di norme che vanno ad incidere sia sulle Noif che sulle Licenze Nazionali proprio per l’iscrizione ai campionati professionistici e nelle quali, allo scopo di conciliare la normativa federale con le norme statutarie tra cui anche il “Codice della Crisi d’Impresa”, è stata ribadita proprio la necessità di garantire l’equilibrio economico-finanziario dei Club. Inoltre, a chiarimento del cosiddetto “Caso Reggina” è stata ribadita proprio la specificità dell’ordinamento sportivo rispetto a quello statale, con indicazioni particolarmente stringenti sia in fase di iscrizione ai campionati che nel prosieguo dell’attività gestionale nel corso della stagione sportiva. Quindi, non credo che sia cambiato molto in termini giuridici relativamente all’attuale coesione dei due ordinamenti“.